«Sono due anni di recessione» di Antonella Rampino

«Sono due anni di recessione» «NON È COSI CHE SI AIUTANO GU IMPRENDITORI» «Sono due anni di recessione» Bersani: da questo governo solo promesse intervista Antonella Rampino ROMA PIERLUIGI Bersani, lei è stato ministro dell'Industria del centrosinistra: come valuta la fiducia di Silvio Berlusconi nella ripresa economica, per sostenere la quale si potrebbe sostenere un deficit più alto, rivedendo il patto di stabilità europeo "a fin di bene"? «Guardi, sono mesi che noi osserviamo che l'apparato produttivo itabano è in difficoltà, dietro di noi ci sono due anni di recessione industriale. E' evidente che non basta una politica di governo fatta di pacche sulle spalle agb imprenditori, promesse di sgravi fiscab che poi non arrivano, leggi generiche e abbassamento dell'asticella sulle norme contabib, come la legge sul falso in bilancio. Una pobtica che fa l'occhiolino agb imprenditori non è una pobtica che aiuta le imprese. Ci son problemi seri. Se non ci si rende conto nemmeno di questo, cosa vuole che sia un annuncio fatto da Evian sulla ripresa economica...». Secondo Berlusconi, par di capire, di traverso sulla ripresa della produttività dell'Azienda Italia ci sono gli scioperi. «Ma figurarsi. Cerca, come sempre, una via di fuga dai problemi. Ieri s'è inventato die il punto sono gb scioperi. Allora, avrebbe dovuto accorgersene prima. Negb ultimi due anni c'è stata un'impennata delle ore di sciopero dovuta sostanzialmente al fatto che la pobtica economica di governo ha creato terreni di enorme tensione, immotivati, e tab da distruggere il dialogo sociale. Non abbiamo più la concertazione, e adesso non c'è più neanche il Patto per l'Itaba. Qualcuno dovrebbe dare a Berlusconi e D'Amato l'Oscar per l'eterogenesi dei fini, perché dopo un inutile dibattito durato un armo e mezzo per eliminare dallo Statuto dei Lavoratori l'articolo 18, adesso si ritrovano con un referendum che vuole estenderne l'appbcazione. Evidentemente, il direttore d'orchestra non funziona». Il direttore d'orchestra, onorevole Bersani? Anche lei, come in queste ore alcuni allea¬ ti di coalizione del centrodestra, individua responsabibtà del supermìnìstro dell'Economia? «No, guardi: il responsabile è sempre Berlusconi. Tremonti ha il difficile compito di realizzare il miracolo che gb indica Berlusconi. Il ministro dell'Economia ci prova, costretto a funambolismi, misure straordinarie, provvedimenti fantasiosi per rendere credibile un'impostazione che non lo è. Invece, l'Itaba ha bisogno di una pobtica economica che tomi aba cura dei fondamentab. Una cosa che a questo governo non gb passa neanche per la testa». Eppure il premier si è detto ottimista, la ripresa economica ci sarà. E spera in un allargamento dei parametri economici dell'Unione. Perché, dice, (da politica economica itabana ha i vincoli europei». «Berlusconi ha sempre bisogno di un nemico, la magistratura, i comunisti, Bruxelles, e anche Ancelotti se non gb mette Serginho suba fascia destra... I vincob europei ci sono, e noi sbttiamo verso l'uscita più di altri Paesi, sia in termini di produzione industriale che di inflazione, ed equilibrio della finanza pubbbca, come ha certificato sabato scorso il governatore della Banca d'Itaba. Nel quadro europeo noi non abbiamo trovato la pista giusta. E continuare ad attribuire ad altri la responsabibtà è molto preoccupante. Significa non correre ai ripari. Perché la situazione economica del Paese non è drammatica, ma lasciando correre si incancrenisce. Il guaio, in questo caso, è che fa più paura il dottore della malattia». L'EX MINISTRO «Rischiamo seriamente di uscire dai parametri europei come ha detto il governatore Fazio»

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