La Real Juventus fa un'altra magia Gol, show, trionfo

La Real Juventus fa un'altra magia Gol, show, trionfo FINALE TUTTA ITALIANA: A MANCHESTER IL 28 MAGGIO I BIANCONERI CONTENDERANNO LA CHAMPIONS LEAGUE AL MILAN La Real Juventus fa un'altra magia Gol, show, trionfo Con una partita spettacolare Trezeguet, Del Piero e Nedved travolgono i madridisti. Buffon decisivo: ha parato un rigore a Figo nel momento più delicato. Inutile la rete finale di Zidane Marco Ansaldo TORINO Sarà l'effetto di aver visto perdere il Real Madrid, la squadra che fino a ieri sera praticava il miglior calcio del mondo, ma ci sembra che la Juve non sia mai stata giocosamente grande come nella vittoria per 3-1 che la porta alla settima finale della Coppa dei Campioni. Del Piero aveva dichiarato che serviva una partita perfetta per ribaltare 02-1 dell'andata e noi avevamo sorriso, un po' scettici, pensando alle pene fisiche dell'ultima Juve, soprattutto a quelle dei suoi uomini chiave un po' appannati. Invece la magia dell'ultima grande partita al Delle Alpi ha avvolto i bianconeri portandoli a una esibizione straordinaria, cui è mancata soltanto una cosa per renderla perfetta: il non aver evitato l'ammonizione di Nedved per un fallo banale su McManaman (si poteva sorvolare), 0 che esclude il ceco dalla partita contro il Milan a Manchester. Ci teneva più di ogni altra cosa e pochi più eh lui l'avrebbero meritato. Averlo visto piangere a fine partita è stato l'unico momento di tristezza nella festa. Che partita. Che pathos. I gol belli e d'autore (Trezeguet, Del Piero, Nedved); il rigore parato da Buffon a Figo sul 2-0; gli ultimi sette minuti, cinque dei quali di recupero, trascorsi con la paura che il Real raddoppiasse il gol di Zidane, il suo unico spunto da Zizou. Sarebbe stata una beffa inaccettabile per un match che la Juve ha condotto nella maniera spavalda, sicura che piace alla stampa spagnola e chissà se romperanno ancora le scatole con il catenaccio. Al momento giusto sono riemersi i campioni e i gregari si sono innalzati a livelli mai visti. Zambrotta era da Pallone d'Oro, ma i Birindelli, i Tacchinardi, i Davids, i Monterò viaggiavano oltre il loro cento per cento. La forza. L'equilibrio. Cosa abbia cambiato il gol di Trezeguet, dopo appena dodici minuti, è ovvio; la Juve, da cacciatrice, s'è fatta lepre che è la sua situazione preferita. L'onere del gol è passato ai madrileni. L'affanno della rimonta è diventato tutto loro, ammesso che quella gente messa insieme da Del Bosque possa patire affanni. Trezeguet ha colpito di sinistro concludendo l'azione di Nedved, suo il cross dalla destra, e di Del Piero, sua la sponda di testa che ha messo la palla vicino al piede del francese. Casillas è rimasto immobile sulla girata bassa a filo del palo alla sua destra. Si dice che è un buon segno quando vanno in rete gli uomini preposti a farli, perchè significa che la manovra è riuscita. L'azione juventina è stata da manuale. Il Real, che fino a quel momento aveva dato i brividi su una punizione di Roberto Carlos, un tiro rettilineo come soltanto lui sa fare, insisteva nel palleggio portandosi avanti con le triangolazioni strette. Del Bosque non aveva snaturato la squadra inserendo un terzo difensore ma neppure aveva osato mettere Ronaldo al fianco di Raul: due giocatori zoppi non ne fanno uno sano. C'era invece un centrocampista in più (l'argentino Cambiasso) e sulla linea di Zidane e Figo si allineava Guti. Proprio a lui toccava l'unica palla per il pareggio che il Real ha avuto in oltre un'ora, una palla sporca, di rimpallo, a dieci metri da Buffon: lo spagnolo si fermava, temendo il fuorigioco che non c'era, e tardando il tiro favoriva l'intervento di Buffon. Quella zolla porta fortuna alla Juve; Fattori, nel derby, l'aveva graziata allo stesso modo. Sembrava di essere tornati al primo tempo di Madrid, con il Real a fare gioco e la Juve ad aspettare, però con più convinzione nei propri mezzi. Birindelli da ieri sarà ricordato perchè ha cancellato Figo, come dopo quarant' anni ci si ricorda di Trapattoni per come annullò Pele in amichevole. Era impressionante Zambrotta, che adesso il Real vorrà comprare. Tacchinardi e Davids facevano capire ai madridisti cosa sarebbe cambiato con loro in campo al Bemabeu. La Juve intomo al 35' riprendeva quota, spirito, intraprendenza. Era un gran calcio di quantità e qualità, di corsa e di testa. Lo spettacolo più intenso e psichedelico dell' era Lippi. Trezeguet impegnava due volte Casillas, la manovra era spumeggiante e i piedi ispirati. Del Piero, al 43', estraeva dal cassetto il colpo che non usava da anni. Stoppava un pallone alto sulla sinistra, ima finta e un passo, un'altra finta e un altro passo e appena trovato lo spiraglio ftifilava Casillas nello stesso angolo già centrato da Trezeguet. Altre paure scomparivano, mentre il Real non trovava le magie dei suoi uomini simbolo. Evanescente Raul, impacciato Zidane, bloccato bene Figo. Nella ripresa Del Bosque aggiungeva Ronaldo al carico da undici. Subito, al 22', la mossa lo premiava. Il brasiliano sgusciava in area a raccogliere il tocco di Guti e Monterò lo abbatteva. Rigore. Ma Buffon non si ipnotizzava sulla rincorsa rallentata di Figo e gli bloccava ia palla, sulla destra. Era la conferma della notte magica, che Nedved impreziosiva al 28': partiva in contropiede nel cuore della difesa, Zambrotta lo lanciava al millimetro e il ceco colpiva di controbalzo con potenza. Ormai era Juve. Casillas si riscattava acchiappando due belle conclusioni di Del Piero, impressionante anche per 0 sacrificio. E solo il gol di Zidane, un bel diagonale da sinistra sull'unica distrazione della difesa rendeva il finale emozionante. LVDRTeltl Birindelli, Del Piero, Davids e Trezeguet, la gioia dopo la grande vittoria sul Real Madrid IMÉMk (4-3-1-2) Buffon 9; Thuram 7,5, Tudor 7, Monterò 7, Birindelli 7,5 (15'st Pessotto7); Zambrotta8,5,Tacchinardi 8, Davids 8 (44' st Conte sv); Nedved 8,5; Trezeguet7(31'stCamoranesi 7), Del Piero 8,5. Ali.: Lippi 8. (4-3-2-1) Casillas 6; Salgado 6, Helguera 5,5, Hierro 5, Roberto Carlos 5; Flavio Conceigao 5,5 (7' st Ronaldo 6), Guti 6, Cambiasso5(31'st McManaman sv); Figo 5,5, Zidane 6, Raul 4,5. Ali.: Del Bosque 5 Arbitro: Meier (Svizzera) 7 Reti: pt.: 12'Trezeguet, 43' Del Piero; st.: 28' Nedved, 44' Zidane. Ammoniti: Flavio Conceigao, Monterò, Salgado, Tacchinardi, Nedved, Hierro, Figo. Spettatori: 60.253 per un incasso di 3.369.980 euro. Gli applausi alla Juventus di Umberto e Allegra Agnelli

Luoghi citati: Madrid, Manchester, Svizzera, Torino