REAL «Più forti dei guai a Manchester andremo noi» di Fabio Vergnano

REAL «Più forti dei guai a Manchester andremo noi» BUCHI IN CAMPIONATO E INFORTUNI, MADRILENI IN ALLARME REAL «Più forti dei guai a Manchester andremo noi» reportage Fabio Vergnano inviato a MADRID UN disastro. Il Real Madrid perde la testa della classifica dopo il pareggio di sabato (0-0) sul campo del Recreativo Huelva, penultimo in classifica nella Liga, ma soprattutto perde giocatori importanti in vista del ritorno di Champions League con la Juventus. Lippi («alla fine sono sicuro che Ronaldo ci sarà») ha sbagliato le previsioni. Il brasiliano non recupera e con lui Makelele, il perno del centrocampo madridista. Il francese è l'ultimo caduto sul campo della serie: si è infortunato sabato sera, ha uno stiramento al quadricipite sinistro, visto come zoppicava subito dopo la partita ci vorrebbe un miracolo per rimetterlo in sesto. Così Madrid ieri mattina si è svegliata con il rombo della Renault di Alonso che si è esibito sul Paseo della Castellana trasformato in pista di Formula Uno e con la certezza che la qualificazione alla finale di Manchester si complica. Giornata di riposo per la capitale, «descanso» totale anche per i giocatori madrileni. Cambiasso, Helguera e Guty ne hanno approfittato per andare a Jerez ad assistere alla gara del motomondiale. Ma la vecchia Ciudad Deportiva ormai quasi in disuso (un nuovo impianto sarà pronto l'anno prossimo) era comunque animata. Gran lavoro per il capo dello staff medico. Alfonso de Corrai, che ha visitato i tanti infortunati. Nella tarda mattinata sotto un sole estivo si sono presentati soltanto i giocatori che per problemi fisici hanno saltato la trasferta di campionato. Su tutti Ronaldo. Ciabatte griffate Prada, maglietta e bermuda, il Fenomeno si è sottoposto a un'altra seduta di elettroterapia per guarire dall'infortunio al polpaccio sinistro, ricordo della partita di martedì con i bianconeri. I medici stanno facendo il possibile per restituire l'attaccante a Del Bosque a tempo di record, ma de Corrai è stato chiaro: «E' molto difficile che possa farcela». Ieri è arrivato anche il messaggio del presidente. Fiorentino Perez, che ha chiesto a Ronaldo di partire comunque per Torino. La compattezza del gruppo prima di tutto: Ronie farà come Vieri nel derby di Coppa, sarà accanto ai compagni che andranno alla caccia della seconda finale di Champions consecutiva. Stesso pessimismo marcato per Makelele che ieri ha riposato. Stamane sarà sottoposto a risonanza magnetica, ma è scontato che non sarà inserito nella lista dei convocati per Torino. Si ripete la stessa situazione dell'ultima volta che il Real giocò al Delle Alpi. Anche in quella occasione gli spagnoli affrontarono il ritomo con pesanti assenze e dopo la vittoria per 1-0 del Bemabeu furono sconfitti 2-0 e uscirono dalla Champions. Lippi è autorizzato a fare gli scongiuri, ma Del Bosque vive giorni di grande tensione. Anche perché, infortuni a parte, la squadra si è giocata il primato della Liga con una sconfitta per 5-1 contro il Maiorca e con il pareggio dell'altro ieri. Adesso Deportivo e Real Sociedad son un punto avanti. La stampa spagnola va giù pesante, soprattutto sulle strane scelte tecniche dell'allenatore che a Huelva ha fatto debuttare in attacco il ragazzino Tote (rendendo sempre più difficile il rapporto che ha da tempo con Portillo) e questo si è divorato il gol della vittoria colpendo la palla con un gioco di prestigio («una rabona» la chiamano qui) anziché appoggiare in rete da facile posizione. Tote non finirà in castigo, in ogni caso non avrebbe giocato con la Juve. L'attacco delle merengues sarà di nuovo pilotato da Raul Gonzales Bianco, l'idolo madrileno, il maggior candidato al Pallone d'oro. Soltanto stamane avrà il via libera per sostenere il primo vero allenamento con i compagni, ma il suo rientro a tre settimane dall'operazione di appendicite non viene più messo in dubbio. Un recupero record che, se non è fumo negli occhi, presenta diverse incognite. Il numero sette più famoso del mondo finora ha fatto molta corsa e tanta palestra. Ha lavorato soltanto con il preparatore Fedro Chueca e mai con Del Bosque. I suoi contatti con il pallone sono stati sporadici, è facile immaginare che potrà garantire un rendimento molto limitato. Tuttavia ancora una volta il Real si affida a lui, si aggrappa ai nove gol segnati quest'anno in Champions, si affida al carisma di un campione la cui presenza può incutere timore. E in fondo Del Bosque non ha molte alternative, a parte Morientes. Il senso di precarietà che accompagna i campioni del mondo non convince. Diffidare di questa squadra che ha risorse inesauribili è il minimo. Tuttavia chi ha visto la squa¬ dra impegnata sabato sera parla di condizione generale scadente. Anche all'andata la spinta di Hieiro e compagni si esaurì alla fine del primo tempo. Altri due pezzi da novanta negli ultimi giorni hanno trascorso più tempo in infermeria che in campo. Uno è Figo che ha un affaticamento all'adduttore destro, però è recuperabile. L'altro è Sua Maestà Zidane, che ha pagato un gesto di tenerezza nei confronti del terzo figlio, il piccolo Theo arrivato nel maggio del 2002 a fare compagnia a Enzo e Lucas. Prendendo in braccio il bambino Zizou ha risentito quel dolore lombare che gli aveva già procurato dei fastidi. Ecco come va il mondo: uno scansa le entrate di Ferrara e luliano e viene messo ko da un poppante. Sabato Zidane è andato a Parigi dall'osteopata Philippe Boixel, che ha lavorato anche per la Juve. Un trattamento energico, una lunga manipolazione e ieri mattina Zizou stava già meglio, ma non si è allenato. Lo aspettano gli ami¬ ci Davids e Monterò, per nulla al mondo salterebbe questa partita. Il dolore rimane, tuttavia non gli negherà il ritomo al Delle Alpi per la prima volta da avversario. Tira una brutta aria per il campione francese, anche a Madrid sono giunte voci che i tifosi bianconeri non lo accogherebbero come un vecchio amico. Non a caso Lippi ha fatto un appello alla gente perché risparmi a Zizou fischi antipatici. Anche nel calcio la riconoscenza è un optional. Le merengues sono in allarme perché l'infermeria è sovraffollata ma forse stanno facendo soltanto «pretattica» Malumori dei tifosi per la «frenata» nella Liga Adesso Deportivo e Real Sociedad sono avanti di un punto LE STELLE DI DEL BOSQUE Al RAGGI X Figo ha giocato tutta la partita con la Juventus, poi ha dovuto sospendere gli allenamenti per un affaticamento muscolare. Dal giorno della sfida al Bernabeu con i bianconeri si è allenato soltanto per circa mezz'ora e ovviamente sabato non ha partecipato alla trasferta di campionato a Huelva. Ieri le sue condizioni erano comunque molto migliorate, è dato sicuramente in campo nel ritorno di Coppa al Delle Alpi. Luis Figo Per Raul quello di oggi sarà il primo allenamento con la squadra. E' stato sottoposto a un intervento chirurgico di appendicite il 21 aprile. Da allora ha lavorato soltanto in palestra e in piscina. Per i medici madrileni è guarito e dovrebbe giocare nel ritorno di Champions anche se la sua condizione fisica e il suo stato di forma sono molto precari perché non ha mai potuto disputare una partita dal giorno dell'operazione. Raul Gonzales Bianco Ronaldo non si allena dalla partita con la Juve del 6 maggio. Si è dovuto fermare per uno stiramento al polpaccio sinistro. Da allora svolge sedute di elettroterapia e fa palestra. La sua assenza mercoledì è data per scontata, anche se il Fenomeno seguirà i compagni nella trasferta di Torino. Ha detto Ronie: «E' difficile ma voglio esserci per ritornare a Manchester dove ho ricevuto una standing ovation da brividi» Zidane ha sospeso gli allenamenti per una lombalgia, un vecchio malanno che si è riacutizzato venerdì in maniera curiosa quando Zizou ha preso in braccio il suo ultimo nato, Theo di un anno. Sabato il campione francese èandato d'urgenza a Parigi dall'osteopata di fiducia, Philippe Boixel, e ieri si è sottoposto ad altre cure. Non è al meglio della condizione, tuttavia sarà sicuramente in campo al Delle Alpi. Claude Makelele in una fase della partita di sabato contro il Recreativo di Huelva L Lspèmf«A La gioia dei giocatori del Real Madrid dopo uno dei tre gol segnati al Manchester United nella semifinale d'andata