«Peggio di un cancro, vogliono il colpo di Stato» di Gigi Padovani

«Peggio di un cancro, vogliono il colpo di Stato» Sandro Bondi, portavoce di Forza Italia intervista Gigi Padovani APPENA rieletto Bruti Liberati alla presidenza dell'Anm, subito si è riaccesa la polemica sulla giustizia. Protagonista, ancora una volta il portavoce di Forza Italia, Sandro Bondi, che ha parlato dei giudici politicizzati come di un «cancro da estirpare» (con reazioni sdegnate da Ulivo e magistrati). Bondi non solo conferma anche a freddo, ma replica alzando ancora in toni. Onorevole Bondi, non le pare di esagerare? Un cancro? Anche Bruti Liberati la invita a non usare la metafora del cancro per rispetto ai malati... «Guardi, sto al di sotto di quel che dovrei dire, rispetto alla gravità della situazione. Si deve estirpare questo cancro della democrazia, confenno». Cosa volete fare? Le liste di proscrizione stile McCarthy, il senatore Usa che fu a capo della commissione per le attività antiamericane? «Vogliamo tornare ad una vera democrazia, allo spirito della nostra Costituzione». Come? «Le voglio fare un esempio. Il procuratore generale di Torino, Giancarlo Caselli, ha detto che la magistratura è garante delle regole fondamentali della Costituzione. Questa affermazione è eversiva: i giudici devono essere la bocca della legge». E chi è il garante? «Sono il Capo dello Stato, la Corte Costituzionale, il Parlamento. Quando Caselli esplicita tesi come queste, siamo oltre il cancro, siamo a magistrati che ordiscono un colpo di Stato. La posizione del Pg di Torino è incompatibile con la sua presenza nella magistratura. L'indipendenza e l'imparzialità di un giudice derivano dall'ossequio alla propria coscienza e alle leggi del Parlamento». L'Anm ribalta le accuse, dicono di difendere la loro autonomia dal governo. «Nessuno ha mai messo in discussione l'autonomia della magistratura. Semmai, siamo noi che difendiamo l'autonomia del potere politico rispetto alle intromissioni di un pugno di magistrati. Del resto, sono convinto che la maggioranza dei magistrati non si riconosca nelle tesi di Bruti Liberati». L'hanno eletto alla unanimità, evidentemente i vostri attacchi sono serviti a ricompattare la magistratura. «E' soltanto il riflesso condizionato di ima corporazione». Ci risiamo... «Non ho nulla contro i giudici. Una democrazia è sana quando può fondarsi su un equilibrio tra i vari poteri, tra magistratura e Parlamento. In questi anni c'è stata una grave alterazione di questo equilibrio tra poteri dello Stato, si deve ripristinare». Anche con l'immunità per i parlamentari? «L'immunità è soltanto una parte: tutte le riforme saranno tese a ripristinare questo equilibrio. Il Parlamento è stato schiacciato dalle intromissioni di una parte della magistratura politicizzata». Giuseppe Fanfani, responsabile giustizia per la Margherita, sostiene che il vero cancro è la corruzione. «Fanfani fa parte del Ppi e quindi degli eredi della De: è il partito messo all'indice dai Ds per le presunte colpe nella corruzione. Mi sembra che Fanfani non sappia più da dove viene e dove va». La corruzione è scomparsa? «No. E' stata la risultante dell'intreccio perverso tra la partitocrazia e lo Stato, ma questo capitolo della storia italiana non ha nulla a che fare con la storia di Forza Italia e meno che mai di Silvio Berlusconi». «Peggio di un cancro, vogliono il colpo di Stato» Bondi ai magistrati: siamo noi che tuteliamo l'autonomia del Parlamento, per un vero riequilibrio

Luoghi citati: Torino, Ulivo, Usa