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Coppa Uefa al Porto, decide Derlei IL CELTIC RECUPERA DUE VOLTE, RIMANE IN DIECI E SUBISCE IL KO Al SUPPLEMENTARI Coppa Uefa al Porto, decide Derlei SIVIGLIA La Coppa Uefa è del Porto. Occorrono 120 minuti per decidere la sfida tra due squadre nobili del calcio europeo, entrambe vincitrici di una Coppa dei Campioni, il Celtic nel 1967 (a spese dell'Inter), il Porto nel 1987. Si dice che questa competizione abbia perso di fascino da quando la Coppa dei Campioni ha allargato le fila, trasformandosi in Champions League. Ai tifosi delle due squadre non risulta: hanno invaso Siviglia e riempito lo stadio (e i bar) della capitale andalusa. Celtic-Porto è una sfida tra calcio anglosassone e latino. CU scozzesi spingono con lanci lunghi e cross perle punte, i lusitani rispondono con possesso di palla e funambolismi. Ne risulta una sfida non bellissima ma combattuta, con un susseguirsi di emozioni tra la fine del primo tempo e l'inizio della ripresa. Il Porto ottiene un meritato vantaggio al 46': tiro di Alenitchev, servito da uno splendido lancio di Deco, respinta di Douglas e Derlei spinge la palla in rete tre metri. La ripresa comincia con un fuoriprogramma: uno spettatore entra in campo, mostra il cartellino rosso all'arbitro e si spoglia. Dopo due minuti di gioco, Larsson sovrasta Ricardo Costa e di testa mette la palla in rete nell'angolo alla sinistra di Vitor Baia. I tifosi del Celtic impazziscono, però dura poco. E' ancora Deco a ispirare Alenitchev con un tocco di estemo destro, li tusso infila Douglas in uscita (12'). Sugli spalti si rovesciano le parti: i portoghesi esultanoper tre minuti, poi ci pensa Larsson a riportare in equilibrio la sfida con un colpo di testa da centro area che ha la violenza di un tiro e piega le mani di Vitor Baia. Nei tempi regolamentari non succede più nulla, nel primo supplementare l'unico evento degno di nota è l'espulsione di Balde. Il Porto approfitta della superiorità numerica nell'ultima frazione di gioco: Derlei segna al 5' il gol del definitivo 3 a 2. [r.s.l