«Discomusic, brutto segno dei tempi E le qualità femminili? Scomparse»

«Discomusic, brutto segno dei tempi E le qualità femminili? Scomparse» PRETENDERSI DEEP PURPLE, LED ZEPPELiW: IL VECCHIO ROCK È VIVO E LOTTA INSIEME A NOI ^ ,,..:.: : : -. ■.:..,,:,. ,y,,ì ; ,::i.,: «Discomusic, brutto segno dei tempi E le qualità femminili? Scomparse» intervista Marinella Venegoni inviata a MltANO La pesante eleganza della tappezzeria al Principi&Savoia non ispira Chrissie Hynde. Affondata in poltrona, la decana delle regine del rock dopo l'abbandono di Tina Turner, fa ballare il corpo smilzo in una rassegnazione rabbiosa all'intervista in nome dell'ultimo album della sua band, i vecchi Pretenders: «Loose Screw». Proprio in questi giorni sta cantando in Italia, in tour con i Deep Purple. In trent'anni di battaglie, la cinquantatreenne nata in Ohio e diventata londinese fin dall'epoca dell'unione con Jim Kerr dei Simple Minds, avrà dormito in centomila alberghi come questo. Ma la pensione appare ancora lontana, anche il suo viso ben sopporta la corvée; a differenza di Steven Tyler, lei non si è fatta la plastica, porta con orgoglio le poche rughe affondate dentro un taglio di capelli sfilato e androgino. «Loose Screw» si apre con una schitarrata cattiva, e con Chrissie che minaccia a ripetizione un bugiardo matricolato; ma poi, fra echi pop e reggae, l'album che lei in gran parte ha scritto con il fido Adam Seymour parla di mogli usate come fantésche («Clean Up Woman») e di donne mature abbandonate per ragazzine («Walk Like a Panther», di Jarvis Cocker). Storie note all'universo femminile. Questo è un album femminista, Chrissie? «Ma no, sono le mie storie. Ti ispiri anche ad un mattino in cui ti alzi, ti guardi intorno e in casa c'è il disastro. Però io non sono femminista: penso che le donne non esistano senza uomini, che dobbiamo coesistere». Il rock però è sempre stato più un affare macho. O no? «Quando ho cominciato io era una musica sessista, ma i sessisti poi erano anche androgini. Per noi donne dipende da quanto vuoi essere vittima: e io non amo essere la regina delle vittime. Per questo ho sempre potuto fare quello che volevo. Però, anche, non mi sono mai lamentata». E ora la novità è che i Pretenders fanno un album piuttosto pop. «Va tutto bene, purché non sia discomusic: la disco è moda e a me la moda non piace, è il segno di tempi deleteri. Guardi gli stilisti: li hanno elevati a dèi, pensano di essere rock ma sono più tradizionali dei tradizionalisti. Stella McCartney, la figlia di Paul-, no: ha una sensibilità giusta: guardi che scarpe deliziose fa, e in vinile perché non usa pelle d'animale» (tira fuori da sotto la poltrona una bellissima scarpa rossa con tacco a stiletto, un po' in vernice un po' trasparente, e finalmente sorride, ndr). Lei ama questo mondo senza più ideologie? «Hanno fatto Bingo: siamo anche senza principi e senza ideali. Nessuno ha più il coraggio di tirare su il collo e dire: fuck you. L'America è diventata la travestita di se stessa, c'è la liberta pornografica di portare armi come si vuole. C'è l'anarchia, senza leadership». E le donne? «Le qualità femminili sono scomparse. Si fa tutto solo in funzione di ottenere quel che si vuole, ima mentalità di bassa lega. Solo perché si vestono alla moda pensano di essere rock». Come ha educato le sue figlie che ora hanno 18 e 20 anni? «Gli amici mi dicono che sono stata severa. A letto presto, mai venute a un mio concerto prima dei 18». Vede eredi del rock? «Ora badano soprattutto ad avere soldi successo copertine, il gran spirito dei 60 si è perso con le droghe. Ma c'è un buon underground, fuori dalle multinazionali che hanno perso la loro credibilità: la gente ormai le associa al business, e non più alla qualità; i dischi costano cari, ed è giusto che esse spariscano. Invece, piccolo è bello: conosco brave bands che non vogliono un contratto discografico». Se le sue figlie volessero cantare? «Buona fortuna». Ultime date dei Pretenders (con i Deep Purple): 3 Centrale del Tennis Roma, 4 festival «Made in Bo», Bologna. Chrissie Hynde, la decana delle regine pop «lo non faccio la vittima L'America è diventata la travestita di se stessa» Chrissie Hynde: la sua band è quella dei vecchi Pretenders, adesso in tournée con i Deep Purple

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