Alta tensione nella Fìom-Cgìl di Gian Carlo Fossi
Alta tensione nella Fìom-Cgìl BOCCIATA LA RICHIESTA DI UN CONGRESSO APPOGGIATA ANCHE DA RINALD1NI Alta tensione nella Fìom-Cgìl Sabattini si dimette dal Comitato centrale Gian Carlo Fossi ROMA Un nuovo pacchetto di scioperi sarà deciso dalla Fiem-Cgil centro la firma separata del rinnovo contrattuale dei metalmeccanici, ma il 3 giugno verranno anche definiti tempi e modalità di una iniziativa che non ha precedenti nel maggiore sindacato della categoria: una consultazione di tutti gli iscritti sugli aspetti più delicati della vertenza, soprattutto la mancata firma dell'accordo, i pessimi rapporti con Fim-Cisl e Uilm oltre che naturalmente con Fedenneccanica, la prosecuzione di una linea antagonista che fin qui non ha prodette grandi risultati. Sono queste le decisioni prese dal comitato centrale al termine di un animate dibattito e non senza qualche strappo significative. L'ex leader dei metalmeccanici di Cgil Claudio Sabattini, ora segretarie Fiem della Sicilia, ha date le dimissioni dal Comitato centrale, ritenendo che la discussione sia stata in alcuni mementi «offensiva» nei suoi confronti proprio sulla questione cruciale della consultazione generale fra gli iscritti. Sabattini, come l'attuale segretario generale Gianni Rinaldini e molti altri, avrebbe preferite un congresso straordinario, mentre alla fine ha preso quota ed è stata approvata la linea di un «no al congresso» insieme alla )repesta dell'inedita iniziativa dela consultazione. La Fiem, comunque, sembra volere fare i centi con se stessa per il jassato recente e soprattutto cerca a strada per un future che non si profila dei più facili. «Siamo in una fase - osservane alcuni sindacahsti - che certamente non prendiamo applausi quando ci presentiamo in fabbrica. Chiediamo ai lavoratori di scioperare, ma almeno fino ad oggi non abbiamo conseguito risultati apprezzabili. Eppure sappiamo che non firmare queste contratto era giuste. E allora che si esprimane tutti gli iscritti su come proseguire». Aggiungono: «Non sarà una cosa semplice, perché è la prima volta che si cerca di fare una consultazione del genere. Sarà la direzione del 3 giugno a mettere nero su bianco un documento di consultazione, in quella data si definiranno metodo e data. Ma è quasi certo che i lavoratori saranno chiamati ad esprimersi dopo le vacanze estive». Nella stessa riunione del 3 giugno sarà varate il nuovo pacchetto di scioperi (le 16 ere proclamate il 5 maggie si esauriranno entro la fine del mese) per mantenere aperta la controversia sul contratte. Un pacchetto, precisa una nota, «da gestire con iniziative articolate e mementi che diane visibilità alla vertenza». Così la Fiem «intende mettere in atto una strategia atta a ricostruire il potere contrattuale dei lavoratori, in prime luogo con la riconquista del contratto nazionale fondata sia sulla mobilitazione generale, sia su una vastissima articolazione del movimento, costruita fabbrica per fabbrica con il consenso dei lavoratori». La Fiem annuncia, pei, di voler utilizzare, oltre alla lotta, anche ((tutti gli strumenti di tutela legale e sindacale per impedire l'applicazione di tutte le norme peggiorative del contratto contenute nell'accordo separate». Invierà, inoltre, una lettera alla Federmeccanica con la richiesta di riaprire il tavole negoziale e, in ogni case, di non considerare conclusa la vertenza. In particolare. gli aumenti definiti nell'accordo separate «dovranno essere considerati solo una prima quota delle spettanze comp essivamente rivendicate nella piattaforma della Fiom e, come tah, dovranno essere dati a tutti i lavoratori senza alcuna discriminazione». Sulla questione, ieri sera, è intervenute il ministro Maroni del Welfare che replicando alla Fiem ha ribadito la piena validità dell'intesa firmata da Firn e Uilm: «Non è un'intesa separata, ma un contratto con piena legittimità negoziale e legale per essere applicata». A suo parere le iniziative della Fiem-Cgil «denotano sole veglia di isolamento». Claudio Sabattini, ex segretario Fiom
Persone citate: Claudio Sabattini, Gianni Rinaldini, Maroni, Sabattini
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