Cuper: «Decida Moratti, io mi promuovo»

Cuper: «Decida Moratti, io mi promuovo» L'ARGENTINO E' IN ATTESA Di INCONTRARE IL PRESIDENTE Cuper: «Decida Moratti, io mi promuovo» a MILANO. Hector Cuper chiede un ultimo sforzo alla sua squadra per battere oggi il Perugia 0 almeno strappare un pareggio che garantisca ai nerazzurri il secondo posto in classifica. Evitando quindi il rischio di un possibile spareggio col Milan per l'ammissione diretta alla Champions League (cioè evitando i turni preliminari). Una chiusura positiva del campionato, dopo tante delusioni, viene ritenuto fondamentale dal tecnico argentino anche in vista dell'incontro-scontro in programma nei prossimi giorni con il presidente Moratti: sono ore decisive per il futuro di Cuper sulla panchina dell'Inter. Nonostante le rassicurazioni di Moratti, infatti, nulla sembra scontato e i candidati alla successione in lista d'attesa sono tanti (e autorevoli). Il tecnico argentino ha già preparato la sua linea difensiva, ritenendo di aver fatto comunque un buon lavoro. Spiega: «Se l'unica cosa che conta è la conquista dello scudetto, il secondo posto è una magra consolazione. Ma se si fa una valutazione più ampia, il secondo posto significa che sei la seconda squadra più forte d'Italia. Per vincere bisogna essere competitivi fino alla fine e noi in queste due stagioni lo siamo stati. Comunque per ora non mi faccio influenzare dalle voci: aspetto di incontrare il presidente. Per certe cose è meglio parlarsi guardandosi negli occhi, lo sono tranquillo perché ho fiducia nel lavoro e ci credo, come credo nei giocatori. Troppi infortuni? Bisogna distinguere perché non sono tutti la stessa cosa. Cambiare il mio staff? Sono abituato a lavorare con persone di mia fiducia. Nuovi acquisti? Saranno fatti pensando al 4-4-2, ma senza escludere la possibilità di una difesa a tre». Proprio quella che userà anche oggi, col centrocampo a quattro più Dalmat più avanzato dietro le punte Crespo e Kallon perché Vieri non è ancora pronto. In panchina al posto di Recoba, bloccato dal mal di schiena, fa il suo esordio stagionale, proprio all'ultima di campionato e nel giorno del suo 25" compleanno, Nicola Ventola fermo dall'inizio da un grave infortunio a un ginocchio. [n. sor.l

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