LA CASA DELLA NUOVA CIVILTÀ

LA CASA DELLA NUOVA CIVILTÀ NASCE ATORINO LA CASA DELLA NUOVA CIVILTÀ Mikhail Gorbaciov VERSO una nuova civiltà». Così abbiamo chiamato il Forum Mondiale della politica che si costituisce formalmente oggi a Torino. Insieme a decine di personalità della politica, della scienza, degli affari, provenienti da ogni parte del mondo, abbiamo deciso di costruire un «luogo», un territorio, per discutere sullo stato del pianeta e sui mezzi e le idee per fare fronte alle grandi sfide della società contemporanea. Sarà una struttura informale di dialogo e di aperto confronto di differenti esperienze nazionali, di culture, religioni, storie diverse. Vogliamo che sia realmente rappresentativa di tutte le sensibilità e di tutti gli interessi. Perché siamo convinti che un governo democratico della globalizzazione non sarà possibile senza la partecipazione di tutte le diversità. Esse sono la nostra ricchezza e devono essere salvaguardate. Noi pensiamo che un mondo unipolare non possa trovare soluzioni ai problemi della presente crisi. Ma è la stessa politica ad essere oggi inadeguata rispetto alla vastità dei problemi che ci troviamo di fronte. Al posto di un nuovo ordine mondiale, che si auspicava avrebbe occupato la scena dopo la fine della guerra fredda, troviamo ora un mondo in pieno disordine e in preda all'angoscia. Ma perché un altro Forum? Non c'è già Davos, non c'è già Porto Alegre? E non ci sono le sedi tradizionali, l'Onu, le agenzie, gli organismi regionali per la sicurezza, le conferenze mondiali su temi specifici? Tutto ciò esiste ma richiede correttivi profondi. Richiede prima di tutto che si abbattano gli ostacoli al confronto. Noi pensiamo che i problemi siano divenuti troppo grandi per poter essere affrontati con le mediazioni ormai obsolete cui siamo abituati. Essi ci INSIEME, PER COSTRUIRE IL FUTURO Al World Politicai Forum un patrimonio di esperienza e brucianti sconfitte Pierluigi Battista A PAGINA 4 sovrastano e richiedono nuovi approcci, nuove idee. Ma noi non siamo un governo e nemmeno un parlamento, non pretenderemo di essere una sede decisionale. Noi siamo una organizzazione della società civile che intende porre le esperienze, le conoscenze dei suoi componenti singoli, il loro prestigio intemazionale, al servizio della società e di chi è investito dei poteri di decisione, attraverso raccomandazioni, analisi, studi del centro permanente di ricerche sui temi dell'interdipendenza che sarà il Forum. Noi siamo convinti altresì che per conservare la pace e la sicurezza internazionale - primi e vitali compiti - occorre un'azione concertata della comunità internazionale sulla base delle leggi e dei criteri democratici. Ogni scorciatoia conduce alla violenza e alla guerra. Noi scegliamo il criterio della diplomazia preventiva. Noi scegliamo come fondamentale il rispetto della legalità intemazionale, partendo dalla constatazione realistica che la globalizzazione è una realtà, ma che essa può e deve essere governata, e in forme democratiche. Ci muove infine un altro aspetto cruciale: il fattore tempo. C'è sempre meno tempo per affrontare il complesso delle sfide globali che giacciono irrisolte di fronte a noi. Il rapporto tra uomo e natura è già lesionato. La distribuzione della ricchezze è sempre più diseguale. Troppe occasioni sono state perdute. Eppure, come il dibattito iniziale di questo Forum ha mostrato, esistono le potenzialità per fare tesoro delle esperienze del passato e per trovare insieme risposte. Negli incontri di ieri e di oggi sono state gettate le fondamenta di una nuova istituzione, che non sarà ovviamente soltanto italiana. Ma sono lieto - e grato, insieme ai co-fondatori - che il Piemonte, con le sue istituzioni, il suo business, la sua tradizione, abbia colto la grandezza del fine, la sua insostituibilità, la sua originalità, e ne abbia favorito la nascita.

Persone citate: Mikhail Gorbaciov, Pierluigi Battista

Luoghi citati: Piemonte, Porto Alegre, Torino