Zaleski oltre il 15% in Edison Il titolo rivede quota un euro

Zaleski oltre il 15% in Edison Il titolo rivede quota un euro IL MERCATO CREDE NELLA RICETTA DI QUADRINO. ORA IL FLOTTANTE E' SOPRA IL 1707o Zaleski oltre il 15% in Edison Il titolo rivede quota un euro MILANO Quota un euro, ossia il valore nominale e il prezzo dell'aumento di capitale Edison, è stata finalmente raggiunta nella seduta giovedì, anche se in chiusura il titolo ha ceduto un po'. Ieri, comunque, dopo l'ennesimo rally settimanale l'azione Edison ha terminato a 0,96 euro, un progresso del 3007o circa dai minimi di appena venti giorni fa. Il vento borsistico sulla società presieduta da Umberto Quadrino, insomma, è girato: certo per la forte corrente di acquisti guidata dal finanziere Romain Zaleski - ancora ieri è passato di mano al mercato dei blocchi uno 0,607o - ma anche e soprattutto, si spera in Foro Buonaparte, perché le promesse fatte nei mesi passate sul fronte delle cessioni e della riduzione del debito sono state mantenute, perché l'aumento di capitale da 2,1 miliardi è andato a buon fine, per i buoni segnali che arrivano dalla trimestrale, concedendo a Quadrino di prevedere il ritomo all'utile nel 2003, e infine perché Edison è ormai tornata ai fondamentali: un gruppo energetico che dopo qualche cessione marginale sarà tutto concentrato sul suo core business dell'elettricità e del gas. Quel che invece appare del tutto implausibile - nonostante le voci che in settimana si sono rincorse in Piazza Affari - è l'ipotesi di un'Opa tesa al delisting del titolo. Certo, portare aziende sottovalutate fuori dal listino è uno di questi tempi degli sport più in voga in Borsa, ma nel caso Edison appare difficile pensare ad azionisti che dopo aver sottoscrit- to le loro quote dell'aumento di capitale (o nel caso di Zaleski anche molto di più) pensino ad aprire ancora il portafoglio. E poi, proprio dopo l'aumento, l'assetto azionario di Edison è cambiato aumentando il flottante. Italenergia Bis resta naturalmente socio di maggioranza assoluta, ma passa da oltre il 680Zo al 6207o del capitale, Fiat è al 2,607o, la Edf al 2,307o, Banca Intesa all' 1,307o, Sanpaolo-Imi all'1,6% e Capitalia all'1,8%. Zaleski, invece cresce sensibilmente: attraverso Tasserà ha il 6,307o cui va però aggiunto con ogni probabilità un altro 8,807o derivante dalla conversione dei 362 mihoni di diritti moptati che ha acquistato a piene mani. In tutto Zaleski arriverebbe così oltre il 1507o lasciando sul mercato un flottante che - comprese le quote sotto il 207o delle tre banche sfiora il 1807o, ossia un livello ben superiore sia al 1007o richiesto dalla legge sia al 507o concesso da Borsa Italiana proprio ad Edison. Così mentre Zaleski si prepara a dichiarare in Consob entro la settimana la sua nuova posizione di socio forte e continuano i contatti con possibili partner che in un futuro prossimo potrebbero anche entrare nel capitale per suggellare una collaborazione industriale - è il caso della Aem di Milano - a Foro Buonaparte si preferisce per il momento concentrarsi sui fondamentali e sulla strategia di crescita che da qui al 2007 dovrebbe portare a un fatturato di 7,4 miliardi nel core business. Chiusa la vendita del gas egiziano per 1,66 miliardi di euro (e con una plusvalenza di 300 milioni per il gruppo) la lista delle dismissioni si è accorciata in modo consistente. Restano Antibioticos - che potrebbe già trovare un acquirente per fine mese - la rete di trasporto del gas che dovrebbe andare a Snam rete Gas per un prezzo vicino ai 130 milioni, e ancora Tecnimont, la Edisontel e la Ihw, attiva nel settore delle acque. Cinque asset ancora da vendere che nelle speranze di Edison, non confessate al mercato, potrebbero portare anche qualcosa di più di quei 400 milioni di euro necessari per arrivare a quota 2 miliardi, ossia quanto previsto come risultato delle dismissioni nell'anno in corso. E l'effetto dell'uscita dal gas naturale egiziano e dell'aumento di capitale si vede anche sull'indebitamento del gruppo, passato dai 6,5 miliardi di fine 2002 ai circa 4,5 miliardi attuali. Un debito che Edison conta di mantenere stabile da qui al 2007. [f. man.) Umberto Quadrino

Luoghi citati: Edison, Milano