Pittura nostalgica

Pittura nostalgica GALLERIA SAN FILIPPO Pittura nostalgica «Andarera» di Montesano un invito a non dimenticare GIAN Marco Montesano - ha scritto il critico Valerio Dehò - dipinge le storie della Storia. E il destino delle storie è quello di durare e dissolversi perché possano diventare racconti e se ne possano creare altre. Una descrizione che ben si addice anche all'ultima mostra (inaugurazione il 13 maggio alle 18,30, Galleria di San Filippo) dedicata all'opera dell'artista e prossimo appuntamento della rassegna «Profili», a cura di Luca Beatrice e Guido Curto. Nato a Torino nel 1949, Montesano si è formato nel Seminario salesiano di Valdocco. Alla vocazione ecclesiastica è presto subentrata una predisposizione artistica e intellettuale che lo ha portato negli Anni 70 prima a Bologna e poi a Parigi, dove ha conosciuto Gilles Deleuze e Jean Baudrillard. L'iniziazione alla pittura di Montesano avviene invece molto tempo prima, ancora seminarista. L'esposizione è allora un percorso all'indietro come cita il titolo «Andarera»; un viaggio nei luoghi della memoria e dell'infanzia. I suoi quadri sono diari «minimi», storie di uomini e donne che hanno scritto la storia italiana dal secondo dopoguerra. Una pittura che ci invita a non dimenticare e fare del ricordo un esercizio che allontana l'oblio nel quale sempre più siamo circondati. In «Profili», Montesano espone venticinque tele di grande formato e cento disegni mediti dedicati al Novecento. [l.p.] Galleria San Filippo, via Maria Vittoria 5, orario tutti i giorni ore 16-20, lun. chiuso, tel.011/4324400. Fino al 6 luglio «Cinema Italia» matita nera su carta, in mostra a San Filippo

Persone citate: Gilles Deleuze, Guido Curto, Jean Baudrillard, Luca Beatrice, Montesano, Valerio Dehò

Luoghi citati: Bologna, Italia, Parigi, Torino