UNA SERA PASSATA «FOLLEMENTE» di Osvaldo Guerrieri

UNA SERA PASSATA «FOLLEMENTE» UNA LETTURA DI «NON DIRLO A NESSUNO», SCONVOLGENTE TESTO DI GIULIA BASE Osvaldo Guerrieri La «Psicopatologia della vita quotidiana» di Sigmund Freud non avrebbe ignorato un episodio come questo, se ne fosse venuta a conoscenza. Una bambina di cinque anni si offre per affetto, per gioco, per curiosità a uno zio settantenne. Che per anni approfitta di lei, la violenta, la domina, la spaventa, la ricatta. La storia, cominciata per gioco, diventa presto insopportabile. La bambina Giulia si sente colpevole di ciò ohe accade, ma non denuncia lo zio per paura di danneggiare la propria famigha. E quando lo zio muore, lei avverte un improvviso senso di libertà, offuscato però da un UNA SERA PASSATA «FOLLEMENTE» sentimento che le impedisce di vivere con slancio la vita nuova, affettivamente nuova, che le si para davanti con le lusinghe sentimentah care a tutte le adolescenti. Non è fiction. Questo episodio è purtroppo vero. È accaduto in anni lontani a una donna che coraggiosamente ha deciso di rendere pubbhca la propria esperienza, di raccontarla nel libro «Non dirlo a nessuno» firmato con lo pseudonimo di Giuba Base. Sabato sera Giulia Base era presente (in voce) alGpbetti, dove la regista Ivana Ferri e l'attrice Eliana Cantone hanno offerto una lettura pudica e opportunamente asettica di quel libro. La serata s'inseriva nel contesto della rassegna «Follemente» ed era organizzata con la collaborazione dell'associazione per la tutela dell'infanzia «La sentinella». Una serata certamente commossa, discussa da persone che per professione o volontariamente si occupano di questo problema dalle proporzioni enormi, e filmata in modo da ottenere videocassette da distribuire alle scjiole per altre e meno episodiche discussioni.

Persone citate: Eliana Cantone, Giulia Base, Ivana Ferri, Sigmund Freud