BARTOK FOLK CON VICTORIA

BARTOK FOLK CON VICTORIA IL CONCERTO DELLA MULLOVA AL LINGOTTO BARTOK FOLK CON VICTORIA GiangiorgloSatragni E' davvero sempre bizzaira Viktoria Mullova: con in mano il prezioso violino Stradivari se n'è arrivata sul palco del Lingotto in pantaloni e top nero, con sopra brandelli di un vestito rosso fuoco. Non era stata azzannata dalle belve: solo fantasie d'abbigliamento alla moda anche per suonare un pezzo ormai divenuto un classico del Novecento, benché tutto irregolare e mutevole. Si tratta del «Concerto n. 2» di Bartok, che la violinista sta eseguendo a ritmo serrato in più città, Ferrara, Roma e in mezzo Torino, con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai guidata dal bravo Marc Albrecht. Alla mutevolezza capricciosa di questa comjosizione, sempre innervata di folclore magiaro e con 'intento di rispecchiare il carattere mutevole del suo primo inteiprete, l'impeccabile Mullova associa il proprio carattere volitivo. L'ulteriore rilievo che acquista così la parte del violino, già nettamente profilata, conduce a esiti di forte impatto nei movimenti estremi della composizione, ma la sensibilità dell'interprete sta proprio nel mediare questi picchi con le zone d'ombra e le melodie diafane, così tipiche di Bartok nei momenti più assorti, non soltanto il tempo lento centrale. Benché il solista domini, mai viene qui meno il dialogo con l'orchestra e all'interno dell'orchestra, sempre con la stessa mutevolezza di melodie e di ritmo: Albrecht, che possiede una solida tecnica direttoriale, ha saputo dipanare il tutto con encomiabile chiarezza. La seconda parte era riservata all'Ottocento della Sinfonia «Romantica» di Bruckner, il grande omaggio sinfonico al mondo della natura romantica con la sensibilità di un autore che filtrava tutto attraverso la fede. C'è un misticismo della natura qui, ' ma anche una componente luttuosa e tragica: è quella che più ha rilevato Albrecht, con energia notevole nelle parti maestose ma pure con buon respiro nelle melodie più cantabili. L'orchestra ha mostrato proprietà di stile e compatezza nell'insieme, ma nella «Romantica» tutto dipende dal primo corno, e lo strumentista di turno ha purtroppo inanellato imperdonabili errori nella prima serata. g.satragni@tin.it

Persone citate: Bartok, Bruckner, Ferrara, Marc Albrecht, Mullova, Viktoria Mullova

Luoghi citati: Roma, Torino