Per la Pro più bella dell'anno soltanto 1 -0 con il Mestre

Per la Pro più bella dell'anno soltanto 1 -0 con il Mestre playout mmmmmmmmmmmmmmmmm-::::: ...:i-:: ■:mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm I BIANCHI CREANO OCCASIONI A RAFFICA MA NON TROVANO IL SECONDO GOL CON IKE CHE IN DRIBBLING SUPERA QUATTRO GIOCATORI, IL PORTIERE E CALCIA A LATO Per la Pro più bella dell'anno soltanto 1 -0 con il Mestre Decide un colpo di testa al quarto d'ora di Koffi. Ottima prestazione dell'intera squadra Koffi (sullo sfondo) ha appena deviato il pallone nella rete del Mestre igreppii Piermario Ferrare VERCELLI La più convincente Pro Vercelli della stagione piega il Mestre (1-0) nella «gara uno» dei play out. Ma per brindare alla salvezza l'undici di Gobbo dovrà uscire indenne, domenica, dalla «tana» degli arancioneri veneziani. L'impressione al termine dei 90' è stata comunque quella di Pro più in palla e motivata rispetto ai veneti che, sin dall'avvio, hanno optato per un atteggiamento speculativo, preferendo riservare forse le proprie cartucce per la partita di ritorno. La Pro, dal suo canto, è parsa trasformata rispetto alle ultime esibizioni e non solo a livello di gioco. Per l'intero arco del confronto il team vercellese è stato tonico, reattivo e determinato come poche altre volte nella stagione. E alla fine gli applausi del pubblico (in tribuna c'era anche il giovane attaccante dell'Inter Obafeni Martens) si sono mischiati alla delusione per non aver monetizzato con altre segnature una superiorità che, a tratti, è parsa schiacciante. Gobbo ha mischiato un po' le carte, con il rientrante Ferretti a ridosso di Comi, unica punta, ma con spazi sulle fasce per le incursioni di Koffi e Turi, per almeno un'ora costante spina nel fianco della retroguardia veneta. Nel finale, l'inserimento di Ike ha permesso al nigeriano della Pro di sfruttare la sua maggior freschezza: un'arma che potrà tornare utile anche nel ritomo. Una Pro Vercelli, insomma, quasi perfetta alla quale, però, è mancata la seconda stoccata vincente. Un altro gol, probabilmente, avrebbe permesso ai bianchi di poter affrontare il retour-match con maggior serenità. I bianchi hanno impresso subito alla sfida un ritmo elevato. Il Mestre, al quale sarebbero bastati anche due pareggi nell'arco dei 180', abbottonato in difesa (mister Santosuosso ha schierato una sola punta. Cosa, con Izzo a sostegno) ha preferito giocare di rimessa. Un progetto che è però ben presto saltato, quando Turi, smarcatosi sull'out sinistro ha crossato quasi dal fondo un pallone maligno che ha superato Cima. La sfera è arrivata sul palo di destra dove Koffy di testa ha Domenicadifendere vantaggio degli arancin caso di sarà retroc Domenica dovrà difendere il prezioso vantaggio in casa degli arancioni in caso di sconfitta sarà retrocessione dovrà l prezioso n casa ioni sconfitta essione infilato di precisione sul lato opposto. Il Mestre ha cercato di reagire ma, a parte una violenta punizione da trenta metri di Izzo, neutralizzata da Marchetti il gioco è sempre rimasto nelle mani della Pro. Gli ospiti non hanno lesinato le maniere forti, sulle quali l'arbitro, un po' troppo tollerante ha sorvolato. Nella ripresa, nonostante il Mestre con gli inserimenti di Pallanch e Remondini presenti uno schieramento più spregiudicato, è sempre la Pro a rendersi pericolosa: Al 64' Ferretti, stremato, lascia il posto per Tozzi Borsoi, ma il modulo bianco non cambia, quando Ike al 70' rileva un generoso Comi. Brividi al 67' per una conclusione del neo entrato Castellano che si spegne sull'esterno della rete: ma sarà l'unico pericolo per Marchetti. La fase centrale della ripresa è tutta della Pro: Tozzi Borsoi al 72' non approfitta di un errore in disimpegno del portiere Cima, quindi al 76' non aggancia da pochi passi un cross dalla sinistra di Turi «sporcato» da Lorenzini. Ma è air80' che la Pro confeziona l'occasione più limpida per il raddoppio. E la firma è di Ike che al termine di un'ubriacante azione personale, «siede» tre difensori, supera in tunnel il portiere ma non riesce a inquadrare lo specchio della porta. Una perla tecnica che, seppure non coronata dal gol, regala al nigeriano un lungo applauso del popolo vercellese. Un piccolo tributo per un'azione che poteva valere l'intera stagione dei bianchi. Su questa opportunità, di fatto, la Pro si spegne. Negli ultimi dieci minuti (più recupero) l'atteggiamento del Mestre si fa sempre più prudente (anche se nel recupero l'attaccante veneziano Cosa ha il tempo di farsi ammonire per una plateale simulazione in area vercellese) e i bianchi non riescono più a rendersi pericolosi. Pro Vercelli: Marchetti; Pedrocchi; Vianello; Lorenzini, Gorrini, Tagliaferri; Koffi Teya, Ferretti (65' Tozzi Borsoi), Comi (70' Comi), Bellotti, Turi. Mestre: Cima; Di Cintio (55' Pallanch), Camussi; Rosati, Siviero, Favret; Milani, Camporese (55' Rimondini), Cosa, Izzo, Vecchiola (65' Castellano). Arbitro: Liberti di Genova, Rete: 14' Koffi.

Luoghi citati: Genova, Rete