Truffavano l'AsI moltiplicando le prescrizioni

Truffavano l'AsI moltiplicando le prescrizioni SFILANO DAVANTI AL PROCURATORE AGGIUNTO GUARINIELLO I MEDICI E I PAZIENTI «PIZZICATI» DAI CONTROLLI INCROCIATI Truffavano l'AsI moltiplicando le prescrizioni Le ricette mediche venivano contraffatte per lucrare sui rimborsi dei farmaci Alberto Caino Truffe sui farmaci rimborsabili, l'ennesimo caso si presenta nella forma più semplice: la moltiplicazione dei prodotti sulle ricette. Lo scenario è questo: il medico di famiglia prescrive a un paziente un medicinale, una o più confezioni in base alle restrizioni decise dalla Regione, ma poi all'Asl di competenza arrivano moduli del servizio sanitario con r«aggiunta» di 4-5 farmaci. Non necessariamente costosi, ma rigorosamente a carico della collettività. Il procuratore aggiunto Raffaele Guariniello ha predisposto i primi interrogatori di medici e pazienti conivolti dai controlli in corso: gli uni e gli altri negano di saperne qualcosa. Si ricorrerà a consulenze grafologiche per risalire alle manine che hanno aggiunto le prescrizioni extra. Le ricette contraffatte sono mighaia e tante hanno in comune il particolare di essere state compilate in stampatello o con il computer dai medici di base. Anche per questo il magistrato sospetta che possano aver avuto un ruolo nella truffa alcuni farmacisti, gli stessi che hanno presentato «all'incasso» le ricette con le fustelle relative ai prodotti consegnati, ma a chi? A clienti che ora negano? O a collaboratori perché h bruciassero nei camini di case di campagna, com'è emerso nell'inchiesta sul titolare del}a Farmacia della Consolata? Considerato il gran numero di ricette su cui si sta lavorando, non/è da escludersi che il meccanismo sia anche servito a creare un mercato nero di medicinali. Fra le specialità a carico del servizio pubblico che compaiono in quest'ultima indagine una parte ha effetti dopanti. Un particolare che potrebbe consentire di chiarire meglio come in una farmacia si potessero cedere sottobanco prodotti a base di eritropoietina a cittadini arabi che, poi, li vendevano a ciclisti e maratoneti della domenica. Un bel «giro» segnalato dall'Ordine dei farmacisti. Il suo presidente, Pietro Sampietro, commenta: «Finalmente si cominciano a controllare le ricette. Noi siamo i primi ad avere interesse che si facciano seriamente queste verifiche e le eventuali riduzioni di fatturato di farmacie, sia chiaro, non giustificano assolutamente reati di truffa ai danni dell'ente pubblico. Reati che, se verranno accertati, saremo i primi a condannare. Quest'ultimo caso, di cui non ero a conoscenza, ha un precedente: 3-4 anni fa, il titolare di una farmacia di zona Francia venne inquisito per aver contraffatto centinaia di ricette. Attendiamo la sentenza definitiva per procedere disciplinarmente nei confronti del collega». Lei ha accennato alla riduzione di fatturato. «La spesa farmaceutica in Piemonte è scesa nettamente con l'introduzione del ticket: -18 per cento in un anno, fra febbraio 2002 e 2003. Altro indicatore: a Torino, a causa del deficit demografico, vi sono ormai 3200 abitanti per farmacia contro i 4000 previsti dalla legge».

Persone citate: Alberto Caino, Pietro Sampietro, Raffaele Guariniello

Luoghi citati: Francia, Piemonte, Torino