Un pò di mais nei vestiti e la barca va sugli anacardi

Un pò di mais nei vestiti e la barca va sugli anacardi AUMENTANO GLI UTILIZZI NON ALIMENTARI DELLE COLTURE AGRICOLE Un pò di mais nei vestiti e la barca va sugli anacardi Gianni Stornello Si vanno sempre più diffondendo usi diversi delle piante tradizionalmente coltivate a fini agricoli. Non dobbiamo quindi stupirci se nel nostro portafoglio troviamo qualche fibra di cotone, o se nei pantaloni che indossiamo c'è del mais o ancora, se roulotte o barche a vela sono fabbricate anche grazie agli anacardi. Un quotidiano tedesco - il «Frankfurter Allgemeine Zeitung» - riporta che tutte le banconote di euro conterrebbero della cellulosa ottenuta da cotone geneticamente modificato, utilizzato allo scopo di rinforzare la consistenza dèlia carta e renderla più resistente agli stropicciamenti. Il fatto ha destato scalpore, non perché gli euro hanno componenti di cotone, ma per il fatto che si tratta di cotone «ogm». Il mais nei pantaloni. E non solo in questo indumento. Quando «Cargill Dow» - un gruppo di imprese americane che comprendono sia il settore agribusiness, sia quello chimico - avrà realizzato un grandioso progetto (per ora sono stati investiti 750 milioni di dollari) per produrre su scala mondiale fibre, tessuti e imballaggi, allora utilizzerà una materia prima naturale e rinnovabile come il mais, anziché i 270 milioni di tonnellate di greggio usato ogni anno nel mondo per fabbricare plastiche derivate dal petrolio. Dopo una lunga fase di sperimentazione, dai laboratori di Minnesota è uscito il nuovo polimero, il «Pia». Ricavato dalla fermentazione dell'amido di granoturco, è una plastica biodegradabile, che si può usare come tessuto, resistente e soffice al tempo stesso, a seconda del trattamento subito. E veniamo all'anacardo, noto per quei frutti secchi simili alle mandorle o alle arachidi, che arrivano sulle nostre mense d'inverno. Da questa pianta si è riusciti ad estrarre il cardando, un liquido appartenente alla classe dei polifenoli, composti chimici preziosi per l'industria delle materie plastiche e delle vernici e che normalmente vengono ricavati dal petrolio. Il cardanolo rimane liquido fino a bassissime temperature e può reagire facilmente con altre sostanze, che gli conferiscono nuove proprietà chimiche. Quindi trova applicazione come additivo per lubrificanti e combustibili, ritardante di fiamma, antiossidante, diluente, anticorrosivo, idrorepellente. Ma so¬ prattutto come precursore di materiali polimerici. Di recente si sono intraviste nuove possibilità di applicazione. In un progetto, del Centro Intemazionale per la Scienza e l'Alta Tecnologia di Trieste si prevede di utilizzare il cardanolo come resina nella produzione di materiali compositi fibro-rinforzati. Si tratta di materiali simili alla vetroresina, cioè quella sostanza con cui si costruiscono gli scafi delle imbarcazioni, i camper, le roulotte o le carenature delle moto. Un campo di mais. Cresce l'impiego di materie prime agricole nei settori abbigliamento arredamento e componentistica

Persone citate: Gianni Stornello

Luoghi citati: Minnesota, Trieste