«Dalle realtà locali la forza della Rai nazionale»

«Dalle realtà locali la forza della Rai nazionale» OGGI ALL'UNIONE INDUSTRIALE SI SVOLGE L'INCONTRO SUL FUTURO DELLA SEDE SUBALPINA DELLA TV DI STATO «Dalle realtà locali la forza della Rai nazionale» L'appello alla presidente Annunziata dal mondo politico e del lavoro Oggi parla l'Annunziata. La parola alla presidente della Rai dopo che nel convegno, ieri, sono state avanzate proposte di sostanza e di metodo. «Torino è stata protagonista assoluta del ventesimo secolo per il nostro Paese, una città emblema nel campo politico, economico e sociale. Non è possibile che venga esclusa dalla storia del ventunesimo secolo», ha detto Luigi Angeletti al termine della prima giornata di interventi, ha conosciuto un territorio vivo, desideroso di dare il suo contributo all'Italia europea e moderna. Il segretario generale nazionale della Uil ha voluto consegnare questa ipotesi surreale alle conclusioni di oggi, in cui parleranno anche le istituzioni, perché la presidente Rai, Lucia Annunziata, possa rispondere con obiettivi precisi: non a favore di Torino, del NordOvest, ma di tutta la Rai. «Qui si è parlato - ha detto Angeletti al seminario svoltosi all'Eikonteatro - della Rai in modo diverso da come si è soliti, cioè come terreno di scontro partitico, ideologico, di interessi, qui è emerso il valore del tessuto economico, industriale, culturale della grande azienda pubblica». L'onorevole Giorgio Merlo (membro della commissione di vigilanza), e Roberto Natale (segretario dell'Userai, il sindacato dei giornalisti Rai), entrambi giornalisti Rai, torinese il primo, romano il secondo, hanno condiviso l'impostazione data negli interventi di operatori, docenti, imprenditori. «I vertici dovranno saper unire le vocazioni delle diverse sedi Rai. Si tratta di declinare le potenzialità del territorio per dare forza al servizio nazionale», ha commentato Merlo, «ma certo - ha aggiunto - le scelte devono essere concrete». Natale ha attaccato il federalismo adottato per Milano dal precedente cda: «Va salvaguardata la dimensione unitaria, diversamente si soccombe. Il decentramento produttivo che propone Torino è quello giusto». Qualche buona notizia è già nell'aria, a sentire Mussi Bollini, dirigente che si occupa della fascia per ragazzi: «Il capoluogo piemontese è l'ideale per sviluppare la produzione di questi programmi, ci sono sensibilità e professionalità, qui si realizzano 95 minuti quotidiani, di alta qualità come la Melevisione». Anche l'Albero Azzurro, che va in onda il sabato mattina sui Raidue, potrebbe approdare in via Verdi. C'è dell'altro in vista: la dire¬ zione del segretariato sociale (sostenuta da Pierumberto Ferrerò ed Enzo Cucco), la sperimentazione dei portali RaiNet per le Regioni, iniziative culturali. Il presidente del Comitato Palazzo della Radio, Massimo Scaglione, aprendo i lavori, ha illustrato un panorama di esigenze per l'esistente: dal centro ricerche che deve condurre il sistema al digitale, dalle competenze sui setton scientifico e ambientale, alle speranze di recuperare palinsesti anche ideativi per la radiofonia e per le fiction. Una piattaforma che unisce aree politiche e società come testimoniano gli interventi extraseminario di partiti come Forza Italia, An, Ds e Margherita. Oggi il convegno «larai@torino» riprende alle 9,30, presso la Sala dei 500 all'Unione Industriale, via Fanti 17. Intervengono i sindacalisti Alessandro Borrione (Snater), Fulvio Giacomassi (fistelCisl), Vincenzo Scudiere (Cgil), i giornalisti Mario Berardi (Ordine dei giornalisti del Piemonte), Ettore Beffano (Associazione Stampa Subalpina), il coordinatore del Comitato Palazzo della Radio, Luciano Cravino, il sindaco Sergio Chiamparino i presidenti del consiglio regionale, Roberto Cota, della Regione, Ghigo, e della Provincia, Bresso. Concluderà Lucia Annunziata. [1. bor.I Angeletti, segretario Uil «La città già protagonista del ventesimo secolo, non può non esserlo nel ventunesimo» Il sindacato Usigrai contro Rai 2 a Milano «Il decentramento giusto è quello che propone Torino» Tanti i temi che attendono risposte: dal centro ricerche che punta al digitale, alla speranza di recuperare palinsesti anche ideativi PgP: La presidente della Rai Lucia Annunziata durante la visita al Toroc: con lei Evelina Christillin e, di fronte, Valentino Castellani

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