Bufera su Blair e Bush: «Bugie per attaccare l'Iraq»

Bufera su Blair e Bush: «Bugie per attaccare l'Iraq»Al COMUNI SI PARLA DI UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA, INTERROGAZIONI AL CONGRESSO USA Bufera su Blair e Bush: «Bugie per attaccare l'Iraq» qentrepremer visita Bassora e il Presidente parte per il Medio Oriente Maurizio Molìnari Maurizio Molìnari corrispondente da NEW YORK Le armi proibite di Saddam Hussein non si trovano e la questione fa ombra al viaggio del premier britannico, Tony Blair, in Iraq e a quello che il presidente americano, George Bush, si accinge a compiere in Medio Oriente e nel Golfo. L'affondo più duro è firmato dalla radio della Bbc, alla quale un alto funzionario dell'intelligence britannica ha rivelato che il dossier sulle armi di distruzione di massa irachene - reso pubblico lo scorso settembre da Washington e Londra e che ha dato inizio alla campagna diplomatica per il rovesciamento di Saddam Hussein - verme «trasformato una settimana prima della diffusione su ordine di Downin^ Street». «L'esempio lampante dì queste modifiche - ha raccontato l'ufficiale - fu la frase che le armi potevano essere adoperate con un preavviso di 45 minuti: non era contenuta nel testo originale e venne aggiunta contro la nostra volontà perché non era affidabile, si fondava infatti su un' unica fonte e credevamo fosse sbaghata». Le obiezioni sollevate all'epoca fecero tremare il governo Blair: Robin Cook lasciò il ministero che deteneva e più di un sottosegretario lamentò carenze ed errori di giudizia Di fronte alle rivelazioni della Bbc è stato il ministro della Difesa, Adam Ingram, a replicare: «Tutte le parole del dossier erano frutto dell'intelligence, la guerra è stata combattuta sulla base di tutte le accuse, molte delle quali avevano sostanza, il mondo intero sapeva che cosa Saddam possedeva». Ingram ha però ammesso che «la questione del preavviso di 45 minuti non venne verificata». La buferà di polemiche ha coinciso con l'arrivo di Blair a Bassora, in Iraq, ed è stata sollevata l'ipotesi di ima commissione d'inchiesta. A premere in questa direzione sono in primo luogo gli esponenti della sinistra laburista, tenaci avversari di Blair'sulla guerra. ((Al momento questa ipotesi è prematura - ha affermato il conservatore Tom King, ex presidente del Comitato parlamentare sulla sicurezza - ma se questi dubbi dovessero continuare a persistere il problema si porrebbe con eviden¬ za». Le rivelazioni della Bbc coincidono con quelle giunte ieri dalla tv americana «Cbs» secondo la quale il lancio di 40 missili Tomahawk che inaugurò «Iraqi Fra edom» nel tentativo di decapitare il regime avvenne in realtà contro un luogo dóve non c'era alcun bunker e dove non è stato trovato alcun resto umano. A confermarlo è stato Tim Madere, l'ufficiale del V Corpo deU'Us Army incaricato delle ispezioni nei siti di Baghdad. ((Abbiamo cercato senza trovare nulla» ha dichiarato. All'epoca il capo della Cia George Tenet sostenne che le «Fattorie di Dora», lungo il Tigri, erano state attaccate - modificando i piani d'avvio delle operazioni - perché vi era la quasi assoluta certezza della presenza di Saddam Hussein e dei suoi figli nelle Fattorie. Anche negli Stati Uniti le commissioni parlamentari aumentano, con il passare dei giorni, le richieste di informazioni al governo per appurare se le notizie diffuse sulffraq erano veritiere. I sondaggi affermano che l'opinione pubblica americana continua a ritenere non necessario il ritrovamento di armi di distruzione di massa per giustificare la guerra oramai vinta, ma la questione che si profila è politica e riguarda i rapporti fra Congresso e amministrazione Bush, cioè la veridicità delle informazioni date dal governo. Proprio per rispondere a queste critiche il vicecapo del Pentagono, Paul Wolfowitz, ha rilasciato una lunga intervista al periodico «Vanity Fair» spiegando che la decisione di indicare nelle anni proibite la giustificazione dell'attacco venne presa dalla Casa Bianca ((per ragioni burocratiche». «Vi erano altri motivi per la guerra ma l'unico sul quale tutti potevano convergere erano le armi di distruzione di massa», ha detto Wolfowitz, indicando nel «secondo grande motivo» il fatto che il rovesciamento di Saddam «avrebbe consentito di ritirare le truppe dall'Arabia Saudita togliendo ad Al Qaeda imo dei suoi cavaUi di battaglia». In Iraq continuano le violenze (un altro soldato americano è stato ucciso) e continua la ricerca delle armi proibite: 1 portavoce della Cia hanno affermato ieri di essere arrivati alla conclusione che due camion trovati nel Nord Iraq in marzo e aprile siano in realtà laboratori mobili per armi di tipo batteriologico. A quasi due mesi dalla caduta di Baghdad l'Amministrazione i semDra convergere, sulla tesi del Segretario alla Difesa, Donald Bumsfejd, secondo cui <de•armi potrebbero essere state distrutte da Saddam prima della guerra». Besta da vedere se questo basterà al Congresso. Uno 007 rivela alla Bbc che il dossier sulle armi proibite preparato da Downing Street venne «drammatizzato» prima di essere reso pubblico Un ufficiale americano a Baghdad afferma che non esistevano bunker nel complessò colpito con 40 missili il primo giorno di guerra Il premier britannico Tony Blair passa in rassegna le truppe di Sua Maestà a Bassora