Grijuela a caccia dì assessori
Grijuela a caccia dì assessori A IVREA IL VICESINDACO USCENTE E LA RESPONSABILE DELLA CULTURA NON ENTRANO IN CONSGLIO Grijuela a caccia dì assessori Oberto e Mermoz, vittime illustri del voto Mauro Revello IVREA Il giorno dopo la riconferma di Fiorenzo Grijuela alla guida dell'amministrazione comunale, a Ivrea si analizza il responso delle urne passando al setaccio i voti alle liste e le preferenze. Non è soltanto ima questione tecnica, per la composizione del nuovo Consiglio comunale. Grijuela, innanzitutto, non nasconde che terrà in debito conto i risultati elettorali per la formazione della giunta. E poi ci sono da trarre le conclusioni politiche: tradotto in termini pratici, significa diritti da accampare per i partiti della maggioranza, autocritica e analisi del futuro per i gruppi sconfitti e destinati all'opposizione. LA GIUNTA. «Top secret», per il momento, sui nomi di coloro che formeranno il nuovo esecutivo a fianco del riconfermato sindaco. «Stiamo già valutando i voti delle singole liste - spiega Grijuela - per formare una giunta che sia valida dal punto di vista tecnico, ma che esprima anche le indicazione fomite dagli elettori». Di più non dice, ma in città è già-iniziato il toto-assessori. Prevedibile qualche riconferma: i favoriti sono Alberto Redolfi, delegato all'urbanistica, che ha seguito in prima persona le fasi iniziali del nuovo piano regolatore e del piano dell'area ex Montefibre, e il responsabile del bilancio Giovanni Alessandro. Un ricambio potrebbe esserci nel settore dei servizi tecnici, finora affidato a Remo losio, e nelle politiche sociali, con il ritorno di Salvatore Rao (Rifondazione comunista) al ruolo più «politico» di consigliere. Più incerta la situazione di istruzione e cultura, già di competenza di Paola Oberto (Margherita) e Ottavia Mermoz (Sdi): nessuna delle due ha ottenuto preferenze sufficienti per essere elette in Consiglio. CHI ESCE. Il voto ha fatto «vittime» illustri. Diversi consiglieri uscenti, pur candidati, non sono stati riconfermati nell'incarico. E' il caso nella maggioranza di Maurizio Perinetti (Margherita), Roberto Avignone e Bruno Zanotti (Ds), Michele Salvati e Vincenzo Stiletti (Sdi). Dall'opposizione sparisce Luigi Pagherò (Forza Italia). Anche se non era nell'elenco dei candidati, merita una citazione l'uscita di scena di Pasquale Santo (Uniti per la Comunità), voce storica del quartiere Bellavista, da decenni in Consiglio comunale prima nella De e poi a fianco nel movimento civico di Raio. I PIÙ E I MENO. Nella maggioranza un bel balzo in avanti nel giudizio degli elettori lo hanno effettuato i Ds (oltre 500 voti in più rispetto al '98), Rifondazione comunista (350 voti) e la Margherita (raddoppiati i consensi), ma il vero exploit favoriti anche dalla posizione sulla scheda, proprio di fianco al sindaco - è dell'Italia dei Valori, con oltre mille consensi. Perdono voti invece i Sdi, che da 1120 voti scendono a 756. Più complicata la situazione nei gruppi dell'opposizione, dove la débàcle è stata comunque generale e si è pagata a caro prezzo la frammentazione della Casa delle Libertà. Sorridono soltanto la lista civica di Giuseppe Goglio (ben 1384 voti, la seconda dopo i Ds) e l'Udc, che ha quasi triplicato i pur pochi consensi del '98. Perde una cinquantina di voti Forza Italia, cede la Lega Nord (oltre 200 consensi in meno), franano Per la Città (da 542 a 169) e Alleanza Nazionale (900 voti in meno, da secondo partito si attesta al 5,9 per cento), crolla Uniti per la Comunità (da 1381 a 358). Impietosa l'analisi di Gianberto Manera, consigliere uscente di An: «Abbiamo dimostrato di essere dei dilettanti, privi di qualsiasi organizzazione, impegnati soltanto a litigare. Le elezioni si vincono con una squadra compatta, non con i nomi». Solo Goglio e l'Udc si salvano dalla débàcle della Casa delle Libertà Pasquale Santo Gianberto Manera Giovanni Alessandro Fiorenzo Grijuela governerà Ivrea per altri cinque anni
Luoghi citati: Ivrea
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