Val di Susa, in 15 mila alla marcia anti-Tav di Fulvio Morello

Val di Susa, in 15 mila alla marcia anti-Tav UN IMPONENTE CORTEO BLOCCA AUTOSTRADA E STATALE: NESSUN INCIDENTE Val di Susa, in 15 mila alla marcia anti-Tav I sindaci: «No a nuove infrastrutture senza il consenso dei Comuni» servizio Fulvio Morello LA Valle di Susa ha detto ieri un no chiaro e netto al Tav. In migliaia, le cifre parlano di 15 mila, un serpente dì persone lungo sei chilometri, sono scesi in strada verso le 9,30, a Borgone. «Mai vista tanta gente ad una manifestazione nella nostra zona - commenta un anziano artigiano che cammina sulla statale 25 del Moncenisio con la figlia e i nipoti - se si calcola che nella valle ci sono poco più di 50 mila residenti». Un fiume di gente diversa dal solito però. Non solo i politici sempre presenti a queste manifestazioni e quei gruppi di giovani militanti da anni in guerra nei comitati «No Tav». Ieri mattina sulla strada della valle, sotto un sole cocente, a protestare c'erano intere famiglie arrivate dei paesi con figli al seguito, e neonati nelle carrozzine. Davanti a tutti, ad aprire la marcia, c'erano i contadini con decine di trattori. Carlo Gottero, il presidente della Federazione provinciale Coldiretti, camminando tra i manifestanti verso Bussoleno commentava compiaciuto: «Questa grande adesione della gente della Valsusa è già una grande vittoria. Non si può non tenerne conto». A dare un segnale politico chiaro, c'era poi la schiera compatta dei sindaci di tutti i paesi della bassa valle, tutti con fascia tricolore e anche una parte dei primi cittadini dell'Alta valle. La marcia sotto il sole è proseguita, scandita da slogan. Verso mezzogiorno i primi gruppi sono arrivati allo svincolo autostradale di Chianocco ed i sindaci sono saliti sulla corsia Nord dell'autostrada Rivoli-Bardonecchia: il traffico è rimasto bloccato per circa mezz'ora, ma nessuno degli automobilisti ha protestato, nessun problema di ordine pubblico. 11 lungo corteo di marciatori si è poi spostato sulla statale 24 del Monginevro ed ha raggiunto infine Bussoleno dove era previsto il raduno finale nella piazza del mercato. Si è dovuto attendere circa un'ora prima che tutti i partecipanti alla manifestazione di protesta raggiungessero il centro del paese. «Questa marcia è stata una grande lezione di democrazia ha sostenuto il sindaco di Bussoleno, Alida Benetto - tutti d'ora in poi dovranno capire che prima di entrare nella nostra valle con nuove devastanti infrastrutture dovranno avere anche il consenso delle amministrazioni locali». E subito hanno fatto eco le parole del sindaco di Collegno, Umberto D'Ottavio: «Siamo veramente tanti. Questa massiccia presenza è certamente rivolta a tutti quei politici che non hanno mai voluto ascoltarci, che non hanno mai dato risposte alle nostre domande. Riget¬ tiamo un progetto che non tiene conto di quello che già esiste in questa valle». Per Mario Contu, consigliere regionale di Rifondazione comunista la costruzione di una litìea ad alta capacità è «un'opera devastante dal punto di vista ambientale». Soddisfazione ha espresso l'organizzatore della protesta, Antonio Ferrentino, presidente della Comunità Montana della bassa valle di Susa e Val Cenischia: «E' sceso in strada uno spaccato molto forte della società valsusina. Il messaggio che abbiamo inviato nelle varie assemblee è passato. Questa grande presenza diventa però una grande responsabilità per i sindaci stessi». Gli amministratori della valle accusano Regione, Provincia e Comune di Torino di trovare tutto il tempo per andare in Francia a cercar consensi alla realizzazione della Tav, mentre invece gli enti locali valsusini e della cintura ovest di Torino non vengono ascoltati. E Antonio Ferrentino aggiunge: «Da dieci giorni abbiamo inviato a Regione, Provincia e Comune un dopumento di sintesi firmato da 40 sindaci senza ottenere risposta. Abbiamo richiesto da due settimane un incontro, un paio d'ore, a Ghigo, Bresso e Chiamparino, ma ancora non mi è giunta risposta». Moltefamiglie in piazza «Vogliamo che la politica venga ad ascoltare le nostre ragioni» Gli organizzatori: «Da settimane chiediamo un incontro ma nessuno ci ha ancora dato una risposta» La manifestazione che ieri mattina ha bloccato la Valle di Susa

Persone citate: Alida Benetto, Antonio Ferrentino, Bresso, Carlo Gottero, Chiamparino, Ghigo, La Valle, Mario Contu, Umberto D'ottavio