«Presto un altro attacco come le Twin Towers» di Massimo Numa

«Presto un altro attacco come le Twin Towers» ABDEL QADER FADLALLAH MAMOUR: NEL MIRINO GLI USA E I PAESI CHE HANNO PARTECIPATO AL CONFLITTO IN IRAQ «Presto un altro attacco come le Twin Towers» L'Imam di Carmagnola, seguace di Osama: ma l'Italia non è a rischio intervista Massimo Numa CARMAGNOLA (Torino) CI sarà presto in America un altro attentato come quello delle Twin Towers». Alza il tiro l'Imam di Carmagnola, Abdel Oader Fadlallah Mamour, 45 anni, fedele seguace di Osama bin Laden che definisce «un uomo di Dio, un puro, un giusto». Lo sceicco del terrore non solo è vivo e vegeto ma il (e non la) Jihad contro l'Occidente è solo all'inizio. Senta, ma come fa a esseme così sicuro? «Ogni uomo di buon senso lo sa. Al Qaeda non è morta, continua a operare. Io leggo i codici...». Cioè? «I libri, ma anche i documenti segreti su Internet. li c'è tutto». Se lo dice lui. Ma gli italiani, per il momento, possono stare tranquilli. Lo shaykh piemontese, che di professione fa il consulente bancario per la FadlAllah ìslamic Investment Company AG Private Banking di Zurigo, precisa: «L'Italia doveva essere il primo Paese a subire gli attentati con gli esplosivi ad alto potenziale di Al Quaeda, ancora custoditi nelle basi. Ma grazie a Dio la posizione del Papa sul confhtto ha scongiurato questa possibilità». Insomma, «gli oltre duemila mujaheddin» che abitano nelle nostre città, reduci dai campi di addestramento afghani (parola dell'Imam), continueranno a starsene in sonno? «Credo di sì». Ma non teme conseguenze a esporsi in questo modo? «No. Il martirio, per noi, è un regalo. Sono sereno, e comunque esprimo solo delle opinioni». Mamour, dalla sua casa di Carmagnola - ima vecchia ex scuola elementare in affitto dal Comune, affidata alla seconda moglie, Aisha Barbara Farina, che non abbandona mai il burka - diffonde il verbo islamico attraverso giornali e tv. Ieri sera è stato intervistato dalla Rai, dice orgoglioso. E' solidale con Omar Bakri Muhammad, il capo rehgioso con base a Londra, legato da sempre a Osama bin Laden e fondatore dell'organizzazione estremistica islamica britannica «Al Muhajiroun». Giorni fa Bakri aveva indicato i Paesi europei nel mirino di Al Qaeda. «Gli attentati in Arabia Saudita e Marocco sono opera dei mujaheddin - commenta adesso Mamour - e la firma è dello sceicco Osama bin Laden. Azioni preannunciate nel suo discorso diffuso durante il pellegrinaggio alla Mecca». Bakri, sempre a proposito dell'Italia, fatti due conti, aveva già escluso l'utilità di attentati kamikaze: «Le famiglie italiane non fanno più figli, un nucleo familiare musulmano ne ha almeno tre. Nel volgere di pochi anni la comunità islamica sarà molto più forte. Si moltiplicherà. Questa è la nostra "bomba", l'arma segreta». Tornando a Mamour: «Ci saranno nuove azioni nei Paesi che hanno partecipato all'intervento militare in Iraq», aggiunge. «Negli Stati Uniti, che sono il cuore del problema invece accadrà qualcosa di molto grande». Lo stile, almeno questa è la speranza, ricorda l'ineffabile ministro delle comunicazioni iracheno, Mohammad Said alSahhaf, ribattezzato «Ah il comico» per quanto, le sparava grosse. In ogni caso, secondo Bakri e l'Imam di Carmagnola, sono in pericolo Gran Bretagna, Spagna e Australia, i Paesi che hanno svolto un ruolo di primo piano nella guerra in Iraq. I cittadini italiani, francesi e tedeschi possono dormire sonni tranquilli. «I mujaheddin sono persone saggie ed equilibrate nei loro giudizi, sanno valutare quanto è accaduto in questi mesi - spiega lo Shaykh - e non colpiranno questi Paesi». Mamour definisce «avvertimenti» gli attentati contro Arabia Saudita e Marocco: «Gli arabi che hanno tradito la causa sono i veri nemici di Al Qaeda e delle masse arabe». Le esternazioni dell'Imam di Carmagnola (ma la sua moschea è chiusa da tempo), abbracciano tutti gli aspetti della guerra santa. E' stato duramente sconfessato da tutti i capi religiosi di Torino, dai moderati ai più integralisti. In ordine, a partire dall'estate del 2000, ha lanciato appelli per il Jihad in Cecenia, Israele, Afghanistan e, in ultimo, l'Iraq. Alle mamme degli alpini inviati, impegnati a Kabul, aveva consighato «di pregare, e tanto, perla loro sorte...». Interrogato più volte da agenti della Cia che lo hanno fermato a Zurigo, tenuto d'occhio anche dalle autorità italiane, Abdel Qader Fadllah Mamour continua imperterrito a fare propaganda per Al Qaeda. Dalle pagine della sua rivista, «AlMujahidah», distribuita gratis neUe moschee, sostiene apertamente le ragioni e la politica di Osama bin Laden. Per lui George W. Bush è «commander of crusade, wanted». Comandante della crociata, ricercato. Vivo o morto. dk^ La Rete non è "^ morta, continua a operare. Voi dovevate essere i primi a subire attentati con esplosivi a alto potenziale ma la posizione del Papa sulla guerra ha scongiurato questa possibilità. Sono in pericolo Gran Bretagna Spagna e Australia. Gli ultimi massacri? Avvertimenti 99 L'Imam di Carmagnola Abdel Qader Fadlallah Mamour