Di malattia si può ridere

Di malattia si può ridere VIDEOCLUB Di malattia si può ridere SE non si riesce a pensare a una commedia comica e seria che prenda in giro l'impeccabile servizio social-sanitario statale, che lo sfotta per la sua minuziosa sollecitudine e perfezione (cosa inimmaginabile in Italia), si può sempre vedere (oltre tutto si ride) il film norvegese di Petter NaessEHing. Elling è U nome di un componente d'una coppia ospite della clinica psichiatrica di Broynes: «Sono sempre stato un cocco di mamma. Sempre noi due insieme, per quarant'anni. Non andavamo in visita da nessuno. Nessuno veniva a trovarci». Alla morte della madre il trauma di Elling è violento. Finisce nella casa di cura «per persone che sono in uno stato di particolare confusione», nella stessa stanza con un grosso giovanotto mangione, sessuomane, vergine. Dopo qualche tempo lo Stato si sostituisce alla madre, assegna ai due un bell'appartamento, un po' di soldi e un assistente sociale perché «tentino un ritomo alla realtà», dimostrino di poter vivere da soli in modo normale. Ma per i due, e soprattutto per Elling che è 0 più bisbetico, nulla è normale. Li sbalordisce il telefono: «Non è naturale parlare in un affare di plastica con qualcuno che neppure vedi». Li sconcerta uscire di casa: «Che senso ha avere un appartamento se poi bisogna uscirne in continuazione?». Li urtano lo zelo dell'assistente sociale, la necessità di orinare accanto a uno sconosciuto nel gabinetto d'un ristorante, l'alto costo delle telefonate erotiche. Li colma di entusiasmo un gruppo statuario con numerose raffigurazioni di donne nude. Spesso litigano. Il giovanotto esorta: «Dai, si vive una volta sola», «Me lo auguro» è la fredda replica di Elling. Poi una sera di Natale trovano riversa sulle scale del palazzo dove abitano una giovane donna ubriaca e incinta. Il giovanotto ne è affascinato, Elling geloso prende a scrivere versi sull'evento: la loro nuova vita è già cominciata. Tratto da un testo teatrale ricavato da un romanzo di Ingvar Ambjornsen, il film aspira come sempre a mescolare comiche stravaganze della malattia e umana simpatia dei personaggi: affettuosità, assoluta mancanza di volgarità, eccellente recitazione, divertimento rendono l'aspirazione del tutto raggiunta. «Elling», del regista norvegese Petter Naess, una commedia comica e seria che prende in giro l'impeccabile servizio social-sanitario statale Petter Naess Elling Columbia TristarHome Entertainment. A noleggio COMMEDIA Lietta Tornabuoni Una scena dal film «Elling» del regista norvegese Petter Naess

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