Tre ore l'anno d'assemblea per tutte le sigle sindacali di M. Cas.
Tre ore l'anno d'assemblea per tutte le sigle sindacali IL GIUDICE DA' RAGIONE ALLA FIOM IN UNA CAUSA Tre ore l'anno d'assemblea per tutte le sigle sindacali La Fiom torinese, rappresentata dall'avvocato Elena Poli, ha vinto la causa per attività antisindacale che aveva intentato alla Denso di Poirino in merito all'utilizzo delle ore di assemblea. Il giudice del Tribunale di Torino Vincenzo Ciocchetti ha stabilito che, in base all'accordo interconfederale del '93, si deve intendere che le ore di assemblea a disposizione del sindacato territoriale sono 3 per ciascuna sigla firmataria del contratto collettivo e non una come inteso dall'azienda. Si aggiungono poi le 7 a disposizione delle Rsu. Resta fermo ovviamente il tetto complessivo di dieci ore all'anno di assemblea a cui ha diritto di partecipare ciascun singolo lavoratore. Spiega Elena Poli: «Siamo molto soddisfatti perché in questo modo la Fiom ha dato ima battagha che serve a tutti. Non volevamo fare una causa per togliere diritti e spazi a altri sindacati, ma per ottenerne di più per tutti e così è stato». Per il segretario Fiom, Giorgio Airaudo, «la decisione del giudice è molto importante perché ci consente di ricominciare a fare assemblee in quelle fabbriche come Denso, Elbi, Powertrain e Fiat dove abbiamo fatto le cause perché da mesi non ci vengono date le assemblee sostenendo, con una interpretazione restrittiva, che avendo fatto un'ora abbiamo esaurito il nostro spazio». Aggiunge: «In questo modo si ripristina un diritto dei lavoratori e si interpreta autenticamente lo spirito dell'accordo interconfederale del '93». Proprio per capire quali fossero le intenzioni di quell'intesa durante la causa il giudice ha convocato Paolo Lucchese, ex componente della segreteria nazionale della Cgil nel '93 e letto una lettera di Guglielmo Epifani. [m. cas.]
Persone citate: Elena Poli, Giorgio Airaudo, Guglielmo Epifani, Paolo Lucchese, Vincenzo Ciocchetti
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