Multiproprietà, i re della truffa presi alla vigilia della stangata

Multiproprietà, i re della truffa presi alla vigilia della stangata LA PROCURA DI TORINO FA ESEGUIRE IN TUTTA ITALIA CINQUE ORDINANZE DI CUSTODIA IN CARCERE Multiproprietà, i re della truffa presi alla vigilia della stangata Lungo l'elenco delle vittime: avevano tutte messo in vendita la loro quota di abitazione nelle isole spagnole delle Canarie e versato agli intermediari migliaia di euro d'acconto Alberto Caino Da domani gli amministratori della North East di Treviso avrebbero potuto incassare gli assegni da 2.800 euro ciascuno rilasciati da un piccolo esercito di truffati in ogni angolo d'Italia in seguito alla firma del preliminare d'acquisto delle loro , sgangherate multiproprietà in Spagna (pagate care, non remunerative, e dalle spese di manutenzione salatissime). Un investimento di cui esiste ampia documentazione in Internet: chi lo offre con accattivanti argomenti, chi, dopo aver fatto 1'«affare», se ne duole chattando con i compagni di sventura. Un piccolo esercito di novemila signore e signori che, pur di recuperare qualcosa e liberarsi della loro fetta di multiproprietà, sono accorsi in massa ai meeting organizzati in alberghi del Veneto, Firenze, Roma, Torino (dove la truffa è stata scoperta dalle «Fiamme gialle» del maggiore Ermanno Palombini). Attirati dall'vii lima .versione, apparentemente riparatrice, della catena di Sant'Antonio della truffa «multiproprietaria». La r stangata èra stata messa a punto alutó-estate .2002; «ull'asse Treviso-Padova:";' . A Treviso erano st^te riunite allo stesso indirizzo le sedi della Gem System srl, della North East e della Max srl, perfetto triangolo della spudorata truffa. Là, aiine marzo, la Guardia di Finanza aveva individuato il cali center per contattare i «clienti» e sequestrato l'elenco di 9 mila titolari italiani di multiproprietà spagnole, ma non i pacchi con gli assegni datati 30 maggio che oltre un migliaio di costoro avevano firmato per l'intermediazione «assicurata» da una delle srl collegate. Una seconda srl, che si presentava ai meeting con la delega della società spagnola Attb.Sl (ammesso che esista), riconosceva con il «preliminare» d'acquisto della multiproprietà un prezzo virtuale di 13.500 eui'o, che onorava con ima cambiale in scadenza anch'essa domani. Carta straccia, ovviamente, ma, nonostante le perquisizioni dei mesi scorsi, gli avvisi di garanzia e la relativa pubblicità, a Treviso si continuava come prima a contattare clienti (in elenco ne restavano 8 mila) e ad organizzare meeting. E, ancora più incredibilmente, c'era ancora chi era disposto a credere all'offerta. Per questo motivo il pm Roberto Furlan ha ottenuto dal gip Roberta Poirè cinque ordinanze di custodia cautelare per «associazione a delinquere finalizzata alla truffa» che la Compagnia Torino delle «Fiamme gialle» ha eseguito ieri. In carcere sono finiti Giovanni Manzari di Padova e Claudio Toneatti di Abano Terme, mentre i fratelli Alessandro e Dario Marini, residenti rispettivamente a Teolo e Comuda, fra Padova e Treviso, sono stati «consegnati» agli arresti domiciliari. Un quinto signore non è sta¬ to trovato a casa, a Padova. Le «Fiamme gialle» lo stanno cercando. Danilo Cornacchia, 36 anni, sembra essere il personaggio di maggior peso ed è quello che, dopo le perquisizioni e gli avvisi cfi garanzia, aveva annunciato a quattro venti di voler denunciare pm e finanzieri: «Chiederò 5 milioni di euro a titolo di risarcimento per i danni materiali e di immagine». Allo studio legale di Treviso che lo assiste risponde una voce di segretaria: «E' un cliente Max?». Chiamano in tanti per sapere, ma l'avvocato Luigi Fadalti non ha la «più pallida idea» dove possa essere il suo cliente. «Se lui l'ha saputo - commenta -, si sa, le voci corrono, non si è preoccupato di chiedermi consiglio. Se l'avesse fatto, gli avrei risposto che non si tratta di una vicenda apocalittica, e che presentarsi conviene». Cornacchia tirava avanti indisturbato con la sua clientela: o è un impunito o pensava davvero di essere nel lecito? «Delle due l'una». L'avvocato aggiunge: «Che si organizzassero ancora meeting l'ho appena saputo dalle impiegate dell'azienda». Il suo cliente, forse ispirato da augusti modelli, se l'è presa subito con la magistratura. «Non escludiamo un paio di ricusazioni, però questa è una battuta, tanto per risponderle a tono». Parliamo di soldi, allora, di ima truffa da 2-3 milioni di euro guastata dal tempismo della Guardia di Finanza. «Ma c'erano anche le spese. Qui era stata messa su un'azienda, con delle impiegate, gli stipendi...». Le multiproprietà messe in vendita si trovano nelle isole delle Canarie

Persone citate: Alberto Caino, Claudio Toneatti, Cornacchia, Danilo Cornacchia, Dario Marini, Ermanno Palombini, Giovanni Manzari, Luigi Fadalti, Roberta Poirè, Roberto Furlan