Sei aspiranti alla carica di sindaco si contendono i voti di 850 elettori di Antonio Giaimo

Sei aspiranti alla carica di sindaco si contendono i voti di 850 elettori ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL 25 E 26 MAGGIO Sei aspiranti alla carica di sindaco si contendono i voti di 850 elettori Capita a Roure, centro della Val Chisone, dove si confrontano schieramenti eterogenei Obiettivo delle liste: valorizzare tradizioni e patrimonio culturale, attenzione ai disagi sociali Antonio Giaimo ROURE Sei sono i candidati a sindaco per le prossime elezioni nel Comune di Roure, 966 abitanti di cui 850 con diritto al voto. Solo due le liste locali: una che ripropone la candidatura del primo cittadino e l'altra quella aperta da Giovanni Arolfo. Il sindaco uscente, Bruno Lazzarinì, si ripresenta con la lista «Noi per Roure», contrassegnata da una montagna che sovrasta un ramo di quercia con quattro foglie, che vogliono rappresentare le quattro frazioni principali del Comune di Roure, con la scritta «noi per Roure». L'obiettivo del suo programma è quello di mantenere con continuità le ideologie, i principi e le iniziative che hanno caratterizzato i quattro anni della precedente amministrazione, anni nei quali sono state realizzate la quasi totalità delle opere previste. Le linee di principio per il futuro sono, spiega Lazzarini, «fr.vorire la permanenza della popolazione nel Comune e valorizzare le nostre tradizioni, il nostro patrimonio naturale e culturale». «Lou Roure» è la lista che vede candidato alla carica di sindaco Giovanni Arolfo. La Usta, contrassegnata da un ramo di rovere con foghe e ghiande su sfondo giallo e scritta «lou Roure», si presenta per la prima volta alle elezioni nel comune di Roure. «Intendiamo promuovere - spiega Arolfo una gestione amministrativa basata su principi reali di imparzialità nei confronti di tutte le frazioni che compongono il nostro comune, di visibilità e di trasparenza dei processi amministrativi nei confronti della popolazione». Sara Guarino è invece il candidato proposto da «Alleanza socialista PSI», lista contraddistinta da un cerchio su sfondo bianco sul quale spiccano un sole nascente giallo, un libro aperto bianco e una rosa rossa che si erge verso l'alto. Al centro del suo programma sta l'uomo, «dove per uomo - spiega la candidata - intendiamo anche e soprattutto il disabile, l'anziano e il bambino, per noi risorse e non pesi». La Val Chisone, e quindi Roure, deve giocare la carta del turismo per la terza età. E la centralità dell'uomo sta alla base anche del programma della lista denominata «Movimento Federativo Italiano - Mfi» che vede la candidatura di Catia Di Marco ed ha come simbolo un'aquila. L'uomo inteso come cittadino contribuente e quindi vero padrone del suo Comune. «Primo dovere di un'amministrazione - afferma Catia Di Marco è il perseguimento vero del benessere della propria collettività». La «Fiamma tricolore» propone la candidatura di Massimo Robella che, con poche righe vergate a mano nel suo programma si limita a dire: «Saremo presenti per la soluzione dei singoli problemi locali. Fatti non parole». La sua Usta ha come simbolo elettorale una goccia con cuspidi a tre colori, verde, bianco e rosso. Franco Cornino è il candidato della Usta «Roure a testa alta» che ha come emblema un cerchio contornato di blu con sfondo azzurro che racchiude in alto quattro montagne stilizzate e, neUa parte inferiore la scritta «Roure a testa alta» in blu. La sfida del suo programma è quella di essere in grado di garantire ai cittadini dei piccoU paesi di montagna come Roure condizioni di vita quaUtativamente uguaU a quelU dei centri urbani più grandi e più ricchi. Le formazioni locali sono quelle di «Noi per Roure» e di «Lou Roure» Arrivano dall'esterno Nuova alleanza-Psi, Movimento federativo, Fiamma Tricolore e «Roure a testa alta» Bruno Lazzarini Giovanni Arolfo Sara Guarino Catia Di Marco Massimo Robella Franco Cornino Un'immagine di Roure, dove domenica e lunedì si vota per il Comune