La bionda ammaina il tricolore

La bionda ammaina il tricolore UNA STORIA INIZIATA QUANDO L'ITALIA NON ERA ANCORA UNITA La bionda ammaina il tricolore Passa a un colosso sudafricano la birra Peroni Fortunati spot con top model e Valentino Rossi Vanni Cornerò Anche la più famosa bionda d'Italia fa le valigie: destinazione Sudafrica. Ieri gU azionisti di Birra Peroni hanno concluso con SABMiller, colosso del settore che ha sede a Johannesburg e conta oltre 118 stabilimenti di produzione sparsi in tutto il mondo, un accoixlo per cedere una partecipazione di maggioranza compresa tra il 510Zo e il 600Zo del capitale. La quota precisa sarà fissata al momento della chiusura dell'operazione, prevista entro tre settimane, e, nell'ipotesi di una partecipazione al GOVo, SABMiller pagherà pronta cassa 246 milioni di euro. Inoltre il gruppo sudafricano ha concordato con la Peroni una serie di opzioni che, se saranno esercitate integralmente, porteranno in un arco di tempo compreso tra 3 e 5 anni la sua partcipazione nella società italiana ad una quota compresa tra l'SO e il 1000Zo. ((Abbiamo deciso questo passo commenta Marco Martinelli, presidente di Binra Peroni - considerando il forte processo di concentrazione in atto a livello mondiale nel settore e la nostra scelta strategica è stata condivisa all'unanimità dagli oltre 200 azionisti dell'azienda», fl fatto è che i grandi gruppi intemazionali sono a caccia di buoni marchi da trasferire nei propri portafogli e per competere con questi imperi della birra sono necessari investimenti che non tutti ritengono opportuni o possibili. «SABMiller rappresenta il miglior partner per il futuro della Peroni visto che in Italia non ha né impianti di produzione, né una rete commerciale particolarmente sviluppata - spiega Martinelli -. Per noi questo rappresenta la migliore garanzia di condizioni ideali per una buona integrazione. C'è da ricordare che i nostri oltre 150 anni di attività aziendale non rappresentano solo la storia di questo prodotto nel nostro Paese, ma anche un presente industriale di 850 dipendenti e quattro impianti produttivi, tutti tecnologicamente all'avanguardia».Già, perchè quello della Peroni, oltre ad essere un marchio di successo, è anche il primo nome che ha fatto conoscere la birra italiana, tanto da portarla con lusinghieri risultati su mercati come quello britannico, statunitense o australiano. Tutto cominciò a Vigevano, nel 1846, quando Francesco Peroni, decise di scommettere sulla birra. Un vero azzardo, dato che, all'epoca il consumo medio annuo dell'Italia pre-unitaria non toccava il litro a testa, contro i 219 della Baviera. Da allora per cinque generazioni il nome Peroni ha attraversato le vicende del nostro Paese, dal Risolvimento alla Repubblica, dal boom economico ad oggi. E proprio in pieno Risolvimento, nel 1972, meno di due anni dopo la breccia di Porta Pia, l'azienda viene trasferita da Vigevano a Roma, dove ben presto si conquista l'ambito titolo di ((fornitore della Real Casa», che inalbera sulle etichette assieme allo stemma sabaudo. E'il principio di un grande successo, ma anche di una lunga tradizione di campagne pubblicitarie che hanno fatto epoca. Nel Novecento si passa dai manifesti alla radio e, quando arrivano gli Anni '60, con il boom economico e quelli. della tv, la birra Peroni tocca il massimo della popolarità grazie ai suoi slogan, che diventano proverbiali (come il celeberrimo «Chiamami Peroni, sarò la tua birra»), e, soprattutto, per le modelle scelte per gli spot pubblicitari, tutte bionde mozzafiato che facevano sognare gli italiani. La prima della serie, in un «Carosello» del 1965, fii Solvi Stubing: vestita da marinaio, rendeva gli onori alla Peroni «Nastro azzurro», sponsor di regatee competizioni veliche, creata nel '63 per celebrare il trentennale della conquista del mitico «Blue ribbon», vinto dal transatlantico Rex. A raccogliere il testimone dalla Stubing saranno più tardi Philippa Lagerbach, Adriana Sklenarikova, Jennifer Driver e Camilla Vest. Poi si cambia, accentuando la vocazione sportiva di «Nastro Azzurro» e l'ultimo testimonial scelto è Valentino Rossi. Ora la Birra Peroni entra nella lista di quei tanti nomi di griffe italiane, da Gucci a Lamborghini, da Perugina, a Martini e Rossi, da Mira Lanza a Ricordi, solo per citame alcuni, passati sotto altre bandiere. Arthur McKay, amministratore delegato della SABMiller, colosso del settore con sede a Johannesburg

Luoghi citati: Baviera, Italia, Roma, Sudafrica, Vigevano