Vincenzo dice che sei fredda.

Vincenzo dice che sei fredda. Vincenzo dice che sei fredda. Mi ha colpito leggere l'email di quel ragazzo del Sud a cui fa schifo la gente di qua perché se la tira etc, etc. Conosco molti studenti che sono venuti a studiare dal Sud qui e c'è chi si è trovato bene e chi no. Neppure io sono di Torino e non conoscevo nessuno, eppure ho instaurato rapporti con molta gente che mi ha dato tantissimo. Ho trovato persone che non se la tiravano e che mi hanno accettato per quello che sono, lo la macchina non l'avevo e non avevo molti soldi (studente del Poli) eppure mi sono trovato benissimo. Non sono bellissimo, ma ho trovato la ragazza, e ora vengo a viverci. Bisogna voler conoscere delle persone nuove, bisogna anche mettersi in discussione. Non so Vincenzo chi cercava di frequentare, io non frequento la Torino bene, ma ho trovato delle persone splendide tra la gente normale. La pregherei di pubblicare anche la mia lettera, perché voglio ringraziare i molti torinesi che conosco e per farli sentire orgogliosi di esser tali. Paolo Volevo dire la mia su questi zombie piemontesi. Purtroppo è tutto vero quello che ha scritto Vincenzo P. Ho 29 anni e vivo qui da qualche anno. A Torino quello che conta tra i giovani è solo l'apparenza, c'è una freddezza ed egoismo che sono ben mascherati da una falsa cortesia, di cui io mi sono sempre chiesta il perché. E se ha problemi Vincenzo, che dice di essere una persona molto socievole, figurarsi come si può trovare una persona un po' timida e insicura come me. E' vero per il lavoro, nessun problema, ma dal punto di vista umano i rapporti sono sempre difficili e non sinceri. Vincenzo, cerchiamo di resistere, ma sarà dura. Mari.74 Cara Stefania, leggo ora la lettera di Vincenzo P. che dire? perché non parliamo un po' dei pregiudizi che ci sono al sud verso il nord? (purtroppo conosco bene la situazione...). Quanta rabbia, odio, pregiudizi, chiusura in quella lettera... mi chiedo come mai non torni al suo paese pieno di calore, felicità e soprattutto dove uno come lui «laureato e non sfigato» possa essere tenuto in giusta considerazione. Ricordo a Vincenzo P. che Torino è la città con più associazioni di volontariato in Italia; forse non abbiamo il calore del suo paese ma l'amore lo conosciamo, forse semplicemente calore e amore verso il prossimo non sono la stessa cosa... un caro saluto Elisa Paolo Ciao Stefy, anch'io come Vincenzo sono un ragazzo meridionale venuto a Torino per studiare e rimasto per lavorare. All'inizio è stata dura, pian piano mi sono abituato ma credimi, per chi viene da società più aperte e forse più semplici non è facile integrarsi qui. Franco A. VINCENZO dice che sei fredda/ frenetica e senza pietà.... Come in una vecchia canzone di Alberto Fortis (qualcuno la ricorda?) dunque, «Vincenzo e Torino». Sono arrivate un sacco di lettere, il tema è interessante. Qual è il tema? L'identità e i pregiudizi, direi. I pregiudizi che noi torinesi abbiamo su noi stessi, innanzitutto; e poi quelli che abbiamo sugli altri, o che gli altri hanno su di noi. Lascerei questo dibattito aperto, senza fretta di avviarci a una conclusione. Che forse non c'è, perché l'identità non è qualcosa che si fissa una volta per tutte. LE LETTERE VANNO INVIATE A: come va? - LA STAMPA - VTA MARENGO 32,10126 TORINO SMS: 335/7520300 - e-mail: stefania.miretti@lastampa.it RISPONDE STEFANIA MIRETIL come va?

Persone citate: Alberto Fortis, Elisa Paolo, Paolo Volevo, Vincenzo P.

Luoghi citati: Italia, Torino