Del Piero: «La Coppa completerà il trionfo»
Del Piero: «La Coppa completerà il trionfo» TRA GAVETTONI (SCAMPATI E ANDATI A SEGNO) SI CONSUMA LA FESTA NELLO SPOGLIATOIO Del Piero: «La Coppa completerà il trionfo» Nedved e lo sprint per il Pallone d'oro: forse non lo vincerò, però ci provo lo stesso interviste Giancarlo laurenzi TORINO LUCIANO annega sotto un diluvio di gavettoni che fonti attendibili assicurano essere superiore a 5, il numero di scudetti vinti (a testa) da Lippi e Del Piero. Quando gli accendono le telecamere in faccia spiega che prima dello scudetto da cucire gradirebbe un phon, visto che «così ridotto sembra che io non abbia capelli, in realtà sono bagnati e così appiccicati sembrano meno». S'accorge, Moggi, che solo Lippi è rimasto in assetto da cerimonia - asciutto, pettinato e abbronzato - perché, da uomo di mondo, è entrato hello spogliatoio tenendo in braccio come antifurto il nipotino Lorenzo, figlio dì Stefania. Nonostante nessun umano fosse stato risparmiato, Ferrara e Del Piero hanno bloccato gli idranti e Lippi ha stretto a sé il pargolo fino aUe sale tv, dove l'ha lasciato aUa mamma che s'è avviata verso il garage deUo stadio. Moggi, un lampo, ha spedito il messaggio agli inservienti bianconeri: «Adesso è solo, dite a Del Piero di appostarsi con.il secchio pieno. MarceUo non può uscire lindo da una giornata così». Moggi insiste, Del Piero getta la spugna, invece. Sulla rampa d'uscita, Sonia (che lo aveva già baciato sul prato, al fischio finale) lo sta aspettando tirata a lucido aUa guida deUa Ferrari nera che Alex gU regalò e che lei dice di guidare «come fosse una Cinquecento». Del Piero avrebbe preferito giocare uno spicchio deUa parti- ta-scudetto, anziché riscaldarsi inutilmente neUe pozzanghere vicino aUa panchina ma Lippi che aveva previsto il suo ingresso nella ripresa - aveva dovuto spendere un cambio imprevisto (dei 3 a disposizione) per sostituire BirindeUi. Nel campionato vinto con 3 giornate d'anticipo, Alex ha segnato 16 gol, tornando deci- sivo dopo lo stiramento patito a Bergamo (mese di febbraio), che poteva chiudergli in faccia le porte deUa stagione. Prima di infilarsi neUa Ferrari e fuggire nel nido d'amore, Del Piero scatta due foto con i tifosi disabUi e poi conferma di voler dedicare «questo scudetto a Gianni Agnelli. Sarà feUce da lassù». Aggiun¬ gendo che la Juventus «sa vincere pedalando in ogni situazione e con ogni rapporto. Lo scorso anno bruciammo tutti dio sprint, stavolta abbiamo staccato tutti lontani dal traguardo con un aUungo insopportabile per gli altri. L'importante è U ritmo, e queUo deUa Juve é sempre elevato». Anche il Real dovrà tenerne conto: «Non saremo né stanchi, né appagati. Certi trionfi sono iniezioni di entusiasmo e consapevolezza. Sappiamo fare sempre la cosa giusta. Ogni gara è diversa, serve un passo alla volta e la Coppa sarà il prossimo». Per uno che sperava di giocare, un altro che non doveva esserci e improvvisamente ha sparpaghato la zazzera bionda per il campo. Nedved è entrato al 11' deUa ripresa e quando s'è trattato di percorrere U festoso giro di campo è stato l'ultimo ad abbandonare 1^ pista d'atletica, salteUando sul^suocigolante ginocchio. In braccio ha la fìgua Ivana che piangi per la confusione, ma non perqe di vista il suo primo obiettivo: «Sono venuto a Torino per vincere tutto e due scudetti in 2 anni sono una cosa meravigUosa, ma io voglio la Champions. Il ginocchio non fa male, mercoledì ci sarò sicuramente. L'Operazione? A fine stagione vedrò se è il caso». Juve-Real vale anche come finale per U PaUone d'Oro. Nedved contro Raul, candidati in cima a ogni graduatoria che si rispetti. Con scudetto e Champions appuntati suUa giacca, Pavel diventerebbe inattacabile anche se lui preferisce glissare, mettendo le ambizioni individuali in un cantuccio: «Non credo che riuscirò a vincerlo. Credo invece nel lavoro di squadra e vivo ogni giorno per non fallire il compito che mi e stato affidato: fare felici i miei comparii e U mio aUenatore». Anche lui s'infila in una macchina. Ma dal modo in cui chiude lo sporteUo capisci che la testa gira nel verso giusto, làto-Real. «Ai tifosi dico: mercoledì tornate tutti. Ce la possiamo fare. Anzi, ce la faremo». Alex, su «ordine» di Moggi, ha atteso a lungo l'allenatore per consegnargli la sua razione di doccia festosa Marcello s'è salvato esibendo in braccio il nipotino Lorenzo L'umiltà di Pavel: «Non mi interessa la sfida a distanza con Raul Credo nel lavoro di squadra e vivo ogni giorno per far felici i miei compagni, i tifosi e il mio tecnico» Buffon e Chimenti, il numero uno e il numero 12, il più presente e l'eterna riserva: uniti nella gioia dal ruolo davvero unico di portiere
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