È davvero una «Caiuso da vivere»

È davvero una «Caiuso da vivere» Il progetto per far scoprire la terra dell'Erbaluce, dall'arte alla storia e alla gastronomia È davvero una «Caiuso da vivere» Domenica visite guidate, mostre e ghiotta merenda «Caluso da Vivere» nasce quest'oggi, alle 17,30, nel cortile del Municipio di Caluso, a palazzo Valperga: prima l'illustrazione dell'ambizioso e intelligente progetto, poi un intrattenimento musicale e la degustazione del famoso Erbaluce e altri prodotti tipici della gastronomia locale. Un progetto che nasce sull'onda dello «slow live», cioè del ritomo all'apprezzamento delle piccole cose, delle tradizioni e della storia, della vita fatta insomma a misura d'uomo. Il modo migliore per valorizzare Caluso, centro di un piccolo mondo antico, d'una nicchia contro la frenesia moderna. «Questo progetto "Caluso da Vivere" - spiega l'assessore all'istruzione e cultura Fabrizio Giaccone - è nato per rivitalizzare il comune di Caluso e il suo territorio, protagonisti, sin dai tempi antichi, della storia del Canavese e ancora oggi strettamente connessi a uno dei suoi prodotti più tipici e riconoscibili: il vino Erbaluce. Ma non basta: ben pochi Comuni possono infatti offrire un numero così consistente di attrattive in uno spazio così ridotto: dal Castellazzo a Palazzo Valperga Masino, dal Parco Spurgazzi (foto in basso, ndr) al canale, da piazza Ubertini e via Bettoja al chiostro Francescano. E aggiungiamoci il paesaggio di colline e vigneti e soprattutto le specialità enogastromiche, con la produzione del Passito e dell'Erbaluce. Tutte attrattive multilivello, cioè rivolte a settori diversi, che stimolano e interessano persone diverse, dalla storia all'architettura, dalla botanica all'enogastronomia. Ma queste attrattive sono state in gran parte unicamente potenziali, finora: in altre parole sono state sfruttate poco e comunque non in modo sufficientemente razionale. Ecco la ragione di "Caluso da vivere": utilizzare tutti gli strumenti pos¬ sibili per preservare e mighorare questo patrimonio, promuoverlo e condividerlo al megho. Queste attività devono potersi trasformare in un beneficio economico e sociale per tutta la comunità. L'importante sarà far sistema con tutti gli attori coinvolti: istituzioni, aziende di settore, operatori del commercio affinché il progetto si trasformi in un beneficio economico-sociale per tutta la comunità che contribuisce a render unica la terra dove vive». Conferma Luca Contiero, ideatore di Caluso da Vivere: «E' un progetto integrato di marketing e comunicazione atto a far emergere, valorizzare e comunicare le grandi risorse di Caluso e del suo teiritorio avviandolo a un inizio di sviluppo turistico». I primi passi sono quello di domani, sabato 17, quando alle 18,30 nel chiostro dei Francescani minori (foto in alto, ndr), in piazza Mazzini, verrà presentato il centro di arti espressive «Musaiko», e poi domenica 18, con «Città d'Arte a Porte Aperte», che a Caluso è tradizionalmente legata alla «Festa dei fiori», rassegna florovivaistica all'interno del parco Spurgazzi; seguirà l'organizzazione della 70a festa dell'uva, vero banco di prova per Caluso da Vivere. Domenica il programma è intenso e nel pomeriggio, organizzata dalla Cooperativa Produttori Erbaluce di Caluso, è prevista una passeggiata dalla cantina alla cappella di S. Antonino, attraverso i sentieri tra i vigneti dell'Erbaluce, con una pausa per la merenda a base di prodotti tipici e naturalmente innaffia1;a dal vino locale. A disposizione dei visitatori una navetta di collegamento che partirà da piazza Mazzini. Parecchie anche le visite guidate, alla Chiesa di San Giovanni decollato (costruita nel 1713), alla Parrocchiale (prima pietra posta nel 1522 e completata nel 1879), a Santa Marta (del 1736), a Santa Trinità (del XV secolo) e al Chiostro dei frati Francescani minori (terminato nel 1646, notevole soprattutto per il suggestivo portico). Visite anche al Castellazzo, con ruderi della rocca, e alla chiesa di San Calocero, a Palazzo Valperga Masino (del XVII secolo) e a Palazzo Valperga di Barone (costruito nel 1753, con volte e pareti decorati dal Cignaroh). Tra le mostre da visitare, un atelier pittorico nel chiostro del convento, la rassegna del libro per ragazzi, l'esposizione di strumenti musicali della tradizione alpina nel palazzo Valperga Masino, e personali dei pittori Giuseppe Ferrari e Daniele Ossola. A cura di Musaiko infine, alle 10,30 intrattenimento musicale presso la chiesa di San Giovanni Decollato, alle 11 al parco Spurgazzi lezione aperta dello classi del corso di educazione al movimento, diretto da Daniela Bertone, ed esibizione di scherma a cura di Paola Casassa, e alle 16 in riazza Valperga concerto della Danda musicale di Caluso.

Persone citate: Castellazzo, Daniela Bertone, Daniele Ossola, Fabrizio Giaccone, Giuseppe Ferrari, Masino, Paola Casassa