Settimana cruciale per le inchieste di Gian Piero Moretti

Settimana cruciale per le inchieste SANREMO: RIPRENDE L'INDAGINE SULLE PRESUNTE TANGENTI PAGATE DAI CANTANTI DELL'ACCADEMIA DELLA CANZONE Settimana cruciale per le inchieste I! gip potrebbe decidere sulle nove misure cautelari Gian Piero Moretti SANREMO E' una settimana cruciale, quella che s'inizia oggi, per le inchieste che da mesi sono ferme sul tavolo del giudice per le indagini preliminari di Sanremo Anna Bonsignorio: mazzette e canzoni all'Accademia; turbativa d'asta e falso nell'assegnazione dell'appalto per il concorso canoro; violazioni edilizie e abuso d'ufficio per la costruzione del Teatro del mare. Il magistrato, al suo rientro dopo una settimana trascorsa lontano dagli uffici giudiziari per partecipare ad un corso di aggiornamento, potrebbe sciogliere le ultime riserve e decidere in merito alle nove richieste di misure cautelari presentate dal pubblico ministero Antonella Politi, che per oltre un anno ha indagato su un presunto valzer (fi tangenti pagate nelle ultime due edizioni dell'Accademia da almeno cinque giovani cantanti per assicurarsi il passaggio all'ultima selezione in vista del Festival. Tre indagini che vanno ad aggiungersi ad un numero interminabile di inchieste della Procura della Repubblica che portano dritto a Palazzo Bellevue: dal filone delle assicurazioni (fra gli indagati figurano l'assessore regionale di Forza Italia Piero Gilardino e il direttore del Comune Mauro Borse); dai mutui accesi dal Comune, ai lavori del post-alluvione; dal ristorante del casinò, all'assegnazione dei biglietti omaggio del Festival; dalla locazione da parte Giovani cantanti di tutta Italia impegnati nelle selezioni dell'Accademia del Comune di un immobile in Valle Armea a condizioni ritenute troppo lontane dai prezzi di mercato, alla costruzione di un grande albergo a Portosele con volumetrie difformi da quelle previste dalla concessione edilizia, che a giorni dovrebbe vedere l'inizio del processo nei confronti dell'onorevole Gianni Cozzi. - Nove ordini di misure cautelari di cui per ora non si conoscono i destinatari, anche se i nomi sarebbero legati all'inchiesta su tangenti e canzoni; una ventina di informazioni di garanzia per le altre inchieste (appalto dell'Accademia e Teatro de mare), fra i quali spiccano inomi del sindaco Giovenale Bottini e dell'assessore al Turismo Antonio Bissolotti nonché quelh del «patron» dell'Accademia Angelo Esposito, del direttore artistico del concorso canoro Giancarlo Golzi, batterista dei Maria Bazar, del condirettore di Sorrisi 6- Canzoni Rosanna Mani, e di Mario Maffucci, ex capo struttura di Raiuno e per anni al timone del Festival, entrambi membri della commissione d'appalto dell'Accademia; di Maria Ronco, socia di Esposito nel Teatro del Mare e di Girolamo Facile, l'imprenditore che ha costruito il grande impianto sorto due anni fa sul Piazzale dedicato a Carlo Dapporto. Tutte informazioni di garanzia che, non essendovi stati ancora atti giudiziari diretti (inteirogatori, perquisizioni, sequestri di documenti in possesso degli indagati) non sono ancora state trasmesse agli interessati per ora coinvolti ufficialmente nelle inchieste soltanto perchè iscritti sul registro degli indagati. Ma le indagini della Guardia di finanza della squadra di polizia giudiziaria presso la Procura non sono circoscritte alla sola Riviera. Indiscrezioni trapelate dagli uffici giudiziari porterebbero gli accertamenti lontani dalla città del Festival: a Milano, Roma e in molte località del Sud. Fra i venti indagati infatti, vi sarebbero anche i nomi di produttori, discografici e manager dello spettacolo: personaggi che non avrebbero esitato a pagare mazzette a più di un membro della giuria dell'Accademia per assicurare ai loro artisti il superamento delle varie selezioni fino al traguardo della finalissima. Resta da capire se dietro alle mazzette versate dai cantanti (anche fra questi ultimi figurerebbero degli indagati), però, non si nascondano le oscure manovre di faccendieri senza scrupoli che hanno incassato le bustarelle (si dice somme varianti fra i 25 e i 50 mila euro, 50 e 100 milioni di vecchie lire) millantando agganci con i vertici dell'Accademia o addirittura con il potere politico trattenendo però le tangenti per loro e lasciando con un palmo di naso gli illusi aspiranti al Festival.

Luoghi citati: Comune Mauro Borse, Italia, Milano, Roma, Sanremo