Sagat vince il round con la Fas di Nadia Bergamini
Sagat vince il round con la Fas IL CONSIGLIO DI STATO ANNULLA L'ULTIMA SENTENZA CONTRARIA A CASELLE Sagat vince il round con la Fas \lella lite con la società dei servizi a terra Nadia Bergamini CASELLE Ennesimo colpo di scena nella vicenda legale che oppone Sagat, la società digestione dell'aeroporto «Sandro Pertini», alla Fas, l'azienda che gestisce buona parte dei servizi commerciali dello scalo. Nei giomi scorsi il Consiglio di Stato, a cui Sagat si era appellata contro la sentenza del Tar, ha deciso per l'annullamento, ma con rinvio. Il tribunale amministrativo regionale, infatti, a fine gennaio si era espresso a favore della Fas, obbligando Sagat a non rescindere il contratto con un anticipo di 5 anni come di fatto avrebbe voluto. L'annullamento del Consiglio di Stato, ora, rimette tutto in discussione, ripiombando i 136 lavoratori in quello stato di incertezza che aveva caratterizza¬ to la fine del 2002 e l'inizio del 2003. «Questo, però, non significa - spiega Francesco Ortelli della Uiltucs - che il Consiglio di Stato abbia dato ragione a Sagat. La postilla con rinvio potrebbe semplicemente significare, magari che il Tar non ha motivato a sufficienza la sentenza o che c'è una carenza di istruttoria. Noi ovviamente, per gli oltre cento lavoratori Fas, speriamo proprio che le cose stiano così». I responsabili Sagat esultano per il nuovo ribaltamento di fronte, ma con cautela. «Abbiamo accolto questo pronunciamento, naturalmente con favore - dicono - ma per rilasciare qualsiasi commento preferiamo leggere le motivazioni della sentenza». Motivazioni che dovrebbero essere rese note nel giro di qualche settimana. Fino ad allora non è dato sapere per quali ragioni la massima Corte nazionale abbia preso questa decisione. Ovvia apprensione tra i lavoratori che nei mesi scorsi non solo avevano indetto lo stato di agitazione, ma anche alcuni scioperi, coinvolgendo nella loro vertenza i consigli comunali di Caselle e Torino e molte forze politiche. La vicenda, lunga e complessa, era iniziata il 31 luglio scorso, quando Sagat era andata alla rescissione del contratto con ben 5 anni di anticipo sulla scadenza, per i mancati interventi di miglioria e ampliamenti degli spazi commerciali previsti nell'accordo tra le due società e nonostante le proroghe concesse alla Fas. In più occasioni Fas, per bocca del suo direttore Gianluigi Cerlini, aveva respinto le accuse mosse da Sagat, evidenziando anzi come qualsiasi iniziativa intrapresa dalla sua società fosse sempre stata bocciata. Una bega tra aziende che ancor oggi, alla luce di quest' ultima sentenza, rischia di travolgere i lavoratori, senza che siano mai state ben chiarite le motivazioni. Nell'autunno scorso, Fas si appellò al tribunale del lavoro che sentenziò favorevolmente. Sagat dal canto suo presentò formale reclamo, giudicando incompetente in materia il giudice ordinario, in quanto Sagat è società a prevalente capitale pubblico. L'esito fu ribaltato e allora Fas non ebbe altra scelta se non quella di rivolgersi al Tar. A fine gennaio il nuovo pronunciamento, questa volta a favore della Fas. Una sentenza inaccettabile per Sagat che ha deciso di appellarsi al Consiglio di Stato. L'esito ha ancora una volta cambiato le carte in tavola. Non c'è pace per la gestione dei servizi all'interno dell'aeroporto di Caselle
Persone citate: Francesco Ortelli, Gianluigi Cerlini, Sandro Pertini
Luoghi citati: Caselle Sagat, Torino
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