Il turismo cambia rotta, l'ltalia approfitta delle grandi paure planetarie

Il turismo cambia rotta, l'ltalia approfitta delle grandi paure planetarie PRENOTAZIONI CROLLATE PER EGITTO, CINA E MAROCCO. L'EUROPA TORNA AL CENTRO DELL'ATTENZIONE: SALITE DEL 30 PER CENTO LE RICHIESTE Il turismo cambia rotta, l'ltalia approfitta delle grandi paure planetarie Sars e terrorismo ridisegnano la mappa dei viaggi. Boom di preferenze per i Caraibi, afflusso in salita per il Bel Paese Federico Monga Nel pensare l'ultimo rapporto del Censis, il sociologo Giuseppe De Rita aveva in mente uno slogan per fotografare umore, nuove abitudini e desideri degli italiani nel 2003, anno di conflitti, attacchi terroristici ed epidemie misteriose in agguato: «Bevagna non va in guerra». Il piccolo borgo umbro, terra di pace, relax, uliveti e campì di tabacco potrebbe essere, lo si legge nei dati di Assoturismo e delle agenzie di viaggio, anche il simbolo delle imminenti vacanze estive: meno avventure esotiche, meno lusso, più natura e riscoperta dei centri minori, non per bellezze artistiche e golosità gastronomiche s'intente. Anzi. Prodotti tipici, vino, agriturismi in campagna e vicino al mare, passeggiate ed escursioni in bicicletta saranno le vere novità dell'estate nel Belpaese. Gli italiani (fonte Touring Club) che tra giugno e settembre faranno almeno un periodo di vacanza saranno 32 milioni, come lo scorso anno. «Nonostante il rallentamento dell'economia - fa notare il direttore generale di Assotravel, Francesco Granese - alle vacanze non si rinuncia. Cambiano solo la durata, le scelte e le destinazioni». Varcheranno (dati Assotravel) meno (100à) le frontiere. L'85%, secondo le stime del Fiavet, l'associazione degli operatori turistici affiliata alla Confcommercio, rimarrà nello Stivale. D'altro canto, nell'ultimo anno, la lista di paesi che il ministero degli Affari esteri sconsiglia di visitare si è allungata. Off limits, causa bombe, ribellioni e guerre civili, molte aree dell'Africa, non ultimo il Kenya, e del Medio oriente. Nemmeno l'Egitto (prenotazioni crollate del 400Zo, dati Confindustria) con le sue rovine e la Rimini del Mar Rosso Sharm El Sheikh, dove ora attendono tempi più tranquilli molti notabili iracheni, è considerato un luogo sicuro. Anche per Turchia e Marocco (-100Zo) la Farnesina consiglia di «rimanere a stretto contatto con le rappresentanze diplomatiche italiane durante tutto il soggiorno e di tenersi lontano dalle manifestazioni pubbliche». C'è poi lo spauracchio dell'epidemia della polmonite atipica. Il conto della Sars l'Estremo Oriente non lo divide cori nessuno. «La Cina non è una meta estiva classica - fa notare Guido Venturini, direttore generale del Touring ma Bali e Thailandia, molto gettonate negli scorsi anni, sono state praticamente cancellate». E le prenotazioni raccolte da Assotravel sono scese del 600Zo. I numeri del World Tourism Organisation sono ancora più pesanti: crollo deir8507o dei biglietti aerei. I flussi turistici si stanno spostando verso altre mete soprattutto Caraibi (4-200Zo), e Messico addirittura -l-350Zo. Battelli e aerei affollati verso Grecia ^70Zo) e Spagna (4-180Zo). Delle paure sanitarie e di ordine pubblico ne ha già approfittato e ne approfitterà anche l'Italia. Ancora Venturini: «Nella tragicità degli eventi, per noi è un'occasione importante. Nel bimestre marzo-aprile i pernottamenti in Europa, Italia in testa, sono aumen¬ tati del 300Zo e questa tendenza è destinata a durare fino all'estate». Certo anche dall'estero e soprattutto dalla Germania, un paese sull'orlo della recessione che abitualmente produce 56 milioni di turisti all'anno, l'affluenza è attesa in flessione. Assotravel stima negli arrivi d'oltreconfine un ritocco al ribasso del 2% che però sarà «ricompensato - è l'opinione del presidente Andrea Giannetti - dagli italiani, quest'anno molto meno esterofili» e fedeli nei secoli dei secoli alla vacanza estiva. Si può risparmiare su tutto ma non su tintarella, visita al museo, puntatina in una capitale europea. Che gli italiani restino un popolo di vacanzieri anche in bassa stagione lo dimostrano i dati dell'Ufficio italiano cambi sulla bilancia turistica. A gennaio e febbraio di quest'anno, in piena bassa stagione, il saldo è negativo. Non certo per colpa dei turisti stranieri che hanno persino speso il 9,70Zo in più. La differenza l'hanno fatta proprio gli italiani sborsando nei primi due mesi dell'anno il 120Zo in più per i loro viaggi. Alla fine, ha calcolato l'ufficio studi di Assotravel, l'incasso dell'azienda turistica nazionale, in uscita e in entrata, sarà negativa per 67 milioni di euro. Giannetti inquadra il periodo così: «Non arrivo a dire che la stagione sarà ottima perché comunque i ricavi saranno più bassi. I volumi invece sono attesi in crescita soprattutto sulle coste e nelle isole italiane dove gli operatori hanno potuto anche aumentare un po' i prezzi segno di una domanda sostenuta». Pronta al riscatto è la Liguria, «soprattutto - dice il direttore generale del Touring - grazie all'accoppiata mare-entroterra all'interno della grande novità dell'estate che è la voglia di riscoprire l'Italia come museo diffuso, un pozzo prezioso e senza fondo di meraviglie artistiche, naturali e culinarie anche fuori dai centri più grandi e più noti». In difficoltà invece il turismo esigente quello a cinque stelle per intendersi. «Le città d'arte - chiosa Giannetti - a maggio sono andate male. E le prospettive per luglio e agosto non sono molto buone». Che i grandi alberghi sentano più di altri l'economia depressa e la paura di spostarsi lo dimostra forse il dato più indicativo per gli operatori del settore. Secondo un'indagine di Deloitte il ricavo medio per stanza negli hotel di elevata categoria è sceso in questa prima parte dell'anno del 130Zo. Anche le strutture meno lussuose hanno visto scendere gli incassi: -80Zo. Tra le grandi città si è salvata solo Torino: +2,6% la crescita dell'introito medio e -1-4,6^0 nel numero dei pernottamenti. «E' venuta meno - analizza Venturini - una fetta importante per le città d'arte e il lusso, ovvero i turisti americani. I crolli di Borsa e il timore ad abbandonare gli Usa si sono fatti sentire. Cresce invece il numero di giovani americani neolaureati che sono un buon investimento sia perché possono tornare da adulti e con maggiori opportunità economiche, sia perché sono le avanguardie per un ritorno dei loro genitori». Previsioni estive 2003 sulle prenotazioni degli Italiani per viaggi turistici in Europa e nei Paesi extraeMropei IN USCITA Destinazioni extraeuropee Var. pere. Estremo Oriente -600Zo' Marocco -10% Tunisia -10% Egltto -40% Usa -10% Destinazioni extraeuropee Var. pere. Santo Domingo *1J^Zo Cuba ' " +2W* Maldive +20% Canarie +20% Mauritius +30% Seychelles +25% Messico +35% Destinazioni europee Varlazione percentuale Grecia +7% Spagna +18% Europa- +10% Previsione satdo in uscita ESTATE 2003: -10% Mercato compiessivamente in perdita di 67 millioni di Euro Tedeschi -10% Americani -25% Giapponesi -30% Paesi Arabi ^/o Previsione saldo in entrata ESTATE 2003: -2^ I turisti italiani hanno incrementato le prenotazioni verso mete più sicure: si prenderà la tintarella soprattutto sulle spiagge di Caraibi e Messico

Persone citate: Andrea Giannetti, Federico Monga, Francesco Granese, Giannetti, Giuseppe De Rita, Guido Venturini, Venturini