Ora Oleggio aspetta la salma del tecnico ucciso in Marocco

Ora Oleggio aspetta la salma del tecnico ucciso in Marocco LAVORAVA PER LA «SITI» DI MARANO TICINO: DOLORE E RICORDI Ora Oleggio aspetta la salma del tecnico ucciso in Marocco OLEGGIO Ieri mattina, nelle Messe del mattino, i sacerdoti hanno chiesto ai fedeli di pregare per Luciano Tadiotto, 46 anni, il dipendente della ditta «Siti» di Marano Ticino morto venerdì nell'attentato a Casablanca. La salma potrebbe arrivare in Italia domani o mercoledì. Anche il commissario prefettizio Mariano Savastano segue la vicenda. Luciano lascia il papà Carlo, di settanl'anni. Lo consolano gli altri due figli Valter e Roberto. Luciano lascia anche la moglie coreana Lee Hye Soon, 36 anni, e il figlio Eliseo, otto, che vivono da un anno e mezzo nella Corea del Sud. La donna non Luciano Tsi era ambientata a Oleggio: «Il sogno di diotto Luciano - ricorda la vicina, Anna Maria Russo - era che il bimbo studiasse in Italia. Voleva ricongiungere la famiglia. Andava a trovarli in Corea. Non erano in lite». Alla Siti altri occhi rossi e ricordi. L'oleggese Graziano Dalla Chiusa, caposquadra Siti al quale Luciano faceva riferimento per le trasferte e suo grande amico: «Gli avevo chiesto io di rientrare dalla Germania per andare in Marocco. Doveva fermarsi alcuni giorni ma molto sarebbe dipeso dai lavori in un capannone. Luciano era abituato a viaggiare. Era bravo, affidabile. Stava all'estero dai sei agli otto mesi l'anno». Aveva sempre la valigia pronta e voglia di lavorare. Anche giovedì era partitorassicurandoifamigliari.[m. p. a.] Luciano Tadiotto

Persone citate: Anna Maria Russo, Dalla Chiusa, Luciano Tadiotto, Luciano Tsi, Mariano Savastano, Siti

Luoghi citati: Corea, Corea Del Sud, Germania, Italia, Marano Ticino, Marocco, Oleggio