Schumi esce in trionfo dalla prova del fuoco

Schumi esce in trionfo dalla prova del fuoco — I MOMENTI CHIAVE SUL CIRCUITO DB ZELTWEG NEL GP D'AUSTRIA SECONDO SUCCESSO CONSECUTIVO DELLA F2003 GA E TERZO POSTO DI BARRICHELLO. A RAIKKONEN, SECONDO, RESTANO DUE PUNTI DI VANTAGGIO Schumi esce in trionfo dalla prova del fuoco Fiammate e tanta paura al rifornimento, poi la Ferrari vola al traguardo Stefano Mancini inviato a ZELTWEG La nuova Ferrari è stata più forte degli avversari e del fuoco. Michael Schumacher l'ha portata alla seconda vittoria consecutiva (la terza per lui considerando la gara d'addio della F2002), dopo altrettante pole positions. Rubens Barrichello è arrivato di nuovo terzo, la McLaren cede il passo nella classifica dei costruttori, Raikkonen (ieri secondo) resiste in quella dei piloti, ma il suo vantaggio sullo scatenato tedesco è ormai ridotto a due punti. La F2003-GA ha dominato per l'intero fine settimana, eppure la vittoria di ieri a Zeltweg, Gran Premio d'Austria, sesta prova della stagione, è stata combattuta, sofferta, per alcuni, interminabili attimi drammatica. Dopo nove anni, in un box della Formula 1 si rivede il fuoco durante un rifornimento. E' il giro 23: Schumacher conduce con una decina di secondi di vantaggio quando rientra per il primo dei due pit stop programmati dagli strateghi di Maranello. I meccanici circondano la monoposto con l'abituale sincronia di movimenti: sollevano la vettura, sostituiscono le quattro ruote, puliscono i radiatori e immettono la benzina. Il bocchettone è lo stesso usato due giri prima per Barrichello. E' questa l'unica anomalia: ogni pilota ha un suo distributore dedicato, ma quello del brasiliano si era inceppato. Nel tubo è rimasta un po' di benzina, che fuoriesce e a contatto con la carrozzeria rovente (0 a causa di una carica elettrostatica) si incendia. Sono attimi di paura. Due meccanici vengono investiti dalla fiammata e si gettano all'indietro (le tute ignifughe evitano ustioni), altri due intervengono con gh estintori. Dall'erogatore, un macchinario che la ditta francese Intertechnique fornisce uguale a tutte le scuderie e che pompa dodici chili di benzina al secondo, non esce più carburante e l'incendio viene domato. Sono trascorsi venti secondi durante i quah Schumacher ha osservato tutto dagli specchietti retrovisori senza muovere un muscolo, gelido, in silenzio, le mani sul volante pronto a pigiare il bottone del cambio. «Ho pensato soltanto al mio amico Jos (Verstappen, ndr) e all'incendio del '94 a Hockenheim», racconta il tedesco. I due erano compagni di squadra alla Benetton. La vettura di Verstappen si incendiò ai box e il pilota quella volta dovette uscire in fretta dall'abitacolo per non bruciare vivo. Passata la paura (di Jean Todt, dei tecnici del Cavallino, del pubbhco, non certo la sua), Schumi toma in pista, dà una pulita con le mani alla mascherina del casco sporca di liquido antincendio e completa il capolavoro. Deve recuperare due posizioni, perché Montoya e Raikkonen l'hanno scavalcato approfittando dei suoi guai. Il motore Bmw del colombiano va arrosto, Raikkonen ha un momento di incertezza e la rossa lo infila, volando verso la vittoria, 67" sigillo personale per il pilota, il 162 per Maranello. Il campionato è finalmente riaperto. Schumacher voleva fortemente questa vittoria, dopo le polemiche di un anno fa sugli ordini di scuderia che imposero a Barrichello di rallentare a pochi metri dalla bandiera a scacchi. E basterebbe l'impresa di ieri, così travagliata, a nobilitare l'ultimo Gran Premio d'Austria (la corsa è stata cancellata dal prossimo calendario per dare spazio a Gp esotici, in Cina o nel Bahrein). E invece, dalla partenza all'arrivo, i colpi di scena sono stati continui. E' la Toyota di Da Matta, con il sistema elettronico di partenza impazzito, a bloccare per due volte la partenza della corsa. Il terzo start è quello buono: 17 vetture scattano dalla griglia di partenza, due dalla pit lane (Webber e Alonso), mentre Frentzen deve rinunciare perché la sua Sauber ha un problema e il sedile del muletto è regolato per Heidfeld, che è quindici centimetri più basso. Dopo un paio di giri è già in pista la safety car (c'è da rimuovere la Minarch di Verstappen), poi comincia a piovere e la coppia Montoya-Raikkonen riavvicina la lepre Schumi. Quando toma il sereno, la Ferrari ristabilisce le distanze, peccato che un problema al rifornimento faccia perdere dieci secondi a Barrichello. Il brasiliano li sconterà nel finale, durante un furioso inseguimento a Raikkonen: il finlandese resiste agli attacchi sventando un tentativo di sorpasso e conduce così in porto il suo secondo posto più prezioso: in testa alla classifica è ancora lui, malgrado abbia vinto una sola gara, in Malesia, contro le tre di Schumacher. L'operazione sorpasso è rinviata a Montecarlo. ORDINE D'ARRIVO \ 01) M. Schumacher (Ferrari) 1h24'04"888 j 0 2) Raikkonen (McLaren) a 3"362 ©3) Barrichello (Ferrari) a 3"951 ^ 4) Button (Bar) a 42"2t3 a 5) Coulthard (McLaren) a 59"740 a 6) R. Schumacher (Williams) a 1 giro o 7) Webber (Jaguar) a 1 giro o 8) Trulli (Renault al giro MONDIALE PILOTI & Raikkonen (Fin) p. 40 © M. Schumacher (Ger) 38 © Barrichello (Bra) 26 » Alonso (Spa) 25 : o Coulthard (Gbr) 23 ; o R. Schumacher (Ger) 20 COSTRUTTORI o 1) Ferrari pt. 64 O 2) McLaren-Mercedes 63 10 3) Renault 35 04) Williams-BMW | o 5) Jordan-Ford j » 6) BAR-Honda 35 11 11 Siamo al 23" giro: al pit stop di Schumi il rifornimento è difficoltoso, si alzano le fiamme sul lato destro della Ferrari Il sorpasso al grande rivale Raikkonen, un'impresa in più nella domenica entusiasmante del campione tedesco Schumacher taglia il traguardo: è la 28a volta che vince partendo dalla pole (Senna, con 29, detiene ancora il record assoluto)