Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi «I torinesi si distinguono nella raccolta differenziata della spazzatura, ma possono fare di più» - «Abbandonati gli ex giardini Toro?» «L'età gioca brutti scherzi» - «Gita scolastica con prezzi alle stelle» Un lettore ci scrive: «In un articolo relativo alla "Guerra alla spazzatura" si fa riferimento alle città "che riciclano di più", senza citare i dati di Torino. Penso valga la pena di ricordarli. In Italia nel 2001 sono stati raccolti in modo differenziato il 16,9 "/o dei rifiuti. Al Nord la raccolta differenziata ha interessato il 270Zo dei rifiuti, al Centro il 1407o, al Sud il 4,70Zo. A Torino la percentuale dei rifiuti raccolti in modo differenziato è stata del 29,80Zo. Ciò significa che ogni torinese ha prodotto 580 kg di rifiuti l'anno. Di questi circa 160 kg sono stati raccolti in modo differenziato. Se si paragona questo dato con gli obiettivi fissati dal decreto Ronchi, che fissava una percentuale del 250Zo, si può dire che Torino abbia superato questo obiettivo e si ponga tra i Comuni itahani più virtuosi. D'altra parte già nel 1999, a fronte di un obiettivo del decreto Ronchi pari al 150Zo, la percentuale di raccolta differenziata a Torino superava il 200Zo. «Ma non è sufficiente differenziare la raccolta rifiuti, bisogna riciclare, possibilmente in loco, i materiali raccolti in modo differenziato. In questo ambito la discarica delle Basse di Stura, una delle più grandi d'Eu- ropa, ha sviluppato tecnologie rivolte alla valorizzazione del rifiuto dotato di potere calorico. Nel 2001 l'energia prodotta da biogas captato ed estratto dai rifiuti dell impianto di recupero energetico è stata di 38 milioni dikWh, rappresentanti il consumo annuo di circa 1600 utenze domestiche. Credo si possa lavorare ancora molto per raggiungere e superare la soglia del 500Zo di raccolta differenziata, soglia considerata di profittabilità». Renzo Fabris Un lettore ci scrive: «Vorrei segnalare lo stato di degrado degh ex giardini Toro situati tra le vie Alimonda e Padre Denza. Sono stati spesi centinaia di milioni circa due anni indietro per realizzare un campo da bocce, un giardino ed i nuovi giochi per i bambini. Ma non si fa nulla per conservare queste belle cose». Stefano Fontana Un lettore ci scrive: «Quando l'età avanza e gli ...anta si avvicinano agli otto, può accadere che, recandosi al mercato della Crocetta, ' dopo aver pagato un acquisto, si cerchi di riporre il borsellino in una tasca del vestito. Invece accade che si ripone il borsellino... all'esterno della tasca, e così senza accorgersene esso scivola a terra, lì borseUino contiene pochi contanti, e pazienza; ma vi si trova anche la patente, portata appresso come documento di riconoscimento. In seguito qualcuno lo trova e lo raccoglie, e si premura con grande umanità di cercarne il proprietario, probabilmente recandosi all'indirizzo segnato, e poi cercarlo sull'elenco telefoni¬ co. Col telefono cerca di comunicare personalmente il ritrovamento, ma è inserita la segreteria telefonica: allora lascia il nome e il suo numero di telefono e la buona notizia. «Soltanto che (sarà colpa degli...anta? O delle moderne comodità?) quando arrivati a casa si sente la segreteria dare il lieto annuncio, si cerca di riascoltarlo, ed invece si pigia il tasto sbagliato, tutto viene cancellato. «Adesso, oltre a non poter contattare e ringraziare la gentilissima persona che con il suo impegno evitava ansietà e fastidi, bisogna fare tutte le pratiche per avere un duplicato della patente...». Giovanni Paolo Filippi Una lettrice ci scrive: «Scuola media inferiore, II media: i ragazzi portano a casa una scheda di adesione per una gita scolastica di un giorno (con pranzo al sacco), per una visita guidata al centro storico di Saluzzo. In base al numero di partecipanti (60) organizzano il tutto prenotando i relativi autobus e comunicando il costo alle famiglie: 24 euro. In seguito a questa comunicazione arrivano al preside 9 defezioni. «Risultato: la quota dei 9 ragazzi rinunciatari viene suddivisa tra i restanti: altri 4 euro a testa! Chiedo spiegazioni alla segreteria della scuola circa un fondo destinato ai meno abbienti per consentire la partecipazione alle gite quando la famiglia non può sostenerne il costo, e mi sento rispondere che è vero che esiste questo fondo ma se le famiglie non ne fanno richiesta e non motivano le defezioni, loro non possono fare nulla, in ogni caso il costo della gita è quello fissato e si deve per forza ripartire tra i partecipanti. «E informare in via preventiva le famiglie magari fissando dei criteri per gh aventi diritto? Alla fine, per una gita a Saluzzo di circa 10 ore, mangiando panini, mio figlio spende 28 euro (54.215 vecchie lire)». Segue la firma specchiotempi@lastampa.it

Persone citate: Denza, Giovanni Paolo Filippi, Penso, Renzo Fabris, Ronchi, Stefano Fontana

Luoghi citati: Italia, Saluzzo, Torino