Scherma, due fratelli campioni nel fioretto

Scherma, due fratelli campioni nel fioretto NICCOLO' E ALESSANDRO MERINGOLO «STELLE» DI VILLA GLICINI Scherma, due fratelli campioni nel fioretto Il più giovane ha vinto domenica a Rimini il titolo italiano degli Allievi E nella prossima stagione i due potrebbero sfidarsi anche in pedana Silvia Garbarino Fratelli vincenti. Lo sport è ricco di scontri.in famiglia - nel calcio italiano erano famosi i fratelli Baresi, uno anima del Milan e l'altro cuore dell'Inter, recentemente nella pallanuoto per lo scudetto si sono affrontati con calotte diverse Roberto e Alessandro Calcaterra, uno sponda Brescia l'altro Pro Becco - un po' meno di successi ottenuti gareggiando con la medesima maglia. I fratelli croati Kostelic nello sci alpino hanno questo primato, ma sono un maschio (Ivica) ed una femmina! lanica). Il Club Scherma Torino ha raggiunto invece un importante traguardo con i fratelli Meringolo, Alessandro il maggiore e Niccolò il minore: in tre mesi gli «enfants terribles» del fioretto hanno portato nelle sede di villa Glicini, un argento mondiale categoria Cadetti e un titolo italiano Allievi. L'ultimo trofeo in ordine di tempo è quello conquistato da Niccolò, 14 anni, che a Bimini nel week-end ha ottenuto il 5" tricolore consecutivo della sua breve ma già intensa carriera e ora si appresta a fare il salto fra i «grandi», dove suo fratello è già un personaggio. Una gioia per la società e una grandissima soddisfazione per i coniugi polacchi Franke, Egon ed Elisabeth, maestri da anni del settore giovanile del CS Torino. «Niccolò è un ragazzo vivace fuori dalla pedana, ma in gara non mostra i suoi senti¬ menti - spiegano i Franke -. La stoffa del campione c'è e il carattere anche, come i risultati dimostrano. Crediamo molto nelle sue possibilità». In Emilia, Meringolo jr ha recuperato in finale contro il mestrino Tobia Biondo (allievo del campione olimpico Andrea Borella) un punteggio disastroso, 6-11 poi 8-13. «Sembrava finito - dice la mamma di Niccolò, Patrizia - invece ha saputo mantenere la calma, non si è dato per vinto e ha recuperato stoccata dopo stoccata sino a quella decisiva. Appena terminata la gara l'unica cosa strana che ha fatto è stato sorridere». Pochissime concessioni all'entusiasmo anche al momento della consegna della medaglia. Ed anche a scuola, (frequenta la terza media alla «Caduti di Cefalonia» in zona santa Bita), non ha detto nulla del successo, se non ai suoi amici più cari. L'unica cosa che lo fa scattare come una molla, rivelando appieno la sua natura frizzante, è la competizione con il fratello Alessandro. «Niccolò ha cominciato a fare scherma a 7 anni per imitare Alessandro - spiegano i genitori - e da quel momento non ha più smesso anche perché i risultati sono sempre stati molto buoni». Un tenebroso solo all'apparenza, Niccolò, che adora tutto ciò che è fantascienza e la cui età non si associa al fisico e alla statura, decisamente più sviluppate rispetto ai coetanei. La verve che ha dentro si nota quando gioca a basket con i suoi compagni e quando si allena in palestra. «E' molto portato per il fioretto - concludono i Franke - e il fatto di potersi confrontare con atleti più grandi di lui lo rende felice. Potrà vivere sensazioni nuove in pedana, perché negli ultimi tempi vinceva troppo facilmente con i coetanei e la cosa non lo soddisfaceva più». Il prossimo anno lo attende il liceo scientifico e, soprattutto, l'avventura nella categoria superiore. La sfida con il fratello Alessandro, ed i suoi successi internazionali, è già lanciata. Niccolò Meringolo, nel fioretto è più di una speranza

Luoghi citati: Brescia, Emilia, Rimini, Torino