Il braccio destro di Bin Laden «E ora scatenate l'inferno»

Il braccio destro di Bin Laden «E ora scatenate l'inferno» CRESCE L'ALLARME PER LE MINACCE DI AL QAEDA Il braccio destro di Bin Laden «E ora scatenate l'inferno» Il nastro trasmesso da Al Jazeera. Washington accusa i vertici della tv araba: «Irresponsabili» marocchini arrestati in Arabia Saudita volevano lanciare un aereo di linea contro Gedda Esplosioni nella notte nei pressi di un comando americano alla periferia Ovest di Baghdad dal coirlspondenle da NEW YORK Minacce contro «ebrei e crociati», annuncio di imminenti attentati per emulare l'I 1 settembre e forse anche il tentativo di lanciarsi con un aereo civile contro un grande edificio di Gedda: Al Qaeda resta all'offensiva nella guerra contro gli Stati Uniti e i loro alleati. «Trasformate in un inferno la terra sotto i piedi di crociati ed ebrei». E' la voce del numero due di Al Qaeda, l'egiziano Ayman alZawahiri, che chiede ad adepti e miliziani di «levarsi e colpire» in un appello alla Jihad contenuto in un nastro audio trasmesso ieri dalla tv araba del Qatar Al Jazeera. «I crociati e gli ebrei capiscono solo il linguaggio della distruzione, della morte e del massacro, delle Torri che bruciano: dovete prendere le armi contro i vostri nemici, gli americani e gli ebrei; siate forti, attaccate le rappresentanze degli Stati Uniti, de la Gran Bretagna, dell'Australia e della Norvegia, i loro interessi, le loro aziende e i loro impiegati, trasformate la terra che hanno sotto i piedi in un inferno e ricacciateli nei loro Paesi». «Il nastro è ora sotto esame da parte della Già - che lo ha già definito "di cattiva qualità" - ma il riferimento alla coalizione di Paesi che ha partecipato alla guerra in Iraq lascia intendere che potrebbe essere stato inciso alla vigilia delle ostilità, forse in coincidenza con gli analoghi appelli a combattere «per il popolo iracheno» arrivati all'epoca da una voce identificata dagli americani come appartenente a Osama bin Laden. A confermare questa pista potrebbe essere il riferimento alla Norvegia - che in realtà non inviò truppe di terra, ma prima dell'attacco dispiegò due cacciamine nel Golfo Persico ed un sottomarino nel Mediterraneo - ed anche l'assenza di ogni accenno alla Polonia, il cui invio di teste di cuoio divenne pubblico solo a guerra iniziata. Il governo Usa ha reagito chiudendo l'ambasciata ad Oslo e definendo «irresponsabile» la decisione di Al Jazeera di diffondere l'audio. Il Segretario di Stato, Colin Powell, ha chiamato il suo omologo in Qatar per protestare. L'elenco dei Paesi da colpire per il vice di Osama è quello degli «alleati arabi ipocriti» dell'America: «Arabia Saudita, Kuwait, Qatar, Bahrein, Egitto, Yemen, Giordania, di loro non resteranno che frammenti». Nel nastro i riferimenti all'Iraq sono frequenti. «Non consentire ai crociati che assassinano i vostri fratelli iracheni di vivere nei vostri Paesi, di gioire della vostra prosperità e di diffondere la corruzione», afferma la voce con quello che sembra un incitamento a compiere attentati dentro i Paesi arabi e musulmani, come poi effettivamente è avvenuto prima a Riad e poi a Rabat. Un terzo attentato avrebbe potuto avvenire lunedì se la polizia di frontiera saudita non avesse arrestato tre cittadini marocchini che si apprestavano a salire a bordo di un aereo per il Sudan in partenza dall'aeroporto intemazionale di Gedda. Secondo alcune fonti, i tre sono stati trovati in possesso di taglierini e biglietti di preghiera ed annuncio di «martirio» simili a quelli che vennero usati l'il settembre per dirottare i quattro aerei di linea americani. Il commando dunque forse aveva in mente di emulare l'impresa di Mohammed Atta e di gettarsi in picchiata con il velivolo civile contro un «simbolo nazionale saudita» identificato da alcune fonti locali come la sede della National Commercial Bank di Gedda. Ma più tardi il ministro degli Interni saudita, il principe Nayef, ha voluto ridimensionare la notizia, spiegando che i tre non voleva¬ no ripetere l'azione suicida dell'I 1 settembre. Uno dei tre arrestati apparteneva ai 19 della «cellula di Riad» scoperta il 6 maggio e della quale facevano parte anche i 9 kamikaze degli attacchi contro i complessi residenziali della capitale. Ne restano dunque almeno altri nove a piede libero. Gli Usa ritengono che dietro questa offensiva vi sia Saif al-Adel, comandante militare di Osama, egiziano e proveniente dalla Jihad islamica, proprio come Ayman alZawahiri. L'intelligence Usa è arrivata alla conclusione che al-Adel si trovi in Iran ed abbia comunicato con la «cellula di Riad». Da qui la decisione di Washington di affidare all'Orni un messaggio per Teheran, chiedendo di «cessare ogni sostegno al terrorismo» e espellere i leader di Al Qaeda. Nella notte una serie di esplosioni, vicino a un posto di comando statunitense, hanno svegliato nella notte la popolazione della cittadina irachena dì Fallujah, dove un carro armato americano è stato dato alle fiamme; la notizia è stata diramata da Al Jazeera, che ha ripreso la testimonianza di civili sul posto.. [m. mo.] Ayman al-Zawahiri, il chirurgo egiziano diventato leader di Al Qaeda, era già stato dato per morto due volte

Persone citate: Ayman Alzawahiri, Bin Laden, Colin Powell, Mohammed Atta, Nayef, Osama Bin Laden