Bomba alla sede della Cisl di Cagliari

Bomba alla sede della Cisl di Cagliari ENNESIMO ATTO INTIMIDATORIO DOPO LA FIRMA DEL «PATTO PER L'ITALIA» CON IL GOVERNO Bomba alla sede della Cisl di Cagliari Pezzetta: stare attenti anche alle parole Corrado Grandesso corrispondente da CAGLIARI Un tubo di ferro ricolmo di polvere esplosiva piazzata davanti all'ingresso degli uffici della Cisl; un botto che intorno all' 1,15 ha strappato al sonno gli abitanti di un quartiere di Cagliari; una città che, passata quasi indenne attraverso gli anni di piombo, ieri s'è risvegliata sentendo risuonare l'allarme terrorismo. E poco importa che - vista l'ora, le modalità, la ridotta potenza della bomba e i conseguenti lievi danni - si sia trattato solo di un gesto dimostrativo contro l'organizzazione guidata a livello nazionale da Savino Pezzotta, «colpevole» - per ima minoranza incapace di rispettare le elementari regole democratiche - d'aver firmato assieme al vertice della Uil il Patto per l'Italia. E' giunto dopo un crescendo di intimidazioni, che anche in Sardegna ha avuto nei mesi scorsi inquietanti precedenti: lo scorso 8 dicembre un ordigno era esploso davanti alla sede della Cisl, a Olbia, mentre alla fine del mese il segretario regionale della Cisl Mario Medde aveva ricevuto, per posta, una lettera di minacce, ((rafforzata» da un proiettile 7,62. E con lui erano stati destinatari delle pallottole pohtici e magistrati, mentre bombe erano state piazzate davanti a banche e uffici dell'associazione degli industriali. Episodi, dalle caratteristiche simili, in gran parte firmati dai Nuclei proletari per il comunismo, che avevano creato allarme. costringendo il ministro degli Interni Giuseppe Pisanu a un'immediata visita nell'isola per organizzare con i responsabili delle forze dell'ordine la risposta dello Stato. Controffensiva che per ora sul piano delle indagini sembra aver dato scarsi risultati. Anche per l'attentato di ieri notte gli elementi a disposizione degli investigatori sembrano scarsi, la Digos batte senza incertezze la pista dell'eversione, si è scoperto che l'esplosivo utilizzato a Cagliari è dello stesso tipo di quello usato in passato. Per ora non si ha notizia dì rivendicazioni. A Roma s'è tenuto un nuovo vertice sui rigurgiti del terrorismo in Sardegna e il ministro Pisanu si è detto preoccupato per la situazio¬ ne e ha manifestato la sua solidarietà al sindacato. Preoccupato, come i vertici sardi dell'organizzazione, è anche il segretario nazionale della Cisl Savino Pezzotta: ((Abbiamo fatto e continuiamo a fare solo la nostra opera di sindacalisti e questa è una provocazione. Se qualcuno pensa di intimidire la Cisl, si sbaglia di grosso. Noi continueremo sulla nostra strada», ha detto commentando da Piacenza l'attentato. «Quando - ha aggiunto - mi hanno fischiato il 25 aprile, qualcuno ha commentato che i fischi sono democratici e gli insulti una espressione del dissenso. Adesso spero che costoro abbiano il buon senso di non dire che anche le bombe sono espressioni del dissenso. Oggi - ha concluso - i commenti non bastano più. Quanto sta avvenendo è sconcertante». E un avallo alla sua richiesta di interventi da parte dello Stato e alla sua tesi gli è giunto, tra i tanti, dal partito marxista-leninista italiano: «1 fischi a Pezzotta a Milano, Assisi e Lucca sono più che giustificati e meritati, la bomba alla Cisl di Cagliari assolutamente no», si legge in una nota del Pmli. La presa di posizione per l'intimidazione Contro la Cisl è stata unanime: la condanna è arrivata dalle segreterie nazionali e regionali di Cgil e Uil, da politici nazionali e regionali, esponenti delle forze sociali e rappresentanti di organizzazioni imprenditoriali. C'è almeno un elemento del gesto di ieri notte che fa riflettere. In Sardegna i rapporti fra i tre sindacati non soffrono le contrapposizioni e i conflitti che lacerano il quadro nazionale. Cgil, Cisl e Uil lavorano insieme, e non sarebbe possibile altrimenti, vista la gravità dei problemi da affrontare, la crisi della chimica anzitutto. L'ha sottolineato Pezzotta («siamo molto preoccupati per la situazione economica dell'Isola. E' necessario un impegno corale per affrontarla e la Cisl continuerà su questa strada»), l'ha ribadito il segretario regionale della Cgil Pino Marras, secondo il quale l'attentato colpisce tutto il sindacato sardo. Gli uffici della segreteria regionale della Cisl a Cagliari danneggiati dall'esplosione

Persone citate: Corrado Grandesso, Giuseppe Pisanu, Mario Medde, Pezzetta, Pezzotta, Pino Marras, Pisanu, Savino Pezzotta