Chimica, formula Toro In testa Dupont e Basf

Chimica, formula Toro In testa Dupont e BasfGLI INDICI BATTONO LA MEDIA DEI MERCATI Chimica, formula Toro In testa Dupont e Basf Gianluigi Raimondi A prima vista sembra un controsenso. Mentre i mercati finanziari gridano all'allarme deflazione, molti titoh del comparto chimico danno buone soddisfazioni agh investitori. Gh ottimisti hanno qualche freccia al loro arco visto che la crescita dei prezzi nella chimica, un settore chiave per misurare lo stato di salute dell'industria di trasformazione, depone a favore di una possibile ripresa della domanda. Anche la caduta dei prezzi della materia prima, almeno per quanto riguarda la petrolchimica, potrebbe dare nuova spinta ai profitti. Ma proprio per la fragilità della congiuntura, al contrario, alcuni guardano con scetticismo alla buona performance del comparto. Numeri alla mano, però, sia in Europa che negh Usa le società leader di questo settore negh ultimi due mesi hanno fatto segnare performance nettamente mighori dei rispettivi listini di appartenenza: gh indici Bloomberg chemical Europe e Usa hanno guadagnato rispettivamente il 29,30Zo e il 17,20Zo controill6,60Zoeil 14,70Zo dello EuropeStoxxSOO e deU'S&P 500. E questa tendenza è destinata a proseguire ancora a lungo, almeno secondo i criteri dell'analisi tecnica e i report della maggior parte degh analisti finanziari deUe più importanti banche d'affari intemazionali. Titoh come Dupont o, in Europa, Basf, Syngenta e l'olandese Dsm (rilevata dai sauditi di Sabic) godono infatti di una netta maggioranza di «buy» da parte degh operatori. Dal punto di vista tecnico, l'analisi grafica del Morgan Stanley world free chemical index, effettuata utilizzando il metodo del ritracciamento di Fibonacci, mostra i principali indicatori in area positiva, ma ancora tanto distanti dalla zona di ipercomprato da consentire ai corsi un'ulteriore escursione in denaro di almeno il 15-200Zo, prima di accusare un probabile movimento correttivo di breve termine oppure di intraprendere una fase laterale di consolida¬ CHIMICA mento. Anche dal punto di vista dei fondamentali, la maggioranza delle blue chip della chimica ha le carte in regola. Specie le società del Vecchio Continente, che hanno un rapporto prezzo/utili medio pari a 19 contro un analogo indicatore a quota 77 dello EuropeStoxx600. I titoh da inserire in portafoglio? Il colosso tedesco Bayer sembra avere ormai digerito la bufera provocata dal Baycol, il trattamento anticolesterolo ritirato dal mercato perché sospettato di avere provocato il decesso di decine di persone: nehe ultime 30 sedute i corsi hanno recuperato r8,70Zo e il quadro tecnico è ancora ben impostato. E non mancano i giudizi positivi: buy da Hsbc e Julius Baer e overweight da Banco Bilbao Vizcaya. Da segnalare anche la svizzera Syngenta, l'olandese Akzo Nobel, la belga Solvay e la tedesca Degusta inserita in un convincente canale rialzista. Male invece Lonza: il profit waming lanciato lunedì 19 maggio, insieme aU'annuncio del taglio di 500 posti di lavoro, hanno affossato il titolo quotato alla Borsa di Zurigo. In attesa di verifiche, anche il piano. di rilancio appena avviato dal colosso inglese lei (taglio dei costi e uscita dalle attività meno redditizie). A Wall Street brilla invece la big cap Dow Chemical, sulla quale Prudential securities e Ubs Warburg hanno emesso un «buy». mentre Morgan Stanley e Leehman Brothers hanno raccomandato un overweight. Bene anche Ashland e Sigma Aldrich. [borsa&finanza] CHIMICA ALLA RISCOSSA Indice mondiale Morgan Stanley M da gQiinalo a macjniq 2003 M

Luoghi citati: Basf, Europa, Hsbc, Syngenta, Usa, Vecchio Continente, Zurigo