«Riso Vìgnola», una storia lunga cinque generazioni

«Riso Vìgnola», una storia lunga cinque generazioni La casa ha fornito i chicchi per i mosaici cromatici creati dagli artisti nella splendida cornice del castello di Camino «Riso Vìgnola», una storia lunga cinque generazioni A Balzala dal 1888 una produzione di qualità mondiale LA PROVINCIA Giuste strategie per l'accoglienza ALESSANDRIA Il territorio alessandrino chiama turisti e, per farlo, si presenta sui più autorevoli palcoscenici esterni attraverso il linguaggio che le produzioni peculiari sanno degnamente esprimere. Con questo obbiettivo e con questo metodo da alcuni anni si muovono, in sinergia, l'assessore provinciale al Turismo, Giancalo Caldone, e quella impegnato nella Promozione dei prodotti tipici, Paolo Filippi. Vini, riso, salumi, formaggi e dolci di qualità diventano gli ambasciatori della provincia alle fiere internazionali, ai tour educational, alle occasioni mondane in giro per l'Italia e all'estero. Si è andato via via superando quell'attaccamento campanilistico al proprio territorio che rendeva miopi rispetto alle problematiche da superare, ma si è mantenuto forte l'amore per questa terra che si snoda tra pianura, collina e montagna. Il mixage di autocritica e passione ha coinvolto sempre più gli operatori del settore, trasformando in operatori gli stessi cittadini. Perché un ruolo ce l'hanno anche loro: ne è paladino l'assessore Caldone quando sottolinea, ed egli stesso interpreta, il ruolo dell'accoglienza, del benvenuto o del bentornato da rivolgere al turista. «Chi giunge nella nostra terra - dice Caldone deve sentire il calore che la gente sa offrire. È la prima forma di saluto, è il primo gesto accattivante per chi si è lasciato incantare da questo variegato paesaggio ricco di cose belle». E buone. Ecco, il compito dell'assessore Filippi e del proprio staff, insieme ad Alexala e ad Asperia, oltre che da Mondo per il Monferrato casalese, è principalmente quello di evidenziare la bontà e la qualità dei prodotti agroalimentari all'esterno, stuzzicando anche la curiosità verso un paesaggio ricco di bellezze naturali e artistiche che bisogna venire a scoprire di persona. Invece, l'assessore Caldone e i propri collaboratori, insieme a tutti gli operatori del territorio, organizzano, appunto, l'accoglienza che significa manifestazioni interessanti e curiose, servizi efficienti, informazioni capillari e occasioni per gustare sul posto le cose buone che vengono prodotte. Un esempio: oggi a Volpedo, terra del grande artista Giuseppe Pellizza, autore del «Quarto Stato», si svolge la Sagra delle fragole. Un'occasione ghiotta per assaggiare i frutti della terra in un contesto che ha il profumo e il sapore dell'arte. BALZOLA Un esempio di quanto sia importante per un'azienda essere radicata nel territorio d'origine e, di ritomo, di quali benefici ne tragga da questa realtà la popolazione che ci vive, è rappresentato dal legame instaurato fra cinque generazioni di imprenditori del settore risiero appartenenti alla famiglia Vignola di Balzola, con altrettante progenie di agricoltori che coltivano da secoli il «mosaico d'acqua» disegnato dalle risaie nella cosiddetta «piana di confine», zona a cavallo fra Casalese e Vercellese. La storia del «Riso Vignola» prende avvio nel 1880, anno della prima lavorazione di cereali tipici di pianura, attuata a Balzola in un antico mulino del XVI secolo dal capostipite Giovanni Vignola. Sono poi gli anni '50 a segnare il passaggio da impresa familiare a industria. Per la Riseria Vignola si aprono così nuovi orizzonti: la rete commerciale si infittisce, il prodotto finito e confezionato viene distribuito su tutto il territorio nazionale e, soprattutto, vengono affinati i sistemi di confezionamento. Dopo uno sviluppo costante dell'azienda, la guida della riseria passa nelle mani di Pierfranco Vignola, un «timoniere d'industria» che, grazie alle sue doti di lungimiranza, intraprendenza e professionalità, porterà l'azienda ad occupare una posizione di assoluto prestigio nel settore alimentare, in diversi Paesi del mondo. Una progressiva evoluzione nella lavorazione del «Riso Vignola», effettuata con l'ausilio di macchinari tecnologicamente all'avanguardia e da personale altamente qualificato ha contribuito a completare la costruzione di una importante rete produttiva e commerciale. Sottolinea Giovanni Vignola, imprenditore dell'ultima generazione a cui è affidato il compito di rappresentare l'industria moderna e gestire l'attuale «era Vignola» : «Ciò è stato possibile grazie al costante adeguamento deir'eccellenza" di un prodotto naturale alle crescenti esigenze del mercato: sia se riferito alla grande distribuzione internazionale, sia domestico locale». A riprova, ulteriore, dell'attaccamento dell'azienda balzolese al territorio, c'è la fornitura di «materia prima» alla rassegna «Riso fiRose», kermesse che si conclude oggi nel Monferrato Casalese: l'offerta del riso «Vignola» ha riguardato, fra le altre, la tappa di Camino, denominata «RisAlto». A Camino, nella splendida cornice del Castello, s'è tenuta una mostra di opere di artisti di fama internazionale che hanno esposto grandi mosaici, realizzati usando come tessere chicchi di riso colorato, trattati in modo da diventare «elemento cromatico». Un modo originale per legare l'utilizzo del riso all'arte. Il segreto dei risultati ottenuti dalla Riseria Vignola di Balzola, è nello spirito d'iniziativa e nella dedizione di una famiglia che ha fatto tesoro delle esperienze e di quella «cultura del riso» che tradizionalmente è custodita nel territorio di pianura Casalese-Vercellese. Giancarlo Caldone e Paolo Filippi Un mosaico realizzato con chicchi di riso da artisti contemporanei nel castello di Camino in occasione di Riso&Rose