Ulivo e Polo, applausi e polemiche sul cambio di Andrea Di Robilant

Ulivo e Polo, applausi e polemiche sul cambio Ulivo e Polo, applausi e polemiche sul cambio Malumori nei Ds, Fassino critica «l'Unità» che ha parlato di «commissariamento» Andrea di Robilant ROMA Elogi al direttore che se ne va, elogi al direttore in arrivo. L'avvicendamento aUa direzione del «Corriere deUa Sera» tra Ferruccio de BortoU e Stefano FoUi è stato accompagnato da un coro di complimenti da parte del «palazzo». Ma dietro aUa facciata molti, soprattutto neUa sinistra, continuano ad avere perplessità sui modi e sul metodo che hanno portato al passaggio deUe consegne. E un controverso titolo a tutta pagina su «l'Unità» ieri mattina - «Si sono presi anche U Corriere» - ha finito per scatenare una vivace polemica nei Ds. Per tutta la giomata sono fioccati complimenti. Roberto Formigoni ha rivolto «un forte saluto e un grazie» a De BortoU e dato «U benvenuto» a Stefano FolU, «che saprà dirigere con autorevolezza U quotidiano». Enrico BoseUi, presidente del Sdi, ha parlato deUa «scrupolosa dedizione» di De BortoU e si è detto convinto che FolU darà anche lui «un contributo importante aU'autorevolezza del Cor¬ riere deUa Sera». Clemente Mastella (Udeur) ha elogiato «U grande equilibrio» di De BortoU. Più distaccato U commento del leghista Roberto Maroni, ministro per U Welfare: «Un normale avvicendamento. Non conosco FolU. Leggo queUo che scrive, non sempre condivido le sue anaUsi». Ma per Ignazio La Russa, capogruppo di An aUa Camera, FoUi «è un grande giomaUsta con grandi capacità di anaUsi deUa realtà poUtica». AUa fine è arrivato ancha U placet d'Oltretevere. ((A Ferruccio de BortoU», ha scritto l'Osservato¬ re Romano, «confermiamo stima e simpatia. Al neo direttore, i più cordiaU auguri di buon lavoro». Al di là del rispetto per i due giomaUsti, Sergio Cofferati si è però detto ((preoccupato» per la situazione che si è creata al Corriere. «Tutto avviene in un quadro già noto di pressioni e condizionamenti che hanno reso impossibUe al direttore di restare al suo posto. C'è un affanno a negare l'evidenza». Il verde Alfonso Pecoraro Scanio ha denunciato «voci insistenti di pressioni e intromissioni da parte del Presidente del Consi¬ gUo». E Mariotto Segni: «Nessuno ci venga a dire che De BortoU era stanco e ci voleva una staffetta. Ma io conto su Stefano FolU: se qualcuno ha pensato a lui come un quaquaraguà si è sbagUato». Anche Paolo GentUoni deUa Margherita, si è augurato che U nuovo direttore «continui a resistere aUe pressioni». Le stesse preoccupazioni le aveva del resto espresse anche l'Unità sotto quel titolo-denuncia a tutta pagina. E quando Luciano Violante, autorevoUssimo esponente della maggioranza dei Ds, ha dichiarato ai microfoni di Rtl 102.5 che (da libertà deU'informazione è a rischio e questo vale anche per Stefano FoUi», poteva sembrare l'inizio di una campagna poUtica suU'informazione. Ma i vertici del partito hanno subito preso le distanze da L'Uni¬ tà, e daUo stesso Violante. Massimo D'Alema si è detto certo che FoUi «saprà difendere l'autonomia, U prestigio e l'indipendenza del "Corriere deUa Sera"». Piero Fassino gU ha scritto una lettera per complimentarsi in vista deUa «impresa affascinante» che è stato chiamato ad affrontare. E U titolo deh'«Unità»? «Ci vuole misura», ha commentato U segretario diessino. La cosa non è finita U. Esponenti del «correntone» aU'intemo dei Ds sono scesi in campo per difendere «l'Unità», e criticare indirettamente i vertici del partito. «Purtroppo mi viene U sospetto che quel titolo abbia molte probabUità di rivelarsi azzeccato», ha detto Fabio Mussi. E Pietro Polena: «E' più che appropriato: è chiaro come U sole che U "Corriere" sia stato commissariato dal governo».

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