Siamo stati tutti sfrontati e ingenui come lui di Simonetta Robiony

Siamo stati tutti sfrontati e ingenui come lui Siamo stati tutti sfrontati e ingenui come lui Virzì: «Storia per chi a 18 anni pensava che la realtà fosse quella dei desideri» Simonetta Robiony ROMA Dedicato a tutti i «pischelli no-global» esce venerdì, con un anno di ritardo per via dei problemi CecchiGori ma non abbastanza in ritardo per diventare un prodotto vintage, «My name is Tanino», il film che Paolo Virzì ha scritto con il fedelissimo Francesco Bruni e il neo-aggiunto Francesco Piccolo, nel 2000, prima del fatidico II settembre, dopo un viaggio negli Usa per presenziare a «Ferie d'agosto», «Ovo sodo» e ad altri suoi film, e dopo esser stato tra gli esaminatori di un gruppo di ragazzi che volevano entrare alla Scuola di cinema. Racconto sgangherato e picaresco è molto amato dal suo autore per i patemi subiti a causa della sua burrascosa lavorazione ma molto amato anche perchè, pur non essendo autobiografico, è il ritratto di un giovanotto nel quale si riconosce quasi totalmente, oggi che giovanotto non è più. «Siamo stati tutti un po' Tanino: svagati, integralisti, spaesati, ingenui, sfrontati», dice Paolo Virzi, «E chi a diciot'anni non lo è stato ha perso, se non altro, l'illusione che la realtà possa essere quella che sogni». Pieno di riferimenti al molto cinema visto e consumato da «Goodfellas» di Scorsese ai «Sopranos» della tv, da Wenders alla Wertmuller, con lo sfottò evidente del cinema d'avventura e del drammone familiare, «My name is Tanino» è interpretato da dall'esordiente Corrado Fortuna che ha una faccia meridionale nobile e intenderebbe seguire le tracce di quell'Edorado Gabriellini lanciato da Virzì in «Ovosodo», autore dell'esordio di Cannes «B&B e il cormorano», per anni piccolo incubo di Virzì che lo aveva distolto dai suoi studi avviandolo al cinema tra la disperazione della madre. Causa ritardo «My name is Tanino» s'è accavallato con il nuovo film di Virzi «Caterina va in città» con Amendola, Castellitto e Margherita Buy le cui riprese sono terminate in questi giorni e che dovrebbe andare al festival di Venezia se il montaggio sarà completato per agosto distribuito dalla 01 della Rai. Progetti di altre pellicole con Cecchi-Gori? «Per ora gli auguro solo buona salute: mi ci vorrà un pò di tempo prima che firmi un nuovo contratto con lui». Non crede sia un luogo comune sostenere che chi nasce in Sicilia non può non avere rapporti con la mafia? ((Anch'io come Tanino ho molti parenti siciliani e appiccicosi. Il mio è solo uno scherzo, ma certo non è facile sfuggire al proprio destino e alla propria nascita». Cosa l'ha divertita di più in questa storia? «Lo scompiglio che Tanino provoca nella perfetta famiglia americana. M'è parsa una rivincita sulla politica di Bush».

Luoghi citati: Cannes, Roma, Sicilia, Usa, Venezia