Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi «A Santa Rita aspettano di conoscere i tenaci novantenni» - «Non basta un divieto di sosta contro i drogati» - «Sono pochi 17 iscritti la classe viene soppressa» - «Resto marchiato e come trasgressivo» Il presidente della Circoscrizione 2 (Santa Rita - Mirafiorì Nord) ci scrive: «In merito alla lettera con titolo "La burocrazia rischia di fare naufragare la tenacia dei novantenni", ritengo opportuno precisare che la proposta avanzata dai firmatari non è mai giunta, né mai è stata formalizzata, presso gh uffici circoscrizionali. Non ho mai avuto il piacere di prendere visione della stessa, di cui non conosco, e neppure i coordinatori conoscono, i tratti generali. I «Non siamo a conoscenza, quindi, di quali fini si prefìgga l'iniziativa, ad esempio se si parla di mensa popolare oppure luogo aggregativo "puro''; non sappiamo chi debba gestire e cosa, la cucina oppure la distribuzione ed il refettorio; non capiamo che ruolo debba avere l'Istituto Alberghiero, con cui la collaborazione è ottima; non riusciamo ad individuare coloro di noi che si sono dimostrati "stupefatti" e neanche da chi parta là proposta in oggetto. Insomma, siamo all'oscuro di tutto! «Unico dato e coinvolgimento reale del quartiere, in merito, è il tentativo in corso di recuperare parte dell'Istituto Colombatto (trattasi di edificio porti- nenziale dismesso da tempo) per inserirvi attività sociali legate ai giovani e meno giovani. La nostra proposta, collocata in un territorio ricco di bocciofile, centri d'incontro è progetti mirati, alla terza età, è aperta.al confronto: la condizione è quella di palesarsi nelle opportune sedi per conoscere e discutere». JuriBossuto Un lettore ci scrive: «Vietare la sosta delle auto a Porta Palazzo per evitare lo spettacolo dei tossici non mi sembra la strada migliore. Così risulteranno danneggiati gli abitanti della zona che, già assediati da quella marmaglia, verranno a perdere preziosi posti auto: e i tossici continueranno tranquillamente da un'altra parte le loro pratiche. Avanzo un'altra proposta, che mi sembra più sensata. Si lascino i posteggi, in modo da permettere ai tossici di andarsi a drogare davanti a tutti. E li si va a pizzicare uno per uno, rendendo loro almeno la vita diffìcile prendendogli le impronte digitali, ad esempio (visto che sono spesso anche autori di reati impuniti) e cercando di risalire agli spacciatori che sono il vero problema. Questi ultimi non si nascondono nemmeno dietro le auto, ma soprattutto nemmeno di fronte alle forze dell'ordine che, con grande impiègo di agenti, presidiano la piazza». Segue la firma Un gruppo di lettori ci scrive: «Siamo la classe 3" B indirizzo aziendale dell'Istituto Plurindirizzo Statale "B. Vittone" Sede Associata (ex Lagrange). Verso la fine dell'anno scolastico siamo venuti sapere che per la ca è maggiormente richiesta dal tessuto economico locale». Seguono le firme Un lettore ci scrive: «Finalmente,dopo una lunga elaborazione mentale (ho paura dell'ago) ho deciso di donare il sangue, spinto non solo dal desiderio di fare qualcosa per gh altri ma anche per onorare una tradizione di famiglia che ha visto mio padre prima e mio fratello dopo donatori. Ma, ahimè la légge in materia non me lo permette, nel mio passato c'è una macchia. Praticamente ho fatto uso di stupefacenti (per intenderci hashish). E non importa se è anni ormai che non fumo, non bevo, svolgo attività fìsica e ho una . vi^a sessuale normale. La legge non contempla il .^avvedimento. Per essa rimango un trasgressivo. Ma chiedo: se il mio sangue dopo gli opportuni controlli risultasse, ai fini, di una donazione, non infetto, sarebbe da considerare, a causa del mio passato meno "buono"? Credo che uno dei motivi per cui siamo costretti ad importare sangue risieda proprio in una legislazione non adeguata ai tempi». Segue la firma specchiotempi@la8tampa.it nostra classe non ci sarà futuro, poiché secondo le recenti disposizioni, il numero degli alunni iscritti (17) è inferiore a quello stabilito (20 con portatore di handicap) per cui il Provveditore non ha concesso la IV sezione "tecnico della gestione aziendale". ((Alla nostra richiesta di spiegazione ci è stato risposto che potevamo iscriverA tutti all'indirizzo turistico che invece, non richiesto, è stato concesso oppure frequentare altri Istituti. Dopo numerose proteste ci è stato comunicato che le decisioni prese erano ormai definitive. «L'anno scolastico prossimo, avremo cosi due classi turistiche, di cui una mutile, al posto dell'aziendale, con il risultato di mandare allo sbaraglio 17 ragazzi e il futuro dell'Istituto eliminando di fatto un indirizzo di studi (aziendale) la cui qualifi¬

Persone citate: Vittone