Oggi l'addio alle Tre Gole sparisce un pezzo di Cina di Francesco Sisci

Oggi l'addio alle Tre Gole sparisce un pezzo di Cina SARA SOMMERSA UNA PARTE DSL PAESE LUNGA 600 CHILOMETRI Oggi l'addio alle Tre Gole sparisce un pezzo di Cina La diga fornirà energia elettrica e canali navigabili per 3 mila km DistrLfttO per Sempre UnO dei paesaggi tra Ì piÙ belli della Terra Francesco Sisci PECHINO E una diga o un monumento alla memoria? È la domanda che ha accompagnato per un secolo le decisioni e indecisioni su un'opera senza pari. L'idea venne rispolverata dopo la presa del potere dei comunisti. Mao era ritratto sorridente, alle spalle il sito della diga. Lui la sostenne, sognando che quella diga avrebbe prodotto fiumi della magica energia elettrica tanto necessaria all'edificazione socialista del Paese. Ma la guerra fredda e ancor più la tensione con l'Urss misero tutto in naftalina ima seconda volta. Mao pensava che la diga sarebbe stata un rischio troppo grande per la Cina: gli americani o i russi avrebbero potuto mandare aerei a bombardare il sito provocando un'inondazione che avrebbe affogato mezza Cina. Il progetto vide la luce per la terza volta alla fine degli Anni '8CJ, con Li Peng. Ma già si sosteneva che la diga avrebbe creato un nuovo microclima, avrebbe avuto effetti imprevedibili per l'aécumulo dei sedimenti, e avrebbe seppellito sotto montagne d'acqua alcuni dei panorami più belli della Cina, ispirazione per un millennio dei migliori pittori della nazione. L'amore per la tradizione vinse un primo round contro gli ingegneri concentrati a ricreare il Paese. Contro la diga c'erano il presidente Yang Shangkun e la Banca mondiale, che si rifiutò di elargire un credito sotto la valanga di proteste ambientaliste da tutto il mondo. Invece a metà degli Anni '90 il govemo decise di procedere col progetto. La crescita pazza dell'economia cinese era strozzata dalla carenza di energia e l'importazione di petrolio sembrava destinata a non soddisfare la domanda interna. Solo la diga delle Tre Gole avrebbe potuto generare tutta l'elettricità necessaria. Pochi anni più tardi la situazione era già cambiata. Tra il 2000 e il 2001 era chiaro che l'elettricità delle Tre Gole sarebbe rimasta senza clienti. Ma intanto miliardi dollari si erano trasformati in cemento armato, decine di cinesi erano andati in prigione o erano stati giustiziati per corruzione intomo ai lavori della diga. Non si poteva ritornare indietro, così si cercò di ridare una nuova verginità al progetto. E da questa mattina la più grande diga del mondo serrerà le chiuse. Col passare delle ore l'acqua comincerà a salire lungo la più grande parete di cemento armato del mondo. Questo muro, che promette di resistere a tutto tranne che a un bombardamento atomico, dovrà tenere ferma ima massa d'acqua senza pareti. Il nuovo lago artificiale si allungherà per quasi seicento chilometri verso occidente. Naturalmente niente è minuscolo in questo sforzo ingegneristico che si ispira a monumenti dell'ambizione umana come la Grande Muraglia a nord di Pechino o le Piramidi dell'antico Egitto, 25 miliardi di dolla¬ ri con scopi di lungo e breve termine. In primo luogo, la grande cosa di calcestruzzo dovrà aiutare a regolare il flusso delle acque e impedire, o minimizzare, gli effetti delle inondazioni che ogni anno sommergono milioni di ettari, costano miliardi di yuan e affogano migliaia di contadini. Inoltre la diga creerà un grande canale navigabile dove finora c'erano rapide e passi inaccessibili ai battelli. Esso collegherà Chongqing (25 milioni di abitanti) con la parte a valle della diga, già oggi navi¬ gabile. Questa immensa via d'acqua di tremila chilometri unirà metropoli tutte con più di 10 milioni di abitanti come Chongqing, Wuhan, Nanchino, fino a Shanghai, capitale commerciale della Cina. Il nuovo bacino del Fiume Azzurro potrebbe diventare la colonna produttiva del Paese, portando lo sviluppo che per ora si è fermato lungo le coste. A valle e a monte della diga delle Tre Gole partiranno 7 grandi canali, alcuni navigabili, che dovranno portare l'acqua in sovrappiù dal bacino del Fiume Azzurro a sud a quello in secca del Fiume Giallo a nord. Il tutto al prezzo di altri 20 miliardi di dollari. In vista di questo progetto il nuovo lago artificiale a monte della diga, i cui lavori saranno completati nel 2008, potrebbe diventare una riserva perenne a cui accedere per dissetare il Nord riarso. Infine, l'elettricità. Le turbine istallate alla base del muro della diga potrebbero fornire energia a più di mezza Cina. Questa potenzialità enorme è però anche il tallone di Achille del progetto. Infatti le turbine, la loro installazione e la successiva sostituzione per le tonnellate di sedimento che si accumuleranno su di esse, comportano costi di vendita per l'energia molto più alti di quelli dell'elettricità prodotta bruciando carbone. Senza contare che già oggi in Cina c'è un eccesso di produzione di energia. Da tempo il governo centrale sta facendo pressione sui governi locali perché comprino l'energia della diga e chiudano le centrali a carbone, che tra l'altro inquinano. Ma i «locali» fanno resistenza anche perchè la chiusura delle centrali a carbone significa disoccupazione. Poi c'è il sedimento che il fiume porta dalle montagne del Tibet: potrebbe rapidamente seppellire le turbine e continuare a crescere fino a mettere in pericolo la vita della diga, dicono i critici. I sostenitori del progetto affermano invece che il sedimento sarà fatto defluire a valle. Di certo oggi quella diga non è più un progetto singolo ma è diventata l'anello di trasmissione di un nuovo sistema di comunicazione e distribuzione dell'acqua in tutta la Cina. Ora potranno essere ridotte le inondazioni che sommergono milioni di ettari e uccidono migliaia di contadini Ma il costo per kilowatt sarà più alto di quello prodotto con il carbone Un'anziana contadina costretta a lasciare il proprio villaggio che verrà sommerso dalla diga delle Tre Gole Lo splendido paesaggio delle Tre Gote. Sotto un'immagine aerea della nuova diga M ^ fS?" LA SCHEDA IL LUOGO. La diga delle Tre Gole si trova sul fiume Yangtze, nella provincia dello Hubei, nel Sud-Est della Cina. LE DIMENSIONI. Il bacino coprirà una superficie di 1080 chilometri quadrati (l'equivalente di un terzo della Valle d'Aosta) e si estenderà per una lunghezza di 600 chilometri (un tratto di poco inferiore all'intero corso del Po). LA FUNZIONE. Permetterà di produrre energia elettrica per 18.2 milioni di kilowatt e allo stesso tempo consentirà di creare un sistema di canali navigabili di 3 mila chilometri (una volta e mezza la lunghezza dell'Italia) che collegherà una serie di città: da Chongqing (con 25 milioni di abitanti) fino a Nanchino e Shanghai (la capitale commerciale della Cina. I COSTI. L'intero progetto ha richiesto investimenti per quasi 25 miliardi di dollari. LE CONSEGUENZE. La realizzazione della diga ha costretto oltre 1 milione 100 mila persone a lasciare per sempre i loro villaggi e a risistemarsi in una serie di aree vicine. I TEMPI. I lavori sono cominciati nel 1993 e oggi è stato concluso il lotto principale. L'intera opera sarà definitivamente conclusa nel 2008-2009. '

Persone citate: Mao, Yang Shangkun