L'Ulivo ha sbancato Orbassano di Massimiliano Peggio

L'Ulivo ha sbancato Orbassano OGGI IL PASSAGGIO DELLE CONSEGNE, I VERDI RISCHIANO DI ESSERE ASSENTI DAL CONSIGLIO COMUNALE L'Ulivo ha sbancato Orbassano Ma la vera sorpresa è il successo dello Sdi Massimiliano Peggio ORBASSANO Una vittoria abissale. Così travolgente che persino i conteggi delle schede si sono protratti oltre misura, rinviando a oggi la proclamazione ufficiale dei seggi che spettano al super-ulivo di Orbassano. C'è chi dice 14, altri, i più pessimisti, 13. Tutto si gioca su un pugno di voti, tra quelli contestati e i resti delle somme. In ballo c'è un posto per i Verdi, fanalino di coda del centrosinistra con il 3,51 per cento, che rischiano di rimanere esclusi dal consiglio comunale. Ipotesi, questa, che vedrebbe la maggioranza composta da 6 consiglieri Ds, 3 Sdi, 3 Margherita, 1 Comunisti Italiani, 1 Rifondazione Comunista. Una «famiglia» piuttosto numerosa, da mantenere compatta e da gratificare con nomine e incarichi. La corsa agli assessorati, di fatto, è già partita: nei bar sotto il municipio, tra aperitivi e boccali di birra, poche ore dopo la chiusura delle sezioni, già si facevano le scommesse sui i nomi. I risultati ufficiali si discostano di poco dai parziali e sono comunque schiaccianti. Alla fine il candidato diessino, Carlo Marroni, 56 anni, vice sindaco uscente, ingegnere, dirigente della società energetica torinese Aes, ha raggiunto quota 8440 preferenze, il 63,49 per cento. Un vero plebiscito. Il suo avversario, l'indiano Avtar Singh Rana, consigliere uscente sostenuto da Forza Italia, Obiettivo Orbassano e An, ha chiuso la partita con 2854 voti, il 21,47 per cento. A seguire Desiré Mensa, (Per la Tua Citta, Nuovi Psi, Forza Orbassano) con 9,26 per cento, (1231 voti), Davide Irico (Udc) il 3,05 per cento (406 voti) e Paolo Móglia (Lega Nord), il 2,73 per cento (363 voti). La Quercia si riconferma primo partito con il 21,17 per cento, pur essendo in calo di quasi cinque punti, dal 26,08 per cento del '98. I più votati nella lista Ds sono: Maria Vassalotti, moglie del consigliere provinciale diessino Luigi Bianco (258); Nunzio Ferrara (168), Fabrizio Finotti (134). Al secondo posto lo Sdi, protagonista di un arrembaggio che ha lasciato senza parole molti compagni di coalizione: 14,05 per cento, quasi un punto in più delle Margherita, il partito del sindaco uscente. Graziano Dell'Acqua, che ha ottenuto il 13,17 per cento. I socialisti più votati sono: Domenico Guar- neri (226); Giuseppe Chisari (193); Salvatore Cangi (183).-Nella Margherita: Graziano Dell'Acqua, capolista, (207) e Michele Mango (153). Il più votato dei Comunisti Italiani, (5,67 per cento di lista), è Enzo Stassi (213); mentre il trofeo in casa Rifondazione lo merita Antonio Napolitano con soli 44 voti anche se il partito ha ricevuto il 6,67 per cento dei consensi. Un risultato che gratifica soprattutto i Comunisti Italiani, che conquistano per la prima volta un consigliere comunale. Cosa resta alla minoranza? Pochissimo. Quattro seggi alla coalizione di Avtar Rana e due a quella di Desiré Mensa. Forza Italia perde consensi dal 13,33 per cento del '98 al 12,84 per cento; An scivola dal 6,9 al 4,42. Tra gli azzurri i più votati sono Eugenio Gambetta (153) e Carlo Fognante (138); Rosario Sorbo (121); in An pole position per la capolista Fausta Papandrea (41 ). La lista civica di Desiré Mensa, «Per la tua città con Desiré», ha raggiunto il 4,56 per cento: più votata Maria Ferrara (79). Oggi alle 10,30 nel salone di rappresentanza del comune, rimesso a nuovo in tempo per le elezioni, si terrà il passaggio delle consegne tra il sindaco uscente Dell'Acqua e il neo primo cittadino. Carlo Marroni sorride soddisfatto, stringe mani in strada, ricambia garbatamente i saluti, ma non ha esagerato in festeggiamenti. In fondo questa competizione contro il centrodestra, diviso e poco agguerrito, è stata solo una passeggiata. I tempi duri devono ancora venire. Solo sei i seggi assegnati a un centrodestra ^ Che Si è presentato diviSO Cario Marroni ■^^■■■■^ kW AOrbassanorUllvo ha riportato una vittoria schiacciante

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