Bono canta Miserere con il «friend» Pavarotti di Marinella Venegoni

Bono canta Miserere con il «friend» Pavarotti STASERA CONCERTO SU RAIUNO, DOPO UNA TORMENTATA GESTAZIONE Bono canta Miserere con il «friend» Pavarotti «Ogni volta che torno in studio dopo un viaggio in Africa, le musiche riescono meglio. Il nuovo disco viene bene, sarà pieno di chitarra» Marinella Venegoni Inviata a MODENA Scene di un pomeriggio afoso alle prove del parco Novi Sad. Rosario nero al collo («È quello che mi ha regalato il Papa», spiegherà) e berretto militare calcato al contrario, Bono intona in italiano «Miserere», e ne legge con qualche cautela il testo. Zucchero d'autore) accompagna al pianoforte lui e Pavarotti; poi virano su Schubert: ((Ave Maria, there is a justice in this world» canta Bono, e ti viene la pelle d'oca. Naturalmente la sua è solo una preghiera, la giustizia in questo mondo fa quel che può e spesso non ce la fa proprio; però è confortante ritrovare qui un pugno di star che non si limitano a fare gli affaracci propri, che abbandonano agiate ville e belle famiglie, che si mettono in gioco per una giusta causa. In camiciona rosa shocking. Big Luciano fa la sua parte nel duetto con il carismatico leader degli U2, non limitandosi a sussurrare come di solito fa alle prove. Sotto al palco, Eric Ciapton sta seduto a cuocere in platea nel caldo feroce della Bassa; e mentre Ricky Martin si rifugia nell'aria condizionata, Nicoletta Mantovani sorveglia severa l'andamento dei lavori (la sua piccola Alice riposa altrove: «Onnai pesa più di 6 chili, è tutta Luciano», ci ha confessato). Il Pavarotti&Friends in onda in diretta stasera su Raiuno vuole aiutare a tornare a casa ventimila famiglie irachene costrette a rimanere per 30 anni nel non troppo friendly Iran, per sfuggire a Saddam: è il progetto dell'Alto Commissariato dell'Onu per i Rifugiati. Il tenore stasera tenterà di raccogliere i fondi necessari all'impresa biblica, duettando con i suoi arcinoti Friends: Bono, Eric Ciapton, Zucchero e Ricky Martin, appunto; ma anche Andrea Bocelli, Deep Purple, Queen. Laura Pausini, Lionel Richie e forse Liza Minnelli (in forse perché, poverina, l'altra sera è caduta dalle scale dell'Hotel Baglioni di Bologna e s'è rotta la rotula destra; è ingessata fino all'inguine, la operano domani ma lei giuia che sarà sul palco a lutti i costi). 900 mila euro sono già nelle casse dell'UNHCR, frutto della vendita dei biglietti dello show. Quei quattrini vanno diritti all'Onu dalle banche, senza passare da Modena, ci ha spiegato Nicoletta: come ogni anno impegnata a respingere polemiche e sospetti su uno show unico al mondo, che per 9 anni è andato in onda su Raiuno ma stavolta - e con un fior di cast che raccoglie il meglio delle passate edizioni - in onda ci va per miracolo, dopo che lo stesso Maestrone e la sua etichetta Decca hanno messo quattrini che la Rai non era più disposta a tirar fuori. «Ci sono cose incomprensibili in questo mondo: e solo Pavarotti può mettere insieme un cast così commentava Andrea Bocelli -. Oltre al fatto che nel nostro paese di arte e di cultura, la beneficienza è l'unica che consenta di produrre uno spettacolo di alto livello: segno che siamo un Paese povero». Tv povera in paese povero, la Rai alla fine è riuscita a ficcare anche qui Luisa Corna, la Parietti d'inizio secolo, che condurrà il countdown prima della diretta. Noi, più modestamente, abbiamo chiacchierato con Bono che forse, dopo aver riadattato il testo di «Ave Maria», stasera sceglierà «Miserare»: «Zuc¬ chero l'ha scritta per Luciano 7 anni fa e non l'avevo mai cantata. Sono cresciuto ascoltando l'opera di Pavarotti con mio padre, e ho questa sorta di memoria del linguaggio». Dirà qualcosa in scena? «No, non è il contesto giusto. Non voglio essere un polemista professionista». Dove trova tanta energia per continuare la campagna per l'Africa e continuare le registrazioni del prossimo ed? «Succede una cosa interessante: ogni volta che poi torno in studio, le musiche vengono meglio, è come benzina». Come va il disco? «Sta uscendo un lavoro molto forte, pieno di chitarre. The Edge si sta davvero prodigando: è il più facile mai fatto, è musica rock. Usciremo intorno a Natale, andremo in tour l'anno prossimo». Perché per cantare da solo stasera ha scelto «One»? «I libri di storia diranno che questo è un tempo fuori dall'ordinario, come l'epoca della II guerra mondiale: una canzone come "One" è sulle differenze. Cerchiamo di essere uno: perché la pace costa cara, ma la guerra ancora di più». Bono stasera in scena al Pavarotti and Friends, già 900 mila euro raccolti

Luoghi citati: Africa, Bologna, Iran, Modena