Una salita oltre il limite della fatica di Gianni Romeo

Una salita oltre il limite della fatica Una salita oltre il limite della fatica Gianni Romeo SAN DONA DI PIAVE ECCO perché la gente vuol bene ai corridori. Perché rischiano la vita quando vogliono prendere le curve sul bagnato ai settanta l'ora contro ogni legge della fisica, come ieri Galvez e Cipollini. Q perché sfidano i muri impossibili, come oggi il Monte Zoncolan, minacciosa e inedita salita del Giro che alza la testa oltre i 1700 metri in Gamia, nel settentrione della provincia di Udine. La gente capisce e riempie le strade. La passione cresce. Qggi la montagna sarà un richiamo irresistibile per plotoni di tifosi. Che salita sarà? Per guadagnare la cima dello Zoncolan, dove c'è il traguardo, bisogna affrontare 10 km con pendenza media del 9 per 100 fino ai 3300 metri finali. Poi ci vorrà la piccozza. La cartina indica il 18 per 100, con punte del 22 e del 25 in un paio di tornanti dove qualcuno scenderà dalla bici. Diamo un'idea a chi pratica il ciclismo dicendo che Simoni provò il muro spingendo un rapporto 39x27. Non basterà un'ora per fare quei 13 km. E non ci saranno volate. I corridori arriveranno uno a uno come in processione, anzi dopo una processione e una professione di fede per questo sport da fachiri, che a volte il doping inquina ma non gli ha ancora tolto il senso del sacrificio e dell'esaltazione. A proposito di doping. La sensazione finora è-Ghe ci siano meno aiuti chimici del recente passalo, quindi maggior, logorio dopo la prima parte del Giro disputata dentro una fornace e dopo le aspre battaglie del Terminillo e di Faenza. In molti potrebbero essere già in riserva, perciò lo Zoncolan farà più male. Ha ragione Casagrande quando dice che «ogni giorno ha la sua storia» e non si possono azzardare sentenze. Esprime lo stesso concetto Pantani quando afferma che «si è già visto tutto e il contrario di tutto», ma cose più grosse si vedranno questo pomeriggio. «Io ci sarò», promette un po' misteriosamente il Pirata, sul quale punta Garzelli per far saltare con la sua corsa imprevedibile i piani di Simoni. Il quale però non potrà giocare in difesa con 2 soli secondi di vantaggio in classifica, se vuole guardare lontano. Poi c'è il giovane Scarponi che freme, c'è Perez Cuapio che finora ha remato in modo anonimo, ci sono tanti corridori che chiedono a questa salita misteriosa di essere un trampolino di lancio, non un patibolo. Il verdetto odierno sarà importante, ma Pantani ammonisce: «Di definitivo ci sarà soltanto il responso dell'ultimo giorno».

Luoghi citati: Faenza, Udine