Argentina, Menem rinuncia

Argentina, Menem rinuncia POLEMItA USCITA DELL'EX CAPO DELLO STATO, IN DIFFICOLTA' PER IL BALLOTTAGGIO DI DOMENICA Argentina, Menem rinuncia Nestor Kirchner sarà il nuovo presidente Francesca Ambrogetti BUENOS AIRES Colpo di scena in Argentina: l'ex presidente Carlos Menem avrebbe deciso di non partecipare al ballottaggio previsto per domenica prossima. La notizia è stata diffusa ieri sera al termine di una giornata di grande tensione. L'annuncio ufficiale, però, è stato rimandato di qualche ora e probabilmente verrà fatto oggi a La Rioja, la regione del Nord argentino che è il territorio di Menem. Non avverrà quindi il primo storico scontro elettorale tra due settori del peronismo. Il prossimo presidente sarà Nestor Kirchner, pupillo dell'attuale presidente Eduardo Duhalde, il grande nemico dell'ex presidente. Da alcuni giorni, mentre l'intenzione di voto a favore di Menem precipitava nei sondaggi, circolavano con insistenza voci della possibili dimissioni del rivale di Kirchner, ma l'ex presidente le aveva ripetutamente smentite. «Non ci penso nemmeno», aveva risposto domenica sera a un giornalista che gli chiede¬ va notizie sull'ipotesi di un suo allontanamento. Due sarebbero le ragioni dell'improvviso cambiamento: il risultato di un'indagine di opinione ordinata dall'entourage di Menem, secondo il quale l'ex presidente non sarebbe riuscito a racimolare più del 15 per cento di voti; e l'annuncio della decisione di votare Kirchner da parte del governatore della provincia di Cordoba, una delle più importanti regioni argentine. E' stata quest'ultima notizia, secondo persone vicine all'ex presidente, la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha indotto Menem alla clamorosa decisione. Per lasciare la strada aperta a Kirchner dovrà dimettersi anche il candidato a vicepresidente Juan Carlos Romero, perché la costituzione argentina prevede che altrimenti sia lui il protagonista del ballotaggio. Sembra comunque da escludere che il compagno di formula di Carlos Menem prenda una decisione diversa. Il prii io a far trapelare il colpo di .^ena è stato il governatore della provincia di La Rioja, Angel Maza, uno dei più ortodossi esponenti del peronismo, il quale ha attribuito la decisione alla «grandezza» dell'ex presidente. Altre fonti hanno fatto sapere che è già stato registrato uno spot pubblicitario nel quale Menem annuncia di aver deciso di allontanarsi per non contri¬ buire a spaccare in due la società argentina. Il presidente Duhalde ha reagito alla notizia della decisione del suo rivale all'interno del peronismo affermando che si tratta di un atteggiamento che dimostra «l'irresponsabilità storica» di Menem. Con molta prudenza, invece, Nestor Kirchner non ha parlato finora e ha detto che lo farà solo quando la notizia sarà ufficiale. Il suo candidato a vice, il campione di motonautica Daniel Scioli, non ha attribuito nessuna importanza alla notizia. «Per noi non cambia assolutamente nulla, non faremo altro che metterci a lavorare prima per cominciare a governare». Negli ambienti politici la decisione ha provocato una tempesta e molti temono che non sarà facile per Kirchner, in una situazione di grave crisi come quella che vive l'Argentina, governare con un avallo di poco più del 22 per cento dei voti. Tanto infatti ha ottenuto il candidato di Duhalde al primo turno. Si osserva anche che è un caso forse inedito quello di un candidato che dopo essere stato il più votato - Menem ha ottenuto il 24,6 per cento rinuncia a presentarsi al ballottaggio. L'ex presidente argentino Carlos Menem (a sinistra) che durante la notte ha rinunciato al ballottaggio. A destra il nuovo presidente, Nestor Kirchner, che era il grande favorito nei sondaggi

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