Sisma in Giappone 2 minuti di terrore di Paolo Poletti

Sisma in Giappone 2 minuti di terrore NESSUNA VITTIMA. IN ALGERIA I MORTI SONO 2200 Sisma in Giappone 2 minuti di terrore Paolo Poletti TOKYO Panico in strada e nelle case, immagini in diretta tv di edifici oscillanti. Alle 18,24 di ieri (le 11,24 italiane) il Giappone ha vissuto due minuti di terrore per un terremoto di sette gradi Richter che ha colpito la parte settentrionale dell'isola di Honshu, a Miyagi e a Iwate. Il bilancio: 43 feriti, 13 case danneggiate. Il sisma ha provocato lo stop della centrale nucleare di Onagawa, lasciando senza luce migliaia di edifici. Molti ascensori si sono fermati. Sono quattro, dice un proverbio, le cose di cui i giapponesi hanno paura: «Jishin, kaminari, kaji, oyaji», cioè «Terremoti, fulmini, incendi, padri». Ieri è toccata alla prima della lista. Le scosse, arrivate al decimo grado Mercalli, non hanno fatto danni di rilievo grazie a edifici costruiti con rigorosi criteri anti-sismici, e a un epicentro molto profondo, 71 chilometri sotto all'oceano Pacifico, venti chilometri al largo di Kesennuma, quattrocento chilometri a nord di Tokyo. ' «Era impossibile rimanere in equilibrio se non ci si appoggiava al muro o se non si allargavano le gambe puntando i piedi sul pavimento», ha detto un funzionario della prefettura di Iwate. Ma in due ore la normalità è ritornata e sono state riaperte al traffico le autostrade, bloccate subito dopo il si¬ sma. Rimangono invece interrotte le ferrovie superveloci Shinkansen. La terra ha tremato anche nella capitale, per quei due minuti. A Tokyo, nonostante la distanza dall'epicentro, i grattacieli hanno oscillato e molti impiegati ancora al lavoro hanno lasciato le stanze fuggendo verso le uscite di emergenza. Non vi sarebbe comunque il rischio di uno tsunami, una grande onda anomala. Un terremoto così forte in Giappone non lo si sentiva da anni, quello di Kobe del 1995 (seimila morti, città semidistrutta) era solo di poco più potente: 7,2 Richter. Il sisma di ieri è stato seguito da 32 scosse di assestamento. Una scossa di magnitudo 4,9 Richter ha colpito anche la parte settentrionale di Taiwan. Dall'altra parte del mondo, in Algeria, foto di volti cianotici o tumefatti sono esposte sul muro del grande obitorio di El Alia, sobborgo di Algeri: servono alle famiglie per identificare i cadaveri trovati negli edifici crollati per il terremoto di mercoledì. Nell'obitorio sono stati portati novecento corpi, quasi la metà delle 2200 vittime. Tra di esse c'è Sabrina: il cadavere della bambina di 11 anni è stato estratto dalle macerie all'alba di ieri. Sabato Sabrina era ancora in vita, si udivano i suoi lamenti. Per salvarla la squadra dei vigili del fuoco italiani si era impegnata a fondo. Purtroppo è stato inutile.

Persone citate: Mercalli, Richter

Luoghi citati: Algeri, Algeria, El Alia, Giappone, Taiwan, Tokyo