La rarità restaurata di Daniele Cavalla

La rarità restaurata MUSEO D E L.L A MONTAGNA La rarità restaurata «Terre Magellaniche» di De Agostini martedì 13 maggio al Don Bosco SETTANTA anni dopo, «Terre Magellaniche». L'opera di Alberto Maria De Agostini, padre missionario salesiano esploratore e alpinista, viene presentata la sera del 13 maggio al Teatro Don Bosco, via Sassari 28 b, nella copia restaurata con viraggi origipali, in sei parti. Appuntamento alle 21. E' previsto un accompagnamento musicale dal vivo a cura di Francesco Pennarola, il quale ha ricostruito la colonna sonora del film utilizzando pagine, fra gli altri, di Schumann, Albeniz, Piazzolla, Dvorak, Villa Lobos, Bela Bartok. L'esecuzione in sala è di Francesca Villa al violoncello e dello stesso Pennarola al pianofor+e. L'ingresso è libero. Il progetto è nato dalla collaborazione fra Museo Nazionale della Montagna «Duca de¬ gli Abruzzi», Cai Torino, Regione Piemonte e Salesiani di Don Bosco. Le Terre Magellaniche della Patagonia e della Terra del Fuoco, gli ultimi indio, la «nuova» civiltà che cominciava a caratterizzare le regioni meridionali di Argentina e Cile vennero filmate dal biellese Alberto Maria De Agostino in questo documentario proposto in anteprima il 26 maggio 1933 al Pohteama Chiarella di Torino. Il volantino di presentazione distribuito all'epoca recitava con la consueta enfasi: «Il film è eseguito con rara maestria e squisito senso artistico e accompagna l'esploratore nel labirinto di canali patagonici, penetra nei fiordi profondi e di straordianaria bellezza, fra grandi masse di ghiacci galleggianti, dalle forme più curiose... Tra- Un'immagine di «Terre Magellaniche» di Alberto Maria De Agostini DURANTE LA PROIEZIONE COLONNA SONORA DAL VIVO sportato in regioni di fantastica bellezza, posto di fronte a gigantesche montagne, da cui precipitano maestose cascate, lo spettatore prova l'illusione di trovarsi in un misterioso regno di sogni e d'incanto». La pellicola è oggi conservata dal Museo della Montagna nella sua Cineteca Storica. Daniele Cavalla

Luoghi citati: Argentina, Cile, Montagna, Piemonte, Torino